Cᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ 6

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Il giorno successivo Laito, si trovava già da un'ora sul tetto, era uscito un'altra volta dalla classe, era agitato e non sapeva come Asami avrebbe preso quella notizia.

Puntuale come sempre lei varcò la porta e questa volta si fiondò tra le braccia di Laito, senza dire niente, dopo un momento di smarrimento, Laito, anche per sua sorpresa ricambiò l'abbraccio.

"Ora cosa è successo?"
"Volevo parlare con mio padre e con Ayato, ma non sono riuscita a farlo con nessuno dei due, non so cosa fare."
Laito gli passò una mano tra i capelli.
"Non è meglio che ti dimentichi di tutta questa storia?"
"Come faccio?"
"Trovati qualcos'altro a cui pensare."
Asami alzò la testa e lo guardò iniziando a sorridere. La faceva fin troppo facile lui.

"Però prima che tu lo faccia, ti devo dire una cosa-" Continuò Laito.
"Non mi interessa." Affermò lei.
"Scusa?"

In quel preciso momento, Asami lo baciò.
Laito per la prima volta in vita sua, rimase lì fermo, senza sapere come reagire.
"Grazie." Disse poi Asami.
"Per cosa?"
"Per tutto."

Laito in quel momento la abbracciò per poi baciarla ancora, anche se dentro di se sapeva che era sbagliato, ancora non era riuscito a dirle la verità.

Asami, aveva capito che provava qualcosa di più che semplice affetto per Laito, tutti i giorni non vedeva l'ora di vederlo, di parargli e di stargli vicino e in fondo sperava che anche lui provasse lo stesso.

Anche Laito quel giorno, quando tornò a casa si ritrovò a sorridere, forse poteva cambiare la sua vita grazie ad Asami.
Però ora ne era completamente consapevole, doveva dirgli che cos'era realmente.
Ma lei ome poteva accertare una situazione così?

"Mi dici chi sei realmente?"

Il giorno dopo, Laito era uscito di nuovo dalla classe con la solita scusa, non ne aveva proprio voglia di stare rinchiuso lì, non dopo tutto quello che stava succedendo.

Quando sentì la voce di Asami, entrò immediatamente nell'aula, dove c'erano lei e Ayato che stavano discutendo.

"Vuoi veramente saperlo?" Disse Ayato, avvicinandosi alla ragazza.

Nessuno dei due si era accorto dell'arrivo di Laito.

Ayato si avvicinò alla ragazza con l'intento di morderla e in quel momento Laito riuscì a fermare il fratello appena in tempo, tirandolo per un braccio e facendolo girare verso di sé.

Asami in quel momento capì tutto, anche se stentava a crederci, Ayato era un vampiro, i Sakamaki lo erano tutti.
Suo padre l'aveva data in sposa ad una famiglia di vampiri, non poteva andare peggio.

"Cosa stai facendo?" Chiese Ayato, scocciato al fratello.
"Questo lo dovrei chiedere io a te."
Solo in quel momento Asami si accorse di Laito, poiché aveva tenuto gli occhi chiusi per la paura.
"Laito, stai attento, lui è..."
"Un vampiro?" Chiese divertito Ayato.
"Ayato, basta."
Laito, si girò ancora verso il fratello, ma lui stava guardando ancora Asami che li guardava senza capire veramente cosa stesse succedendo.
"Lei non sa ancora niente?" Disse, girandosi anche lui verso il fratello.
Laito non rispose, si limitò a guardarlo negli occhi, facendo scontrare le loro iridi verdi.

Ora sarebbe stato costretto a dirgli tutta la verità.

"Che cosa Laito?" Disse Asami con un filo di voce. "Cosa dovrei sapere?"
"Credo abbiate qualcosa di cui parlare." Continuò Ayato, liberandosi dalla presa del fratello e andando verso la porta.
"Ci vediamo a casa, fratello."

"Cosa?" Fu l'unica cosa che riuscì a dire Asami.

Dove Ho Sbagliato?Opowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz