Capitolo 23

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Ann cadde a terra gemendo per il dolore. Viktor non ci era andato per niente leggero e la ragazza si era trovata a cadere a terra senza nemmeno essere in grado di utilizzare i suoi poteri.

-devi velocizzare i tuoi movimenti e dovresti anche essere più avvantaggiata rispetto a noi- disse Viktor alzando gli occhi al cielo per poi porgerle una mano per aiutarla ad alzarsi, mano che la ragazza accettò volentieri. Avevano quasi completamente smesso di litigare fra loro. In realtà lo facevano ancora, ma erano più scaramucce che veri e propri litigi.

Alla fine però in quel modo riuscivano anche a lavorare meglio e c'erano anche stati parecchi miglioramenti in quei primi cinque giorni e Ann era riuscita a fare cose che non si sarebbe mai immaginata soprattutto combattere corpo a corpo. A cosa le serviva se poi aveva i suoi poteri?

-non avrai sempre la possibilità di usare i tuoi poteri- furono le parole di Viktor mentre Ann sgranava gli occhi.

-come hai fatto?-

-ti si leggeva in faccia la domanda-

-e come dovrei fare ad usare i miei poteri se mi sbatti a terra in due secondi?- chiese Ann aggiustandosi la coda che nella caduta si era sciolta.

-deve essere una cosa che ti esce automaticamente non appena ti accorgi che ti stanno per attaccare-

-ma è quello che faccio!-

-ci pensi troppo lentamente Ann, deve essere un pensiero quasi istintivo- le disse il biondo con un leggero sorriso.

-per te è tutto semplice. Ci sei abituato. Noi no- furono le parole di Varus mentre stendeva i muscoli indolenziti per quanto il biondo si stava sfogando su di loro. Quel pazzo stava usando tutta la sua forza senza risparmiarsi e le loro ossa ne stavano risentendo.

-ci ho messo parecchio tempo anch'io, il nostro problema è che non abbiamo tempo. Più lasciamo Dalia nelle mani dei Marton e poche saranno le possibilità di poterli combattere.-

-praticamente dobbiamo imparare quello che tu hai imparato in sedici anni in pochi giorni? È praticamente impossibile!- fu il commento di Varus che si, era migliorato, ma non sarebbe mai arrivato al livello mostruoso di Viktor. Aveva visto il ragazzo in azione quando aveva spiegato loro come dominare una grossa parte del loro elemento. Vedere tutte quelle fiamme danzare intorno a Viktor era stato contemporaneamente spaventoso e spettacolare. E quella era solo una parte dell'enorme potere che l'Elementa del fuoco possedeva. Per Varus era pure troppo se riusciva a dominare un'onda d'acqua alta due metri.

-be' non potete fare un miracolo, ma almeno dobbiamo fare in modo che i vostri poteri possano fermarli- fu il semplice commento di Viktor all'affermazione di Varus.

-ragazzi come sta andando?- chiese Caleb arrivando poco dopo in compagnia di Brenda. I due guardiani si era assentati per qualche minuto per andare a parlare con Zilean di qualcosa che in ragazzi non sapevano, anche se Viktor aveva una mezza idea.

-ci sta ammazzando- furono le parole di Varus che sbuffò mentre il suo ragazzo scoppiava a ridere.

-tutto bene?- chiese invece Ann che era davvero curiosa di sapere cosa avevano avuto di tanto importante i due ragazzi da andare a parlare con Zilean.

-si, potete fermarvi qualche minuto?- chiese Brenda guardando Viktor che annuì avendo definitivamente conferma di quello che aveva sospettato.

-cosa dovete dirci?-

-non usate i vostri poteri sconsideratamente. Nel senso non superate il vostro limite-

-questo lo sapevamo tranquillamente- disse Ann che non capiva perché i due guardiani avevano la faccia così seria.

-quando si è in battaglia può capitare di non ragionare e, sperando si fare del bene, usare tutti i vostri poteri. Ciò non è buono perché vi conduce alla morte per questo non dovete abusarne- disse il castano.

-e come facciamo a capire qual è il nostro limite?- chiese Varus curioso.

-Zilean ha detto che si dovrebbe avvertire uno strappo all'altezza del petto- spiegò Brenda portando la mano dove si trovava il suo cuore. -la resistenza ovviamente cambia da persona a persona- continuò per poi guardare Ann che corrucciò la fronte.

-perché mi state guardando adesso?- chiese curiosa la castana.

-perché i figli di ex Elementa se lo sono a loro volta non hanno questo problema. Se superano il loro limite svengono e rimangono senza poteri per un tempo non definito, però non muoiono. A conti fatti tu sei l'unica tra noi che non rischi la morte- spiegò Viktor che aveva scoperto quella regola quando aveva cercato di usare tutti i suoi poteri contro i Marton quando si era intrufolato nella loro base per vendicarsi. Quella volta se non fosse intervenuto Joseph, un ex guardiano, sarebbe sicuramente morto.

-ovviamente non devi nemmeno esagerare altrimenti potresti trovarti impossibilitata di aiutarci nel caso la battaglia continuasse-

-credere davvero che io sia disposta a fare una cosa del genere?- chiese Ann che, anche se era l'unica che poteva, non l'avrebbe mai fatto. Rischiava troppo.

-te lo stiamo dicendo perché Zilean ha detto di farlo. E anche per mettere in guardia Varus prima che possa fare qualche cazzata come qualcuno qui presente- disse Brenda lanciando un'occhiataccia furente verso Viktor che sbuffò.

-è stato nove anni fa!- protestò il biondo incrociando le braccia al petto.

-cosa hai fatto?- chiese curioso Varus.

-si è intrufolato nella base dei Marton e stava per usare tutti i suoi poteri senza una ragione-

-ero arrabbiato! E avevo dieci anni!- protestò il biondo allargando le braccia esasperato.

-se non ci fosse stato Joseph avremmo detto addio all'unico Elementa che avevamo!- urlò Brenda per poi sospirare. -vedete di non fare cazzate! Ci servite tutti vivi fino alla fine e anche dopo- disse quasi in un sussurro.

-staremo attenti- le disse Viktor nonostante fosse davvero arrabbiato con la ragazza.

-si, promettiamo di non fare cazzate- disse Varus annuendo. Infondo erano loro due quelli più a rischio. Ann invece rimase in silenzio guardando a terra e sperando davvero di non perdere il controllo dei suoi poteri.

ElementaWhere stories live. Discover now