*SCP*

Cap. 25 ...Un mostro disgustoso...

I morsi della fame si fecero sentire... Spalancai gli occhi : avrei mangiato tutto quello che mi sarei trovata davanti
Cuttie ancora dormiva nella sua cuccetta. Così, molto silenziosamente, mi alzai e andai in sala. Ero sola, immersa in un silenzio quasi irreale. Mentre ero persa nei miei pensieri più profondi, sentii un tonfo. Gio era inciampato e, stranamente, Daria lo stava aiutando. Li vidi e iniziai a preparare il caffè. Si sedettero parlando come due persone normali... Miracolo!! Non stavano litigando!! Cuttie, intanto, si era svegliato ed era venuto a coccolarmi. Era un vero amore. Mentre bevevo il caffè, Daria se ne uscì con l'avvenimento successo la mattina prima. Chi aveva attivato lo Shy Guy? Passammo più di un'ora ad ipotizzare possibili conseguenze. Alla fine pensammo che era normale che qualche volta urlasse. Dopo quell'ipotesi, ci preparammo tutti molto tranquillamente. Non riuscivo a trovare più la mia spada di Telekill. Cuttie mi capiva, perciò dissi scherzosamente dov'era e lui mi portò là. Era sotto al letto; l'unico posto che non avevo controllato. Che genio... Partimmo e dopo pochissimo arrivammo alla cella. Era il numero 870, un mostriciattolo che si poteva vedere solo se si era affetti da schizofrenia. Noi, che non eravamo malati, non avremmo potuto vederlo. Era pieno di sangue in tutta la cella. Ci avvicinammo al vetro e, dopo una risata inquietantissima, venni teletrasportata in una cella di ossidiana con delle candele e del sangue. Io e Gio eravamo riusciti a sentire per due volte la risata, Daria, invece, no. Dopo poco dalla seconda, mi arrivò un effetto chiamato schizofrenia. Ero molto spaventata. La risentimmo, questa volta tutti, e, oltre a realizzare che era di Freddy di FNAF, riuscii ad uscire. Provammo ad entrare io e Gio e, il coso che c'era dentro, era terribile. Lo potevo vedere solo io, perché avevo schizofrenia. Era un mostro orribile, con la testa uguale alla mia e il corpo con delle braccia di carne. Mi diede cecità e mi creai una piattaforma in pietra per non cadere. Faceva molto danno, perciò, con coraggio, presi il portale-gabbia e lo catturai. Tornammo a casa e, dopo averlo messo in cella, mi passarono gli effetti...