Era quasi quattro giorni che avevamo vinto alle Nazionali, e nonostante fossi uscita con Nick tutti i giorni da quando eravamo tornati da Chicago, non mi aveva ancora fatto le congratulazioni. Era strana come cosa, perché di solito, anche se invidioso, trovava il modo di farmi capire che era felice per me, cosa che era per davvero, o almeno credo. Ma questa volta nulla, mi aveva solo detto che era contento che fossi tornata, e che gli ero mancata, fine. Io dal canto mio cercai di non aprire il discorso Nazionali, perché avevo idea che gli desse fastidio parlarne e ribadirgli che avevamo vinto, però mi faceva male pensare che non volesse nemmeno provare a essere felice per me. Io al suo posto lo avrei fatto.
Ma quella settimana avevo decisamente altro a cui pensare. Era l'ultima settimana prima delle vacanze estive, questo significava che avevo ancora una sola settimana da passare con Quinn prima che si diplomasse. Era stata presa a Yale, e quindi a metà estate sarebbe dovuta partire per sistemare il suo alloggio e cominciare ad ambientarsi.
No, non sapevo come avremmo fatto a stare lontane per così tanto tempo. Sapete, le amicizie sono un po' come le storie d'amore, a distanza è difficile mantenersi in contatto, e anche se ero sicura che né io né Quinn avremmo mai "tradito" l'altra, era dura pensare di non vederla tutti i giorni e non poter condividere con lei quasi ogni singolo momento della mia giornata. Soprattutto perché eravamo arrivate a un punto della nostra amicizia in cui mi bastava guardarla negli occhi per capire quello che provava o che stava pensando, e per sentire conforto nei momenti di bisogno. Praticamente in tre anni che la conoscevo avevo costruito lo stesso rapporto che con Blaine avevo creato in diciassette anni di vita insieme.
«Roxie, va tutto bene?» mi chiese Nick quella sera.
Eravamo a casa sua, perché i suoi erano fuori per il weekend, e probabilmente lui si era accorto che ero un po' giù di morale.
«Hai mai pensato a come farai quando i tuoi amici si diplomeranno?» gli chiesi io in risposta, guardandolo seria.
«Sinceramente no. Non sono così tanto legato a loro. Insomma siamo amici, ma non così tanto da essere disperato sapendo che vanno al college» ammise lui scuotendo la testa leggermente pensieroso «Stai pensando a Quinn?» mi chiese poi, puntando i suoi bellissimi occhi su di me.
Io mi limitai ad annuire tristemente, abbassando poi lo sguardo.
Lui si avvicinò e mi strinse a sé facendomi appoggiare la testa al suo petto.
«Lo sai che Quinn ti vuole bene» mi disse poi, cercando di rassicurarmi e lasciandomi un bacio tra i capelli.
«Lo so, ma sarà strano non vederla tutti i giorni» ribattei io cercando il suo sguardo, ma senza interrompere il contatto tra la mia guancia e il suo petto.
Nick abbassò il viso per guardarmi e mi fece un mezzo sorriso.
«Immagino che lo sarà, ma potrete chiamarvi e messaggiarvi tutti i giorni. E poi ci sarò io a riempire il buco che lascerà la sua lontananza» mi disse ancora, annuendo convinto sull'ultima frase.
Io lo guardai arricciando il naso.
«Lo sai che non sarai mai come Quinn» gli spiegai quando mi guardò interrogativo.
Lui sospirò e alzando gli occhi al cielo ammise che lo sapeva.
«Ma non pretendo di essere come lei, è la tua migliore amica, e la conosci da più tempo di me» aggiunse poi alzando le spalle e guardandomi con un sorrisetto tenero.
Gli sorrisi anche io, e poi mi sedetti sulle sue gambe per averlo di fronte.
«Cercherò di guardare il lato positivo» dissi dopo un po' che ci baciavamo.
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My Life Would Suck Without You
Fanfiction"Nuova scuola, nuova vita" dicono sempre tutti quando ci si trasferisce in un altro istituto, forse per convincersi che la situazione migliorerà, o forse perché ci credono davvero. Nel mio caso è vero, ma forse non del tutto. Da quando mi sono trasf...