IV

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Veronica era stata più che entusiasta per la gita al lago, aveva detto che non appena Noemi fosse uscita d'ospedale ce l'avrebbe portata, non poteva assolutamente perderselo. Questo aveva ricordato a Greg che conosceva il giorno in cui l'amica sarebbe stata dimessa.

-Perché non ce l'hai detto subito?- urlò V, ma non lo lasciò rispondere perché la risposta che voleva veramente avere era un altra -Quindi, quando esce?-

-Tra quattro giorni, hanno detto che dovrà portare le stampelle per circa una settimana dopo le dimissioni, ma starà bene e la sua gamba tornerà come nuova-

La bionda sorrise contenta, le era mancata davvero tanto la sua fidanzata e una mezz'oretta in sua compagnia all'ospedale non bastava di certo a placare la sua voglia di averla di nuovo con loro.

Mentre quei due conversavano, ora più tranquilli, ora meno; in cucina quella conversazione udita attraverso le pareti aveva avuto un esito diverso.

-Non vogliamo essere un peso per te- disse Harry, facendo scorrere l'acqua del lavandino su un piatto macchiato di sugo

-Come devo dirti che primo, non mi pesate affatto e mi piace la vostra compagnia, secondo, domani c'è l'udienza e con il risarcimento potrete comprarvi una nuova roulotte, o che ne so un furgone, insomma quello che volete- Louis prese in mano quello stesso piatto e l'asciugò con un panno prima di riporlo nella credenza. Quei gesti erano così domestici e spontanei che si stupì potessero venirgli tanto naturali.

Harry sbuffò -Bene- fece, con un tono amareggiato che Louis non riuscì a decifrare, non capiva come una notizia del genere potesse essere recepita da lui come negativa, ma non indagò oltre.

***

Alle sette in punto quella mattina il tribunale si accese di colori come non faceva da tempo. Louis aveva consigliato loro di indossare i vestiti più sgargianti e meno sobri che avevano, i ragazzi non se l'erano fatto ripetere due volte e gli avevano dato retta. Persino lui aveva indossato la camicia rossa che aveva acquistato due giorni prima. Tutto questo, a detta sua, serviva a dimostrare a quelle persone ottuse che nel loro modo di vivere non c'era niente di male e soprattutto che loro non se ne vergognavano.

L'udienza andò più a meno come previsto, il sigor Corden se la cavò egregiamente nel suo intento di far finire il signor Carter dietro le sbarre per sei mesi, sempre meglio di niente, si disse Louis. Soltanto che non tutto andò come immaginato.

-Cosa intendi con "per il risarcimento serve che il veicolo sia stato assicurato"?-

-Esattamente quello che ho detto, tutto ciò che possiamo darvi è una somma per le ferite e per i danni morali, si parla di una cifra non più alta di mille dollari-

Così se ne tornarono a casa, un po' vincitori, un po' vinti ma comunque non abbattuti.

-E io cosa dovrei farci con mille dollari? Pulirmici il culo? Dannate assicurazioni- disse Greg, una volta arrivati nell'appartamento

-Mi dispiace ragazzi ero sicuro che sarebbe andato bene-

-Non è una sconfitta- obiettò Veronica -quel bastardo adesso è in carcere-

***

Passarono quattro giorni, più a meno con la solita routine in cui Louis si recava in ufficio al mattino e tornava sempre al pomeriggio, qualsiasi impegno avesse dava la precedenza ai ragazzi che ormai si erano ambientati e aiutavano a cucinare, pulire e fare la spesa, forse Veronica un po' meno degli altri ma questo non era rilevante.

Quel giorno, dopo pranzo, sarebbero andati a prendere Noemi. Louis, come regalo di "bentornato" aveva preparato qualcosa per cui sperava di non essere ucciso da Harry

A flower crown's better than a gold one [L.S.] Where stories live. Discover now