"HERMIONE! Cazzo... hai dato tutti gli zuccotti di zucca a Malfoy! Ma sei scema?!"
Ron la guardò allibito rientrare in bottega, e la donna lo fulminò con una sola occhiata:
"Tutti?! Ma se più della metà li hai mangiati tu, Ron! Ne volevi ancora? Fai schifo, te l'ho mai detto?" Hermione chiuse il discorso, e si riposizionò immediatamente dietro il bancone del negozio a lavorare sulla traduzione de "Il mago e il pentolone salterino", ignorando ogni perplessità dell'amico.
Harry corrugò le sopracciglia, consapevole che stava succedendo sicuramente qualcosa di strano alla sua amica, anche se la sua zucca vuota non voleva ammetterlo apertamente, censurando ogni dubbio. Ma non era facile scacciare l'immagine adocchiata prima, attraverso la vetrina dei Tiri Vispi. Per quei pochi attimi si era rassomigliato ad Argus Filch, il custode di Hogwarts, mentre allungava il collo spiaccicando il naso sul vetro, per distinguere Hermione in mezzo alla strada, da qualche parte fra la gente. Per completare il quadretto gli era mancata soltanto Mrs Purr fra i piedi ed un pastrano marrone, logoro e sporco gettato malamente sulle spalle. Quando era riuscito ad individuarla, l'aveva vista accarezzare i capelli biondi di Draco Malfoy che, nel frattempo, le sorrideva dolcemente.
Malfoy. Che sorrideva dolcemente ad Hermione.
"STUDENTI! STUDENTI FUORI DAI LETTI! STUDENTI FUORI DAI LETTI!"
L'Argus Filch che era in lui, aveva fatto scattare l'allarme dentro la sua testa, e dopo aver sbattuto gli occhiali sul vetro nel tentativo di spiare meglio, Harry si era trovato costretto a ritirarsi di scatto, perchè Hermione si era voltata per rientrare.
Diamine! Draco Malfoy non poteva provare qualcosa per la sua amica: non era possibile, non era ammissibile. Soprattutto: Hermione non poteva buttare alle ortiche tutti quegli anni di odio totale per avvicinarsi a lui e cambiare radicalmente opinione! No! No no no no no. Si stava sbagliando. Forse era tutto un equivoco... e la sua migliore amica cercava solo di comportarsi con il biondo in modo gentile. In fin dei conti, lei aveva sempre avuto quella mania di aiutare i più deboli, i più denigrati, i più soli.
Dagli elfi domestici, a Draco Malfoy.
Ecco... era solo questo il punto, si!
Le nobili intenzioni di Hermione non potevano essere messe in discussione, Harry ne era sicuro; il problema a quel punto riguardava solo Malfoy! Era lui, a dargli una certa apprensione... Era sempre stato un ragazzo enigmatico oltre tutte le altre cose che lo rappresentavano; un ragazzo che agiva senza che se ne potesse comprendere il reale scopo. Nessuno aveva mai veramente capito come ragionasse, ed era per questo che Harry ne aveva timore, specialmente ora, che aveva notato in lui quel brusco cambiamento. Un cambiamento che però, effettivamente, era avvenuto solo nei confronti di Hermione, perchè con tutti gli altri, Malfoy continuava a comportarsi nel solito modo sprezzante ed acido. Gli balenò per la mente un pensiero scomodo, ed iniziò a sudare freddo:
Che avesse davvero ragione il caro e inimitabile professor Albus Silente?
Gli uomini cambiano, gli uomini hanno bisogno di possibilità, e di fiducia...
E di amore.
L'amore muove il mondo, sposta le montagne. Ma può essere potente al punto di far diventare un altro uomo anche un'anima perduta come Draco Malfoy?
Allora Harry si voltò a guardare Hermione, che in quel momento se ne stava a scrivere furiosamente col capo basso sui suoi preziosi fogli, e le vide sul volto un sorriso mal trattenuto, un sorriso emozionato.
E seppe, anche se a malincuore, che la risposta era si...
Decise di tenersi per sé ogni dubbio, ogni sensazione, ogni paura anche... nella speranza che quegli indizi sparsi, non fossero per forza da attribuire ad un sentimento nascente. O almeno se lo augurava. Non era sicuro che Hermione potesse essere felice con un uomo simile. Troppo diversi: loro erano come il giorno e la notte. Era così difficile perfino immaginarseli, insieme! Hermione Granger e Draco Malfoy.

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Le fiabe oscure
FanfictionHermione Granger. Una maledizione, un gioiello... uno spirito che la tormenta senza un apparente motivo, e la grinta che a volte l'abbandona, facendole disperatamente chiedere perché non c'è mai pace, nella sua vita. Poi, Draco Malfoy. La sofferenza...