strofa 4

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La gente che passa e che m'interroga,

Le persone che incontro, gli effetti su di me dei miei primi anni o del quartiere, della città , della nazione in cui vivo.

Gli avvenimenti recenti, le scoperte  o invenzioni, le società, gli autori vecchi e nuovi,

Il pranzo , gli abiti, i compagni, il bell'aspetto, i complimenti, i doveri

L'idifferenza reale o immaginaria di qualcuno che amo.

La malattia d'uno dei miei o mia, le malattie, la perdita di danaro, le depressioni o l'euforia

Le battaglie , gli orrori della guerra fratridica, la febbre delle dubbie notizie, lo spasmpo degli avvenimenti.

Tutto questo mi arriva giorno e notte, e se ne va,

Ma non sono il mio io.

Separato da ciò che attira e trascina sta quello che io sono.

Se ne sta divertito, compiacente, compassionevole, inattivo, unitario.

Guarda dall'alto, è eretto, o appoggia un braccio a un impalpabile sicuro sostegno.

Con la testa piegata di lato, curioso di ciò che verrà dopo.

Dentro e fuori dal gioco, osservandolo e meravigliandosi.

Ripenso ai giorni passati quando mi affaticavo nella nebbia con linguisti e dialettici,

Non ho battute o argomenti, io testimonio e attendo.

canto di me stesso , walt whitmanWhere stories live. Discover now