Cap.6

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Pov. Aizawa
Non posso lasciarla andare, ho un terribile presentimento..
<Yamada! Io seguo (T/n) tu pulisci e guarda i gatti.> non gli diedi neanche il tempo di controbattere che presi la sciarpa e uscii.

Stavi andando un po' a muso verso la direzione dove aveva spiccato il volo, 'che diamine sta succedendo a (t/n)' era un pensiero fisso. Quando quel tizio o tizia, non lo so non l'ho visto in volto, ha lasciato il sasso con il biglietto (T/n) ha cominciato a tremare ed era diventata bianca. Poi cosa volevano dire quelle parole ~non posso mettere a rischio anche voi~

Talmente assorto nei miei pensieri che non mi accorsi che (t/n) era sopra di me che cercava di capire in che direzione andare. 'Ora sarà più facile seguirti' pensai mi misi gli occhiali e la seguii da palazzo a palazzo quando non scese a terra come un angelo 'caspita se era bella' pensai subito 'basta questi pensieri, devo concentrarmi su di lei' scesi pian piano dal palazzo e mi appostai in modo da vedere e cercare di sentire il tutto.

Pov. (T/n)

Ero giunta al posto sentivo qualcuno vicino, mi sentivo osservata 'saranno quei bastardi sicuramente' pensai. <uscite fuori forza! Sono venuta come mi avevate chiesto ora parliamo come le persone civi-> non finì la frase che un coltello mi sfiorò la faccia. 'Minchia, neanche la famosissima Toga riuscirebbe a fare un tiro del genere, probabilmente lei avrebbe mirato semplicemente più verso la mia faccia facendomi fuori, ma quello è un altro discorso' presi il coltellaccio che si era incastrato nel tronco dell'albero, lo puntai verso la direzione da cui era stato lanciato e lo girai. <puntuale come sempre> mi disse la voce <vai al punto psicopatico> gli dissi io gettando il coltello per terra <quanto sei rude, dovresti portare un po' più di rispetto verso tuo padre no?> mi chiese lui arrivando verso di me con una rosa in mano <te l'ho già detto quando mi hai fatto finire in prigione, non sei più mio padre!> gli urlai contro <uff quanto sei noiosa. Certo che tua madre poteva farti un carattere migliore> si stava avvicinando sempre di più <beh hai contribuito anche tu no? Mi avete dato alla luce solo per i vostri stupidi interessi.> <non posso negarlo, noi non volevamo figli ma hey. Come hai detto tu ci servivi e quindi eccoti qua!> mi disse lui come se niente fosse <Vai dritto al punto e dimmi che vuoi.> chiesi incrociando le braccia <un lavoretto. C'è un tizio che mi sta mettendo i bastoni tra le ruote voglio che lo prendi e lo uccidi. O almeno che lo catturi, poi ci penso io in caso tu non ne fossi capace> mi chiese lui infilandosi la rosa nel taschino <non faccio più quei lavori. Da otto anni> aggiunsi io <si ma se non fosse stato per te ora avresti un alunno in meno. Quindi vedi di non farmi spazientire> era visibilmente irritato <sei stato tu quindi! Ma ti rendi conto che stavi per uccidere due ragazzi innocenti?!> gli sbraitai contro <dovevo restare la sua forza e mi sono fatto aiutare da degli amici> <scagnozzi vorrai dire> <um scagnozzi amici chiamali come ti pare, hai tempo una settimana per decidere. Non voglio perdite di tempo. Ricorda che sappiamo dove prenderai i tuoi prossimi appartamenti dove vivi in questo momento dove vivono e le persone con cui interagisci> lo disse tutto ad un fiato per poi puntarmi un coltello alla gola 'ma da dove li fa uscire tutti sti cosi!' Pensai <e questo sarà solo un avvertimento se rifiuti l'offerta> detto ciò spostò il coltello piantandomelo nel braccio.

