Cap. 8

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Presente

Arrivata a questo punto della storia mi scende una piccola lacrima e me la asciughi con il tuo tocco delicato:

«Mi ricordo quel giorno come fosse ieri, tu eri tornata a casa mia incinta di un uomo che non voleva avere figli, ma io ti avevo aiutata a vivere il periodo più bello di una donna serenamente»

«Per questo ti devo ringraziare, senza di te non avrei saputo come affrontarla»

«Si è fatto piuttosto tardi, andiamo a dormire?»

«Sì, credo che mi ci voglia una bella dormita»

Insieme ci dirigiamo nella nostra camera e ci addormentiamo.

Il giorno successivo ti dedichi ai tuoi fan su Instagram suonando qualcosa mentre io inizio a trascrivere su carta quello che ti ho raccontato.

Arrivata a un certo punto della storia mi fermo e vado ad annaffiare le piante per rinfrescarmi le idee.

Appena ho finito sento che ti avvicini me:

«Tesoro ti andrebbe di finirmi di raccontare la storia?»

«Certo che sì, allora dove eravamo rimasti, ah sì, io ero tornata a casa tua...»

Passato

... Ero incinta e Jonathan si era rivelato un vero bastardo, lasciandomi sola con un figlio da dare in adozione.

Tu mi avevi accolta in casa e i tuoi genitori fecero altrettanto.

Quel primo mese per me fu molto difficile a causa delle continue nausee che mi coglievano ogni mattina e ogni sera ma Ruth mi aiutava e mi sosteneva.

Tu tornavi a casa sempre tardi ma ogni volta mi coccolavi e mi stringevi per farmi percepire il tuo amore.

Non avevo voluto, molto più tardi, sapere il sesso del nascituro, ma quelle volte che scalciava mi sentivo la donna più felice del mondo.

Il 10 marzo 1972 andai in ospedale e nacque. Non volli vederlo perché non lo consideravo mio. Qualche giorno più tardi tornai a casa e tu mi avevi accolta con un grande sorriso. Ti raccontai tutto perfino della mia decisione. Mi compresi. Passammo la giornata a parlare di svariati argomenti sorridendo. Poi mi feci una domanda che aspettavo da tanto tempo.

«Stavo pensando, ora che Jonathan ti ha lasciata possiamo cominciare una vita insieme?» non potevo che essere più felice di quella scelta. Jahvé ci aveva fatto incontrare e sapeva che eravamo legati indissolubilmente. Quando ti avevo preso in braccio la prima volta ero consapevole che il mio Dio aveva dei grandi piani per noi. Una vita insieme caratterizzata dal vero amore. Un amore puro ma diverso da tutti gli altri.

Alla mia affermazione ti vidi sorridere e sapevo che avevo fatto la cosa giusta. Nessuno ti amava quanto me.

«Veramente? Non stai scherzando?»

«No, Bri»

«Grazie Vale, ti amo»

«Anch'io ti amo Bri»

Fu il nostro primo " ti amo" dopo anni e che diede inizio alla nostra storia d'amore che dura ancora oggi.

The brightest Star In The Firmament ( REVISIONATA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora