Cap. 14

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Era passato una settimana e neanche me ne ero accorta era già giovedì, ora recovery girl mi sta facendo un ultima visita per vedere se tutto procede, ho sentito dire che a uno dei ragazzi qualche tempo fa è stato tolto il quirk, o così credo, e ora tutti devono fare delle analisi per controllare che non succeda ancora. La scuola per ora è chiusa per via dei danni che gli sono stati inflitti quindi i ragazzi sono stati mandati a casa. Ormai il problema delle mie ali l'ho superato, e parte qualche commento nessuno le giudicava o giudicava me, aveva ragione Aizawa a quanto pare, pensai.
Recovery girl mi lasciò andare e cominciai ad andare verso i dormitori ma, un animaletto, dall'altezza discutibile, mi piombo davanti <oh buongiorno signor preside> dissi io <buongiorno (t/n), le volevo fare i complimenti  e un particolare ringraziamento per aver protetto i ragazzi dal Nomu> disse lui <oh ma non c'è bisogno signor preside> dissi io scuotendo le mani in aria <non fa nulla la tua ricompensa è di fuori che ti aspetta> mi disse lui, lo ringraziai e poi mi diressi verso l'uscita <dovev vai?> aridaje pensai <il preside mi ha detto che fuori c'è un "regalo" per me> il corvino annuii finalmente fui fuori e vidi un auto circondato di guardie che già conoscevo, una di loro aprirono la portiera e da lì spuntò fuori Martina, Laura e Jessica <MA GUARDA CHI SI RIVEDE> disse Martina uscendo dall'auto <OH MIO DIO> aggiunsi io mettendomi le mani davanti alla bocca <Beh?! Che fai ci lasci qui?! Vieni ad abbracciarci!> urlò invece Jessica, avevano ancora le manette e le guardie erano pronte a colpirle in caso di movimenti bruschi, mi avvicinai e le abbracciai.
Cominciammo a parlare, sempre osservate dalle guardie, improvvisamente spuntò da dietro un soggetto che mi avvolse la sciarpa ai fianchi <ehm (T/n)? Non ti sei accorta di quello?> disse una di loro indicando la sciarpa <oh sì tranquilla è tutto normale dicevamo?> dissi io, il gelosone è tornato all'attacco <mamma mia (t/n) non capisco come fai a stare così io sto gelando qui fuori> mi disse Martina <oh dopo un po' ci fai l'abitudine> dissi, non scordiamoci del primo costume che mi avevano fatto indossare, stavo letteralmente morendo <poi dentro si sta bene> indicai l'edificio <quel palazzo è dove lavori? Cazzo è messo peggio della prigione> disse Laura ridendo <oh no fidati è un bel posto, solo che una settimana fa, circa, c'è stato un attacco nemico e hanno distrutto un po' tutto> lo sguardo di una guardia si posò su di me, era quel mestruino <scommetto che ti sei rotta tutte le ossa> disse rivolgendosi a me <effettivamente mi sono fatta parecchio male, ma sono ancora sana e salva> risposi con sguardo omicida <è sempre così dopo tutto, ti butti in risse che non puoi vincere e poi ti spacchi tutta> continuò lui questa volta mi stava fissando negli occhi, vedo quelle tre fare dei mini sorrisi ed indietreggiare, dicendo cose del tipo 'ecco che si scannano' oppure 'preparate i popcorn' <nelle risse ne sono sempre uscita vincente, ed è normale farsi male> intento le fasce che mi coprivano la pancia scoperta aumentavano <ma dai le risse che facevi venivano sempre intromesse da quel deficiente di Carlos e tu eri sempre quella messa peggio> aggiunse lui girandosi verso di me <non azzardarti a dire che Carlos è un deficiente! Quello deficiente sarai tu se mai!> gli urlai con un dito puntato in faccia <e poi riguardo le risse, ero quella messa peggio ma le mie avversarie erano anche peggio di me> dissi incrociando le braccia <si si, perché non la smetti e ammetti una volta per tutte che sei troppo debole?> improvvisamente si sentii un 'ohh' dalle ragazze, oppure 'ora è morto' si stavano proprio divertendo <perché è venuto lui è non Carlos?!> chiesi alle ragazze <sta male> mi disse una di loro <il povero e dolce Carlos> <attento a come parli mestruino> dissi avvicinandomi <ti ricordo che sono un publico ufficiale quella che deve stare attenta, sei tu> per dire le ultime due parole si era avvicinato al mio orecchio ora parte il corvino pensai <oh caro mestruino, sei fottuto> neanche il tempo di finire la frase che si avvicinò Aizawa con lo sguardo più apatico del mondo, le ragazze si stavano dando piccole pacche sulle spalle ridendo <siete delle cretine> dissi io abbassa voce <zitta che ci stiamo divertendo un mondo> mi rispose Jessica <hey (t/n) chi sono loro?> mi chiese mettendo una mano sulla mia spalla <sono delle mie amiche, la sorpresa del preside> dissi non volevo conversare con il ciclato <piacere sono il suo ragazzo> lo guardai confusa, insomma non voleva farlo sapere a nessuno e appena conosceva qualcuno lo diceva così, approfondendo le ultime due frasi anche?! Alle ragazze cominciarono a brillare gli occhi sorpassarono il ciclato per farci domande su domande. Dopo circa due ore ci salutammo e poi partirono.

