𝙿𝚛𝚘𝚕𝚘𝚐𝚘

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"Qualunque cosa accada, non perderti d'animo.
La vita è piena di alti e bassi.
E alla fine trionfa chi riesce sempre a rialzarsi in piedi."
(Cit.)

Cinque anni dopo

Sono alla festa che si sta tenendo due giorni dopo la proclamazione della nuova classifica degli eroi.

A metà serata decido di rintanarmi in una stanza vuota, inizio ad essere stanco di tutto quel rumore.

Alcune cose non cambieranno proprio mai.

Mi siedo su una sedia e tiro fuori il cellulare, noto che mi sono arrivati un sacco di messaggi di congratulazioni.

Subito dopo sento la porta aprirsi alle mie spalle.

"Sapevo di trovarti qui, Shōto."

Mi giro e gli sorrido.

"Perché sei qui?"

"Che c'è ora non posso neanche parlare con te?"

Dice, mentre si siede sulla sedia davanti alla mia.

"Vorrei chiederti una cosa." Continua lui.

"Dimmi pure." Dico, rimettendo il cellulare nella tasca del costume da Hero che indosso.

"Cosa è successo?"

"Cosa intendi?"

Questa volta è lui che mi guarda e sorride.

"Prima ti guardavo, non ti ricordavo così sorridente ed espressivo, in realtà sembri proprio un'altra persona.
La cosa mi rende felice, sai?
Ma sono qui per chiederti a che cosa è dovuto questo cambiamento."

"Se vuoi saperlo davvero, ti avviso che si tratta di una storia abbastanza lunga."

"Ho tutto il tempo che vuoi."

Gli sorrido.

Finalmente sono pronto a raccontare tutto.

"Tutto è iniziato il primo anno che frequentavo lo Yuei."

"Già al tempo?"

Annuisco.

"Sai non lo avrei mai detto." Dice.

"Nemmeno io, considerato che finii in ospedale.
Era un venerdì pomeriggio e lo Yuei fu attaccato dai Villain..."

Falling AloneOù les histoires vivent. Découvrez maintenant