Cosa provi per me? || Dramione

25 || Ho voglia di te

Draco's pov

La serata è stata tranquilla.
Hermione si è addormentata tra le mie braccia, io le accarezzo i capelli.
La Weasley ci guarda con occhi innamorati mentre Potter serra la mascella ma non dice nulla, cosa che apprezzo.

Ora è tardi e gli altri devono andare via.
Non ho voglia di separarmi da Hermione.

Lei si sposta mentre dorme e si stende sul divano.

La rossa va a parlare con Blaise e Pansy e Potter mi chiama.

«Malfoy, possiamo parlare?»
«Dimmi»

Lui sospira e con la testa mi fa cenno di allontanarmi dagli altri.
E ora che deve dirmi?

«Che c'è?»
Chiedo cercando di far trasparire sicurezza.
«Mi dispiace per Ron, gli serve tempo»
Cioè fatemi capire, si sta scusando?
La situazione si fa interessante.
«Potter, mi stai per caso chiedendo scusa?»
«Non farmelo ripetere per favore»
Ridacchio e annuisco.

«Quindi ci mettiamo una pietra sopra?»
Chiede dopo un po'.
«Direi proprio di sì»
Penso di aver trovato un nuovo amico.
«Ricominciamo da capo. Io sono Malfoy, Draco Malfoy»
Lui scoppia a ridere per questa mia scena improvvisata.
«Il mio nome ti fa ridere?»
Aggiungo non riuscendo a reprime un sorriso.
Lui ride ancora più forte.

«Ehi che succede qui?»
Entrambi ci giriamo e vediamo Hermione mezza addormentata che si sta stropicciando gli occhi. È bellissima, come sempre.
«Ho conosciuto un certo Draco»
Risponde Potter sogghignando.
Io annuisco mentre la mia ragazza spalanca gli occhi.
«Andate d'accordo?»
Potter comincia a ridacchiare annuendo.
«A quanto pare non è così male come sembrava»
Esclamo spostando il peso del corpo da una gamba all'altra.

Hermione mi butta le braccia al collo e mi lascia un bacio su esso. Dio non so per quanto potrò resistere, tutto il mio autocontrollo mi sta abbandonando perché ora ci stiamo baciando con decisamente troppa passione.

Potter tossisce per richiamare la nostra attenzione e noi ci stacchiamo imbarazzati.
«Andiamo d'accordo ma fai del male alla mia sorellina e ti spezzo le ossa»
Ma che dolce, escluso il fatto delle ossa naturalmente.

«Non ho intenzione di farle del male»
Dico stampando una bacio in testa a Hermione.

«Ti voglio bene, Harry»
«Anche io ti voglio bene, Hermione»

Hermione's pov

Qualche giorno fa Harry e Draco hanno stretto un'amicizia più che inaspettata, e ne sono molto felice. Per me è molto importante ciò che pensa il mio migliore amico e sapere che lui ha una buona opinione del mio ragazzo mi riempie il cuore di gioia.

Le cose tra me e Draco vanno splendidamente.
Non pensavo che una relazione tra noi potesse funzionare, eppure eccoci qua, felici e, soprattutto, tanto innamorati.

Tra poco è San Valentino e io non so cosa fare.
Non so se gli piace come festa, non so se devo fargli un regalo, non so nulla.
Io odio questa festa. Se ami una persona la ami tutti i giorni, non una volta all'anno.

Ci penserò poi e chiederò aiuto a Ginny, è lei l'esperta.

«Amore mi aiuti a studiare?»
Mi chiede Draco mentre sfoglia il libro di Storia della Magia, la materia più noiosa del mondo, anche per me.

«Certo»
Gli stampo un bacio delicato sulle labbra e mi siedo accanto a lui.

«Iniziamo da Storia della Magia?»
Domando facendo una faccia contrariata.
«Che ne dici se ti concentri prima su di me?»
Non mi dà il tempo di capire ciò che ha detto perché si è fiondato addosso a me e mi sta baciando il collo.

«Amore, dobbiamo studiare»
«Ancora un po'»
Sussurra sulla mia pelle.

Ho voglia di lui.
Voglio privarlo dei suoi vestiti.
Voglio baciare ogni centimetro del suo corpo.
Voglio fare l'amore con lui.

Arrossisco per i miei stessi pensieri ma lui per fortuna non se ne rende conto, è troppo impegnato a farmi un succhiotto.

«Draco»
Dico cercando di trattenere un gemito.
«Mh?»
«Ti amo»
Rispondo alzandogli la testa per guardarlo negli occhi.
«Anche io ti amo, tanto»
E mi bacia.

C'è un piccolo dettaglio che ho tralasciato.
Siamo in biblioteca.
Quindi direi che non è esattamente un luogo appropriato per certe cose.
Nessuno se ne accorge ma comunque devo fermarlo, non posso rischiare.

«Draco siamo in biblioteca»
«E quindi?»
«Draco dai»
«Ma io ti voglio ora»

Il mio cuore comincia a battere talmente veloce che se scoprissi che viene usato come tamburo non mi stupirei.

«Che hai? Ti imbarazza?»
Probabilmente il mio ragazzo non è così stupido come credevo e si è reso conto che sono rossa come un pomodoro.

«No è che fa caldo»
Mento, ma solo in parte.
È vero, ho caldo. Ma sono rossa per tutt'altro motivo.

Lui comincia a ridere e io tento di zittirlo ma finisce che mi metto a ridere con lui.

«Fate silenzio!»
Ci riprende la bibliotecaria quando, finalmente, si rende conto che due ragazzi stanno facendo un casino assurdo.

Draco continua a ridere.
Mette la mano sul mio ginocchio e comincia ad andare sempre più su.

«Ci scusi»
Rispondo respirando affannosamente a causa di quella mano che continua a toccarmi la coscia.

«Ti senti bene cara?»
Chiede allarmata vedendomi.
Draco lascia la mano lì e continua a stringere la mia pelle.
«S-sì sto bene. N-non si preoccupi»
«Va bene. Cercate di non fare casino»
Dice e poi va via.
Appena si allontana nascondo la testa tra le mani, cercando di nascondere l'imbarazzo.

«Ti senti bene cara?»
Fa Draco imitando la donna.
«Idiota»
Sussurro divertita tenendo sempre le mani davanti alla faccia.
«Ti amo piccola»
Ogni volta che pronuncia quelle due parole il mio cervello parte.
«Anche io»

E finalmente decidiamo di studiare.

Ho troppa ansia per gli esami, ho paura di non superarli.
Ok, non è vero.
Ho paura di non superarli col massimo dei voti.
Ci tengo tanto.

Draco non riesce a capire ciò che gli sto dicendo, non lo biasimo però. È davvero tanto noioso. Insomma, chi se ne frega delle cose accadute milioni di anni fa? Tutte quelle date inutili da ricordare, i luoghi dove sono avvenute quelle battaglie così vecchie.

«Ti prego basta, cambiamo materia»
Mi supplica dopo più di un'ora.
Ha ragione, nemmeno io ce la faccio più.

«Ok, che materia vuoi fare?»
«Mh, avrei qualche idea»
E riprende a baciarmi mordendomi il labbro inferiore, gesto che amo e lui lo sa.

«Anche io. Che ne dici di Difesa Contro le Arti Oscure?»
«Uffa! E va bene»

Si stacca lamentandosi come un bambino di cinque anni. È adorabile.
Voglio saltargli addosso, ma devo contenermi.