𝘊𝘩𝘢𝘱𝘵𝘦𝘳 𝘴𝘦𝘷𝘦𝘯 -𝘱𝘢𝘳𝘵𝘺

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Era tutto il giorno che Addy evitava Stan.
Non perchè volesse, è chiaro, solo che non avrebbe saputo come comportarsi, credeva di essere stata una stronza, ma del resto gli ha solo detto la verità, anche se in modo un po' cruento.
Non voleva evitarlo, stava cominciando seriamente a capire che gli piaceva, era sempre così carino con lei, e ormai erano amici stretti.
Il pomeriggio Addy avrebbe lavorato con Stan alla sala da bowling, ed anche il giorno dopo. Cominció a pensare che accettare quel lavoro non fosse stato un buon affare.
Ma d'altronde avrebbe avuto l'occasione di fare pace con lui, in qualche modo.

«Devi lavorare oggi?» chiese Jenny.
«Già» rispose Addison che stava seduta alla scrivania a studiare filosofia.
«Pf, che palle, non stiamo mai insieme» rispose buttandosisul letto.
«Stasera c'è la festa» ribattè Addy mentre evidenziava il libro.
«Tornerai a casa prima per prepararti con me vero?»
«Come se dovessi vestirmi in un determinato modo» rispose lei sarcastica.
«Cazzo è una festa, non puoi farti aiutare dai barboni sotto casa per vestirti come sempre» disse alzandosi a sedere e guardando verso la sua amica di spalle.
Addy in risposta alzó il dito medio tenendo sempre gli occhi bassi sul libro.
«Ok sei strana, che succede?» chiese Jenny alzandosi dal letto per andare verso di lei.
«Niente, sto bene»
«Ricky ti ha fatto qualcosa?»
«Cosa? No, sei matta?»
«Ok, Bradley?»
«Hai finito?»
«Cerco solo di capire cosa hai» disse alzando le braccia come per difesa.
«Senti, sto bene, ok? Stasera ci divertiamo, io e te»
«Io e te?» domandó Jenny
«Sì» rispose Addison convinta.
«...daccordo» sorrise debolmente e l'abbracció.
«Mi sei mancata così fottutamente tanto» disse iniziando a ridere in compagnia dell'altra.
«Anche tu...»

[...]
Qualcuno suonó il campanello, il padre di Addison non era a casa, sua sorella era da delle sue amiche e Jenny rimase in camera sua.
Addison scese per aprire la porta, e quando la aprì si ritrovó davanti Stan.
Corrugó le sopracciglia appena lo vide, come per dire "cosa ci fai qui? Se non lo hai capito ti sto ignorando"
«Lo so, lo so» disse subito lui, come se avesse sentito i suoi pensieri.
«Mi dispiace per ieri, d'accordo? Anche se sei tu quella che mi ha detto brutalmente le cose come stanno, peró mi dispiace lo stesso, non volevo litigare»
Lei stette in silenzio qualche secondo, il tempo di squadrarlo per poi soffermarsi sui suoi occhi.
«Anche a me dispiace» disse lei a bassa voce.
«Ok me ne vad- aspetta, hai detto che ti dispiace?»
Addison alzó gli occhi al cielo.
«Sì, mi dispiace, sono stata stronza»
«Oh, wow questo non me l'aspettavo»
«Quindi è tutto apposto?» chiese Stan.
«Sì, credo di sì» rispose Addy.
«Bene» disse Stan guardando ovunque tranne che Addy.
«Bene...» continuò Addison.
«Allora...ci vai alla festa con Syd?»
«Oh, no, cioè sì ci vado, ma Syd ci andrà con Dina»
«Beh allora se ci vai ci vediamo lì» disse Addison sorridendo speranzosa.
«Sì, certo» rispose Stan.

Dopo tutto il pomeriggio passato a pulire la sala da bowling, spazzare in giro e lucidare le scarpe, finalmente si fece sera e Addison e Stan tornarono a casa per prepararsi alla festa

«Che cazzo, sei in ritardo!» disse Jenny aprendo la porta a Addison.
«Scusa ma almeno sono qui ora, dai prepariamoci»

Jenny e Addison si prepararono per la festa, Jenny si vestì come al suo solito con un giacchetto nero di pelle, pantaloni verde militare e degli stivali di pelle.
Non era lo stile di Addison in realtà, che invece si mise un vestito lilla.
Ovviamente anche con il trucco erano completamente diverse.
Loro erano molto diverse in molti aspetti, ma si volevano bene davvero, erano amiche da molto tempo ormai, e Addison l'aveva aiutata tanto.
Ma forse non abbastanza da impedirle la riabilitazione...