<ora mi puoi spiegare che ti è preso?> gli chiesi  <a me? Assolutamente nulla> disse guardando in avanti <ma dai! Prima dici che non vuoi che nessuno sappia della nostra relazione è poi lo fai sapere hai quattro venti> dissi io prendendolo per i polsi <non mi piaceva come ti guardava quel tizio> mi dice <chi il ciclato?> dissi io trattenendo una risata <ma che vai dicendo! Quello si sta anche per sposare con una anche meglio di me> dissi, quel ciclato ce lo ripeteva ogni giorno che gli saremmo mancati mentre lui andava in luna di miele con la futura moglie, e cose così <Thc non mi importa> disse lui prendendomi la mano. <devo andare a cambiarmi e dovresti anche tu> mi disse poi lui <si sì lo so> li ci separammo.

E ora che mi metto? Era il mio primo pensiero, alla fine optai per una gonna che mi arrivava sopra le ginocchia, una maglia stretta con le maniche che mi arrivavano sopra i gomiti, delle calze e degli stivaletti con il tacco [libera immaginazione sui colori e le stampe] poi mi misi una collana è un bracciale, che mi avevano regalato per le feste e i capelli sciolti.
Mh misi sulla scrivania a leggere gli ultimi documenti per la nuova casa, alla fine ne trovai uno non troppo lontano da scuola, economico e anche bellino, aveva due camere da letto un bagno e l'angolo cottura.
Ad un certo punto sentii bussare, andai ad aprire ed era Aizawa <ciao, stai benissimo> dissi io, aveva la camicia con i primi bottoni sbottonati, i capelli raccolti e i pantaloni neri, in mano teneva il cappotto solito <ciao, grazie anche tu sei molto bella> è arrossito cucciolo pensai <andiamo?> mi chiese porgendomi un braccio <certamente> gli dissi io.

Viaggiammo per circa mezz'ora, fino ad arrivare a una casa, che credo sia la sua, li vidi un sacco di gente, non è che non mi piacessero le feste, non mi piacevano le troppe persone alle feste. Guardai Aizawa e stava peggio di me, aveva già l'aria di chi ne ha passate troppe.
Si avvicinò a noi Nemuri con due drink in mano <ciao ragazzi alla fine siete venuti! Prendete, bevete e divertitevi!> ci disse poi tornando a ballare <ma conosce veramente tutta questa gente?> chiesi ad alta voce <si. Molti sono i suoi vecchi amici o persone conosciute in giro> mi rispose lui.
Mi allontanai dal buffet, dove c'erano persone più sobrie con cui parlare, per andare in bagno, chiusi la porta a chiave, perché con tutti quelli ubriaconi non ci si poteva fidare, quando uscii vidi una cosa che mi diede abbastanza fastidio, una donna dai capelli rossi, con un vestito attillato, che stava letteralmente flirtando con Aizawa, lo toccava con una mano mentre con l'altra teneva il drink, lui la scansava sempre ma quella era come una piovra, un tizio che stava passando mi diede una spallata e, avendo i tacchi, persi completamente l'equilibrio cadendo di culo a terra <(t/n) tutto bene?> era lui <si sì sto bene grazie, nonostante il coglione che mi ha spinto> dissi ri alzandomi <oh ma ciao! Chi sei?> era la ragazza <ciao, piacere sono (t/n) tu invece?> chiesi io con un finto sorriso in volto <oh sono una vecchia amica di Shouta, mi chiamo [da qui metto (N/R) nome rivale e scegliete voi] (N/r) piacere mio> disse lei <tu e Shouta vi conoscete?> mi chiese indicandoci <si, si sì si> dissi io <in realtà stiamo insieme> aggiunsi mettiamo le cose in chiaro, che ho già capito quali sono le sue intenzioni Aizawa non fiatava si limitò a mettermi una mano sul fianco <oh, non me lo sarei mai aspettato da lui, insomma tu... non sei proprio il suo tipo di ragazza, di solito al liceo quelle come te le schifava tutte> aggiunse, ma mi sta guardando dall'alto in basso! Ma come si permette questa brutta zoc- <oh beh mia cara i gusti nel tempo possono cambiare no?> dissi ridendo, stava ridendo anche lei falsa pensai, <oh mi stanno chiamando al telefono scusate, beh buon continuo serata> mi disse lei allontanandosi.
<e poi quello geloso sono io> mi rispose lui andando via <ma hai visto come ti toccava?! Come si strusciava a te?> gli dissi arrabbiata e facendo il broncio <e ora fai il broncio?come i bambini?> mi chiese lui con un sorrisetto in faccia <baka> risposi io girando il capo.

La festa finì tornarono tutti a casa, io ero intenzionata a tornare al dormitorio ma quel gattaro maledetto mi obbligò a stare a casa sua.

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