꧁𝑶𝒏𝒆 𝒔𝒉𝒐𝒕𝒔 𝑯𝒂𝒊𝒌𝒚𝒖𝒖꧂

💤夢💤

💤Sogno💤

Ship: Bokuaka
Words: 1927

⚠️Smut⚠️

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"B-bokuto-San sto p-per venire"
"A-anche io"

DRIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIN

Bokuto si svegliò di soprassalto rosso per l'imbarazzo del sogno che aveva appena avuto.

Era ormai un mese che aveva questi sogni sporchi e questa volta si trovavano a casa del compagno. Gli era capitato in palestra quando non c'era più nessuno, negli spogliatoi, a casa sua, nelle loro classi e in uno sgabuzzino.

La cosa che lo preoccupava di più era solo una. È che in tutti in questi sogni erotici c'era sempre e comunque Akaashi come suo partner.

All'inizio voleva consultare uno psicologo, ma ci ripensò per l'imbarazzo di raccontare una cosa del genere ad uno sconosciuto e tanto meno ai suoi genitori che l'avrebbero potuta prendere male. Così gli balenò in testa di dirlo alla persona di cui si fidava di più.

Kuroo.

Il suo migliore bro che quando non faceva lo stupido era la persona più intelligente che conosceva dopo, ovviamente, Akaashi.

Appena gli raccontò quello che gli stava succedendo, gli disse anche di quella volta che si trovavano a casa del capitano della Nekoma e lui ed il suo Kohai lo avevano fatto in camera del proprietario della casa che in quel momento si trovava al piano di sotto a giocare ai videogiochi con Kenma.

L'altro rimase zitto per un paio di minuti finché non iniziò a parlare.

"Come prima cosa, io non vi lascerò più entrare in casa mia a meno che non siate sotto la mia supervisione. Come seconda cosa, ti dico quello che ormai era ovvio. Ti sei preso una cotta per Akaashi, perché non credo avresti avuto dei sogni del genere con una persona che non ti piace o che vedi come tuo amico. E terza cosa, la migliore soluzione è confessarsi e fare l'amore con lui "

Mentre ripensava all'accaduto aveva raggiunto scuola e si stava dirigendo verso la palestra per gli allenamenti mattutini.

'Ti prego fa che oggi non ci sia'

Aveva pensato mentre entrava i palestra dove sorprendentemente non aveva trovato il soggetto dei suoi sogni.

Si mise una mano sul cuore e sospirò, mentre si appoggiava alla porta.

"Tutto ok, Bokuto-San?"

Il diretto interessato saltò sentendo la voce calma del corvino, che non aveva niente a che fare con la tonalità che aveva nei sogni di Koutaro.

"Cosa?! Oh, sì. Sto bene, va tutto bene. Perché non dovrebbe?"
"Forse perché - no, lascia stare. Ti volevo chiedere se oggi dopo gli allenamenti potevi venire a casa mia, i miei questi giorni non ci sono per via del lavoro e non vorrei stare solo."
"Certo! Perché no!"

Il capitano si diede dello stupido appena ripensò al sogno fatto quella notte che si era ambientato anche in quello scenario.

"Comunque è da un po' che mi sembri strano."

Disse Keiji mentre si toglieva la maglietta e l'altro non fece a meno di ammirare il corpo il quale nei suoi sogni era sempre riempito di segni violacei.