Two Ghosts | Larry Stylinson

V

Da quel momento Louis non ha più avuto occasione di confessare il suo amore ad Harry, anche se quest'ultimo continuava a fare progetti e a comportarsi come se davvero avesse accettato di essere il ragazzo di Louis quella volta sotto la pioggia.

A tal proposito Louis non aveva ancora chiarito nemmeno questo suo dubbio ma a sua discolpa possiamo dire che nell'ultimo periodo non è riuscito a concentrarsi molto a causa della sua brutta sensazione, che non è sparita da quando è uscito dall'ospedale la volta in cui non aveva trovato nessuno ad accoglierlo, si era sentito strano e non aveva smesso da allora.

Si sente come se sapesse che qualcosa di importante stia per accadere, non sa se in senso negativo o positivo ma è comunque inquieto ed Harry se ne accorge nonostante cerchi in tutti i modi di apparire tranquillo -Lou- lo richiama infatti il riccio mentre si siede su una panchina del parco.

Harry ha voluto sfruttare la prima giornata di sole dopo tanta pioggia per poter fare una passeggiata e nonostante a Louis fosse sembrata un idea bellissima adesso si ritrova immerso nei suoi stessi pensieri ed Harry vorrebbe davvero sapere cosa lo preoccupa -mmh- risponde solo Louis mentre sente un fastidio al fianco destro che non sentiva da anni, non sente da anni nessun tipo di dolore o fastidio in effetti quindi davvero non si spiega cosa stia succedendo

-ho... ho fatto o detto qualcosa di sbagliato?- Louis sembra risvegliarsi improvvisamente e ignora il suo fastidio sedendosi accanto al riccio che tiene lo sguardo basso torturandosi le mani.

Harry si è chiesto spesso se il suo cambio d'umore fosse dovuto a ciò che aveva detto qualche giorno fa, si domandava se lo avesse spaventato chiedendogli di essere la sua prima volta dopo la violenza subita, si chiedeva se non si fosse pentito di essersi avvicinato a lui e ancora si domandava se non fosse stato uno stupido a credere che una volta tornato alla sua vita normale Louis non lo avrebbe abbandonato

-oh Harry no, assolutamente no- tutti i dubbi del riccio sembrano dissiparsi nell'esatto momento in cui Louis porta una mano dietro al suo collo accarezzando i capelli alla base di esso -non volevo farti preoccupare, perdonami- continua mentre il riccio fissa i suoi occhi verdissimi, per la luce che riflettono, in quelli di Louis

-sei pensieroso- afferma poi Harry con voce flebile, non si sente ancora abbastanza sicuro da chiedere direttamente a Louis cosa gli passi per la testa ma quest ultimo sorride e si decide a vuotare il sacco, vuole essere sincero con Harry -mi sento strano, ho una strana sensazione addosso e negli ultimi giorni sento fastidio in alcuni punti del corpo- si indica il fianco per fare capire al riccio che sta provando fastidio proprio adesso

-non ti è mai capitato di provare dolore in altre occasioni?- Harry potrebbe giurare di averlo sentito imprecare per il dolore la volta in cui ha sbattuto il naso sulla porta di camera sua -solo recentemente- dice Louis pensando allo stesso episodio a cui sta pensando il riccio, davvero non riesce a trovare una spiegazione a tutto ciò che gli sta succedendo, battito cardiaco compreso.

Continua a pensarci su finché Harry non afferra la sua mano e gli rivolge un piccolo sorriso -si sistemerà tutto Lou, te lo prometto- quando è Harry a rassicurarlo, con quel sorriso, tutto per lui sembra improvvisamente andare per il verso giusto, gli fa credere che, si, tutto possa davvero essere sistemato.

Ancora una volta Louis è sul punto di dire ad Harry "ti amo" senza apparente motivo, solo ed esclusivamente per utilizzare le parole giuste per dire "grazie di starmi accanto e prenderti cura di me nonostante io non esista" e poi solo per metterlo al corrente che semplicemente lo ama oltre ogni limite, e di limiti nella loro strana storia ce ne sono parecchi.

Nonostante ciò anche stavolta Louis è costretto a tenere per sé la sua confessione perché il fastidio al fianco diventa un dolore lancinante, così acuto da far sparire il sorriso che stava rivolgendo ad Harry e farlo praticamente piegare in due con una mano sul fianco spaventando a morte il ragazzo al suo fianco