«Sei così colorata, che schifo» rise Jenny guardando la sua amica nel mentre che uscivano di casa.
«Ha parlato la darkettona» rispose Addy ridendo.
«Hey, smetterò di vestirmi di nero quando inventeranno un colore più scuro» controbattè Jenny entrando in macchina.
«Che fai, citi Mercoledì?» chiese Addy facendo lo stesso.
«Può darsi, avanti muoviti, stasera mi diverto»
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La prima cosa che Addison fece dopo essere entrata in casa di Ricky Berry fu cercare Stanley.
Jenny si perse subito, era questo quello che odiava di lei, ogni volta andava via a bere, drogarsi o farsi qualcuno, quindi rimase da sola.
Addy vide da lontano Stan, Dina e Sydney seduti sui divanetti del salotto così decise di avvicinarsi.
«Hey ciao ragazzi» disse Addison avvicinandosi.
Syd la salutò con un cenno della mano, Dina la abbracciò non appena si sedette accanto a lei sul bracciolo del divanetto, e Stan le sorrise appena la vide.
Addison ricambiò il sorriso di Stan e subito  rialzò lo sguardo di fronte a lei non appena Dina parlò.
«Porca troia, Jenny Tuffield»
Vide Jenny avvicinarsi ad un tavolino e prendere una bottiglia di un qualche alcolico.
«Sua madre non l'ha mandata in un centro di recupero?» chiese Stan.
«Sì, ma dato che è qui direi che ha funzionato e, lei sta meglio ora» rispose Dina.
Sì è così.
«Sì, come no» disse Syd guardandola.
Addison la fulminò con lo sguardo ma nessuno la vide.
«Io adoro questa canzone, dobbiamo andare a ballarla, intendo adesso, subito, all'istante» disse Dina alzandosi.
«Andiamo?» incitò Syd mentre si diresse verso la pista da ballo prendendo Sydney per mano.
Subito dopo si girarono verso Addison e Stanley.
«Andate, tranquille» disse Stan facendo un pollice in su.
«Sì, io passo non vi preoccupate» rispose anche Addison con un cenno della mano per incitarle ad andare.
«Allora, come va?» chiese Stan cercando si fare conversazione.
«A me bene, sembri tu quello messo male» rispose Addison, con la testa che pensava ancora a Jenny.
«Nah, tutto bene, comincio a credere che quella con Syd sia stata solo una sveltina» disse Stan appoggiandosi con la testa sulla testiera del divanetto.
«Finalmente l'hai capito» disse Addison mettendo una gamba sul divano e poggiando sulla testiera con il gomito per guardare Stan.
«Che cosa?» chiese lui alzando la testa per guardarla.
«Che non è innamorata di te, idiota» rispose lei ridacchiando.
«Hey, questo fa male» disse Stan facendo l'offeso.
Infondo anche Stan lo sapeva, per quanto superasse il contrario.
«Mh, senti vado a cercare una persona, tu resta qui se vuoi poi ti raggiungo»
«Mi lasci solo anche tu?» disse lui indicando Syd e Dina che ballavano.
«Sai che non vorrei, ci vediamo dopo» disse Addison avvicinandosi a lui e dandogli un bacio sulla guancia, per poi scappare a cercare Jenny.
Era preoccupata che sua madre potesse rimandarla in riabilitazione quindi aveva il compito di tenerla d'occhio.

Addison la cercò ovunque, aprì anche tutte le porte al piano di sopra finchè non ne aprì una dove, effettivamente trovò Jenny, ma con sotto Bradley Lewis.
«Ma che cazzo» urlò lui.
«S-scusate» disse Addy imbarazzata chiudendo la porta.
Addison tornò al piano di sotto, pensando ancora a quanto fosse assurdo ciò che aveva visto.
Bradley e Jenny?
Si odiavano quei due.
Jenny era davvero caduta così in basso?
Che serata strana.
Tornando al piano di sotto non trovò Stanley, così rimasta sola, decise di prendere spunto da Jenny e andare a quel tavolo prendendo un bicchiere...
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Stanley aveva appena finito di parlare con Sydney riguardo al ballo...
Aveva detto di sì, lui ancora non ci credeva, ma aveva detto di sì.
Non essendo sicuro che fosse davvero quello che voleva, ma aveva comunque detto sì.
Si era completamente scordato di Addison, di nuovo, o meglio, se n'è ricordato subito dopo aver finito di parlare con Sydney, perciò torno dentro a cercarla, ma non la trovò, non al piano di sotto, così decise di salire al piano di sopra, un po' come fece lei per cercare Jenny, anche se Stan la trovò subito, nel bagno al piano di sopra, mentre sniffava coca insieme alle cheerleader della scuola.
«Addison! Ma che cavolo fai?» chiese Stan prendendole le mani e allontanandola dal bagno.
«Stanley! Ciao, ecco prima ti cercavo ma sei sparito, poof, perciò ho pensato di unirmi alle cherleader» disse ridendo.
«Mio dio, sei fatta» disse lui facendole da appoggio per evitare cadesse.
«Pf, nah» continuò a ridere.
«Piuttosto riportami lì, mi stavo divertendo» disse facendo il muso.
«Oh no, adesso ti porto a casa»
«Cosa? No!»
«Sì invece, ti porto a casa»

Lawaifudifavij
Sì l'ho pubblicato due volte, ho sbagliato alla prima non avevo messo il titolo, come sono professionale.
Anyway non mi piace questo capitolo ma sono anni che non aggiorno.
Comunque, ieri ero a cena con i miei genitori e dei loro amici, e scrollando instagram ho notato che era uscito il trailer della terza stagione di sex education.
Inutile dire che ho urlato come una deficiente e gli amici dei miei mi hanno guardato malissimo mentre correvo in camera mia per sclerare.
Comunque, se avremo il rain kiss tra Otis e Meave, piango, urlo, esplodo.
Comunque voglio la terza stagione di the umbrella academy.
Quanto erano carini Chase e Timothèe a Venezia?
Non ho capito se c'era anche Madelyne, la amo.
Theo Raeken è la mia religione, baci💕

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 23 ⏰

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❝𝐨𝐩𝐩𝐨𝐬𝐢𝐭𝐞❞ [𝑺𝒕𝒂𝒏𝒍𝒆𝒚 𝑩𝒂𝒓𝒃𝒆𝒓]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora