6|| Vicini fregni alla riscossa e Ferrari Portofino

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                                                                                                                                                📌 Roma,4 Agosto 2019

È passata oramai una settimana dal nostro rientro da Monaco e mentirei se dicessi di non aver pensato costantemente a quello che ho cercato, inutilmente direi, di lasciarmi alle spalle.
Charles da quando sono andata via continua ogni giorno a chiamarmi, a mandarmi messaggi, ha addirittura cominciato a seguirmi su Instagram.
Dal canto mio però ho ignorato ogni suo tentativo di mettersi in contatto come, non so bene il motivo per cui continui a farlo.
Forse per paura di sentirmi dire che, effettivamente, lui durante quella notte passata insieme a parlare per ore, non abbia sentito assolutamente nulla di quello che ho provato io.

Chiudo il mio libro dell'università e, dopo aver preso il mio telefono in mano, mi avvio a passo lento in soggiorno dove ad aspettarmi trovo Francesca, già pronta per vedere il Gran Premio D'Ungheria.
Sto per sedermi sul divano quando sento il campanello di casa suonare e, dopo essermi scambiata uno sguardo con la bionda che mi ha prontamente ignorato, mi alzo per andare ad aprire
«Angelica, quante volte ti ho detto di portarti le chiav-» le parole mi muoiono in gola quando al posto della mia amica, si presenta un ragazzo mai visto prima, con un mazzo di rose rosse gigante in mano.
«Scusami per il disturbo, ma è passato un fattorino ed ha lasciato questo, credo abbia sbagliato appartamento» mi dice mentre mi lascia tra le braccia i fiori
«Grazie» rispondo con un sorriso stampato in faccia, nel mentre sento i passi della mia coinquilina farsi sempre più vicini.

«Giulia, ma chi diavolo è alla porta? Ci stai mettendo un'eternità! Muovi quel culo che tra poco comincia la gara, poi non voglio sentire le tue lagne eh» ed è così che la sento esordire, mentre la sua figura si palesa di fianco a me.
«Oh! Tu saresti?» chiede al ragazzone davanti, mentre lo osserva con squardo inquisitore 
«Sono Gianmarco, mi sono trasferito ieri con due miei amici nell'appartamento qui di fronte»

Benissimo, Dio mi ha fatto la grazia di far trasferire un dio greco proprio sul mio stesso piano, forse la vita non mi odia così tanto come credo.
E poi se lui è così, immagino quanto saranno boni i suoi coinquilini.

Dopo aver scambiato qualche altra chiacchiera di convenienza, decidiamo di rientrare per continuare la nostra visione del Gran Premio.
A fine gara dopo aver assistito all'ennesima vittoria di Lewis Hamilton e ad un secondo e terzo posto Max e Sebastian Vettel, vado in cucina per ricontrollre quel mazzo di fiori che ho abbandonato frettolosamente sul tavolo.

Dopo aver trovato un vaso dove metterle, le affero e le porto nella mia camera per poi lasciarle sul davanzale della finestra rimanendo ad assorverlare.
Noto attaccato ad esse un bigliettino che prendo velocemente tra le mani, questo recita una citazione di uno dei miei film preferiti, scritto con una calligrafia frettolosa e disordinata:

Lei è diventato il mio pensiero fisso.
E non la posso ignorare. 
Non la voglio ignorare.
George Wade
dal fim "Due settimane per innamorarsi"
con Sandra Bullock.

                                                                                                                                                            Charles Leclerc

Stupita dal gesto del monegasco prendo il mio iPhone e gli scrivo un messaggio:

Grazie per le rose, non dovevi.Congratulazioni per il quarto posto ❤️😊

Come in un film di Sandra Bullock || Charles LeclercWhere stories live. Discover now