Cercai di non urlare per il dolore così strinsi i denti guardai il coltello per terra lo presi molto velocemente e cercai di colpirlo, ma invano. Ad un certo punto sento dei passi. 'Ci mancava anche il ragazzino curioso ora, merda che dolore' stavo fissando la ferita mentre le lacrime minacciavano di uscire.
Vidi la figura avvicinarsi a me mentre cercavo di togliere il coltello invano, in tanto il vecchio era sparito, era Aizawa. 'Che minchia ci fa qui?' <merda guarda che ti ha fatto> mi disse rivolgendosi al braccio <non è niente devo solo, toglierlo e fermare l'emorragia e chiudere la ferita> 'na cazzata ve?' <e lo vuoi fare da sola?! Ti porto in ospedale> disse lui cercando di alzarmi <no! Mi farebbero domande a cui non posso rispondere. Portami a casa tua e poi farò io tutto da sola> 'na cazzata parte due' pensai.

~arrivati a casa~

Il canarino stava dormendo nella sua stanza aveva lasciato due piatti coperti la cena probabilmente. Aizawa andò in bagno per prendere il medi-kit, forse avevamo fatto un po' di casino perché proprio mentre cercavo di togliere il coltello dal braccio arrivo il canarino urlante, che espresse la sua opinione sulla situa <oh siete tornati final- OH MY GOD WHAT ARE YOU DOING?!> si avrei reagito anche io così ma in quel momento ero impegnata a non morire dissanguata <allora... ora estraggo... estraggo il coltello. Poi... disinfetti la ferita> dissi io affannata. Le palpebre si facevano pesanti 'cavolo quanto sangue o perso per stare così' scossi il capo nell'intento di tenermi sveglia. Alzai lo sguardo verso il corvino aveva la maglia tutta sporca di sangue. 'Dovevo rimanere in prigione cristo' <Hizashi... portami un... un asciugamano perfavore...> il canarino ancora scioccato si precipitò in bagno prese il primo asciugamano che vide e me lo portò <allora... adesso... [prendo una patatina e me la mangio, no ok scherzo torniamo alla scena] adesso tirò fuori la lama... tu metti l'asciugamano sopra per evitare che... perda altro... altro sangue. Poi Aizawa... versa la boccetta di acqua ossigenata... e rimettete il panno... va bene?> chiesi stavo per andarmene ufficialmente, me lo sentivo, la vista si offuscava sempre di più le palpebre pesavano. Presi il coltello dalla parte del manico respirai affondo e lo tirai fuori lanciandolo nel lavello di fianco a me. Strinsi forti i denti e le palpebre.
'fanculo torno in prigione!' Pensai appena il cazzati o posizionò l'asciugamano 'stò perdendo troppo sangue cazzo, avrà colpito le arterie sicuro.' Annuii per far capire che doveva andare in il disinfettante 'ora muoio, ora muoio, ora muoio.' Stavo per cacciare un urlo però mi ricordai che erano le due del mattino del 26 e diciamo che non sarebbe stato molto gentile svegliare tutti <ok... adesso... non so che fare.> dissi tra un sospiro e l'altro, stavo per crollare me lo sentivo. <what?! Come non sai che fare?> mi chiese il canarino <va bene ora posso fare da sola... lascia me la fascio io.> cominciai a dire <posso fare solo... solo questo> dissi tenendo chiusi gli occhi Hizashi cercò di tenermi il viso tra le mani ma il mio corpo mi stava abbandonando. Vidi solo quei due davanti a me e poi buio.

~•[{SKIP TIME}]~•

Mi risvegliai sul letto del camera di Shouta, con Shouta abbracciato. 'Non mi dire che era tutto un brutto sogno perché non ci credo' mi resi conto che non era un sogno vedendo il braccio sul suo fianco che era stato fasciato e che faceva un male cane.
Alzai leggermente lo sguardo per vedere il bel visino del gattaro. 'Sei carino quando dormi' pensai, non mi volevo staccare da quell'abbraccio, volevo rimanere nelle sue braccia. Non so il perché ma mi piaceva questa sensazione, era la stessa che ho provato quel giorno. Ad un certo punto sentii un mugugno, il gattaro si stava svegliando, strinsi ancora di più a me il corvino e ri chiusi gli occhi. Lui ricambiò la presa. Fummo interrotti in quel momento così tenero da quel megafono umano che stava facendo foto a più non posso e gli era partito il flash. Ora Aizawa lo sta rincorrendo cercando di afferrargli il telefono.

Aizawaxreader Where stories live. Discover now