CAPITOLO 8

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Clarke Pov's
Dovrei andarmene da qui..dovrei trovare un altro alloggio, non voglio far pena a nessuno e sopratutto a Bellamy Blake.
Presa ormai da un pianto insterico l'unica cosa a tranquillarmi è cominciare a disegnare....
"Clarke aprimi per favore" dice Bellamy fuori dalla porta chiusa a chiave "Non intendevo quello che pensi".
"Vattene, non voglio far pena a nessuno e tanto meno a te, ti ho detto cosa è successo ai miei genitori e fino ad ora non lo ho mai detto a nessuno" urlo singhiozzando.
"Bene, l'hai voluto tu" dice lui.
D'un tratto entra nella stanza con aria molto smarrita.
"Ma? Cosa non capisci della parola VATTENE"
"Principessa scusa ma avresti dovuto sapere che ho delle tecniche per aprire porte" dice con un sorriso sincero ma ancora con lo sguardo smarrito. "Io non entro in questa stanza da più di tre anni, mia mamma è morta per una malattia e non ho mai avuto il coraggio di entrare" sospira "troppi ricordi".
Io lo guardo e noto che ha gli occhi lucidi, però non posso cedere, lui mi ha trattato una schifezza, così mi limito ad annuire in segno di dispiacere.
"Clarke ti prego scusami, ho detto quelle cose perché odio mostrarmi debole davanti alle persone e sopratutto davanti ai miei amici" si avvicina a me "i nostri amici".
Alzo lo sguardo e incrocio i suoi occhi, sembra sincero ma una domanda mi sorge spontanea.
"Allora perché mi ignoravi?" Lo guardo dritto negli occhi "Se è per quella sera scusami, non avrei dovuto venire a prescindere e tanto meno chiederti di rimanere" aggiungo io avvicinandomi ancora di più.
" No non è per quello, Clarke io non sono così, io di solito sono un ragazzo egoista che pensa solo a se stesso ma quella sera quando ho visto che nel letto stavi piangendo non ci ho pensato due volte a girarmi ed avvicinarmi, per queste due settimane lo ammetto ho fatto apposta ad ignorarti ed evitarti perché quando sono in tua compagnia , anche solo per poco, sono diverso". Dice lui allontanandosi per uscire dalla camera.
"Fermo" gli dico prendendolo per il polso e a quel contatto sento un brivido che percorre la schiena. "Mi devi una cioccolata calda, che ne dici di farci un giro?" Dico io tutto d'un fiato.
Lui mi guarda sconvolto dalla proposta.
"Vabbè niente lasciamo st-" mi ferma e dalla sua bocca esce un semplice *si va bene*.

Dopo una ventina di minuti ci ritroviamo al bar, ordiniamo una cioccolata e mentre aspettiamo cominciamo a parlare.
"Ho visto che stavi disegnando qualcosa prima che entrassi in camera tua" dice lui.
"Si, ho buttato giù qualche schizzo ma nulla di che" gli dico sorridendo.
"Posso farti una domanda? È un po' inappropriata vista ormai la situazione" dice lui un po' imbarazzato.
"Ehm.. va bene dai" dico io sperando che arrivi la cioccolata.
"Mentre dormivi...quella sera, dopo il locale, hai detto *ci vediamo fra un mese mamma e papà*" dice lui.
Li spiagai che avevo detto quella frase ai miei genitori prima di partire per il viaggio per l'Europa, e quella fu l'ultima volta che li vidi.
Mentre raccontavo ciò il mio tono si era rattristato ma prima che potessi aggiungere altro Bellamy mi prende mani e le stringe
"Mi dispiace principessa, so cosa si prova" mi guarda con uno sguardo che non avevo mai visto sul suo volto.
Ha le mani calde e come successo in camera, un brivido percorre la mia schiena.
Ci guardiamo e dalla mia bocca esce a mala pena un grazie.
Siamo ancora per mano.
All' improvviso due persone si avvicinano a noi.
*Porca misera*
Io e Bellamy ci stacchiamo, ma è troppo tardi, ci hanno già visto.



Spazio Autrice
Ehi! Essendo all'inizio della storia posterò molto spesso perché ho moltissime idee!!
Ho voluto mettere un momento bellarke, anche se non troppo intenso ahahah
Ditemi cosa ne pensate!
Chissa chi saranno le due persone che si sono avvicinate a Bell e a Clarke? Leggete per scoprirlo ;)

Love me or Hate meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora