capitolo 28

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Oggi è il grande giorno.
Partirò per Miami, per andare al Collage (foto).
Sto chiudendo le due valigie con dentro tutto il necessario.
Vestiti per le feste, vestiti per la scuola, intimo, creme, trucchi, foto ricordo, cellulare, PC e tutto il resto.
Non sono pronta...
Tra qualche ora saremo su un aereo diretto verso il mio futuro...
"Chloe sei pronta?" Mi urla mia madre dal salotto.
"Si!" Le rispondo tirando su col naso.
Si, esatto, sto piangendo.
Non sono pronta a lasciare la mia famiglia e i miei amici.
Scendo con le due valigie più grandi di me.
"Chloe" sussurra mia madre abbracciandomi, vedendomi piangere.
"Mi mancherete" sussurro tra un singhiozzo e l'altro.
"Anche tu tesoro mi mancherai tanto".
Dalla cucina esce Jessy, che è una fontana.
"Chloe come farò senza di te!".
Dopo circa dieci minuti di abbracci, partiamo.
Dopo 2 ore e 40 minuti di volo atterriamo.
A prenderci è un pullmino che ci porterà al Collage.
Si ferma davanti a una scuola gigantesca  con una grande fontana in mezzo.
Vedo tutti gli altri studenti a bocca aperta.
"Wow" sussurra Jessy.
Dopo poco arriva il preside con un microfono in mano.
"Benvenuti a tutti nel Collage di Miami" comincia a parlare.
Dopo venti minuti finalmente, aprono le porte.
Tutti salutano i propri cari, prendono le valigie ed entrano nella grande scuola.
"Tesoro fai attenzione mi raccomando. Studia, e chiamami!"
"Certo mamma".
Ci abbracciamo.
"Ti voglio bene" mi sorride.
"Anche io".
Abbraccio anche Jessy.
"Sei la mia migliore amica. Mi mancherai un sacco".
"Anche tu amo".
Dopo altri cinque minuti di abbracci e fi raccomandazioni, prendo le mie due valigie e cammino verso il mio futuro.
Quella grande scuola mi sta aspettando.
Entro nel grande giardino, mi volto sono già andare...
Mentre cammino sento una voce che mi chiama.
"Chloe! Chloe!".
Mi volto.
Non ci posso credere.
È Cool.
"Cool?" Dico.
"Hei, scusa ma sono venuto qua di fretta".
"Ma...perché?".
"Perche volevo salutarti prima che tu andassi. E anche per dirti che...".
"Che?" Lo incito a continuare.
"Che ti amo cazzo. Ok, lo ammetto era un obbligo ma giuro su Dio che ti amo! Mi sono innamorato da quando abbiamo mangiato insieme quel pomeriggio ti ricordi? E sono stato malissimo in questo periodo, non riuscivo a levarti dalla mia testa! Io ti amo Chloe, volevo che tu sapessi solo questo".
Rimango lì a fissarlo con le guance che mi vanno a fuoco.
"Anche io ti amo..." sussurro.
Lui mi sorrise, mi prende per i fianchi e mi bacia.
Dio quanto mi è mancato.
"Hai preso un volo da New York a Miami, per me?" Chiedo.
"Certo! Dovevo vederti!".
Ci continuiamo a baciare.
Non vorrei staccarmi più.
Dopo ben 3 minuti ci stacchiamo, con le labbra gonfie.
"Ti amo" diciamo contemporaneamente .
Mi da un ultimo bacio a stampo e mi lascia andare.
"Chiamami!" Mi urla mentre corre verso la sua moto.
Gli sorrido e lo saluto da lontano.
Oggi si inzia alla grande!

Il preside mi da la chiave per la mia stanza che dovrò condividere con due ragazze.
Appena arrivo davanti alla mia stanza, noto che la porta è già aperta, le mie compagne saranno già arrivate.

Appena arrivo davanti alla mia stanza, noto che la porta è già aperta, le mie compagne saranno già arrivate

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Dana Lopez

Bianca Fridens

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Bianca Fridens

Apro la porta e trovo le mie due compagne di stanza.
"Ciaoo!" Mi saluta la ragazza bionda.
"Ciao!" Le saluto.
Ci presentiamo.
"Io sono Dana" si presenta la ragazza con i capelli castani.
"Io Bianca" si presenta l'altra.
"Io sono Chloe".
Parliamo un po e poi sistemiamo la nostra camera.
"Io e Bianca abbiamo preso il letto a castello, a te va bene?" Mi chiede Dana.
"Certo! Preferisco dormire in quello singolo".
Come avrete capito la nostra camera ha tre letti.
Un letto a castello da parte al muro a sinistra e un letto singolo da parte al muro a destra.
Le pareti sono azzurre, appena entri noti la grande finestra che da sul cortile.
È molto grande come camera, vicino al letto a castello  c'è una scrivania, mente vicino al mio un mobile alto e largo.
Sistemiamo tutti i nostri vestiti.
Sotto ai letti ci sono anche dei cassetti dove mettiamo il resto dei vestiti.
Il bagno anch'esso molto spazioso, è composto da una vasca da bagno, un lavandino e una doccia.
Le pareti invece qui sono bianche.
Ci sediamo sul letto a scrivere ai nostri parenti che ci siamo sistemate.
"Da dove venite?" Chiede Dana.
"Io da Chigaco" risponde Bianca.
"Io invece da New York".
Parliamo della nostra vita ed esce fuori che ho un ragazzo.
"Come si chiama?"
"Quanti anni ha?"
"È bello?"
"Hai una sua foto?"
"Ha un fratello?"
Rispondi a tutte le domande, facendole vedere anche una foto di Cool.
Sono davvero simpatiche.

Spazio Autrice

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Il mio prof di nuoto Where stories live. Discover now