「 26. 」

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《Sei sicuro che possiamo entrare senza permesso o avvisare?》 Chiese ancora una volta Jeongguk facendo sbuffare l'altro.

《Per l'amor di dio, ti ho già detto che vengo spesso a fargli visita.》 Jeongguk annuì ma poi si congelò sul posto rielaborando l'informazione.

《ASPETTA, NON LO AVEVI DETTO!》 Taehyung lo spinse all'interno della struttura e chiuse la porta di vetro alle sue spalle.

《Ora lo sai. Sta al terzo piano, vieni.》 Lo staff si fermarono giusto per osservarli e alcuni chiacchierii iniziarono a riempire la stanza.

《Salve, sono Kim Taehyung, Jimin al terzo piano giusto?》 La ragazza nella reception diede una rapida occhiata ai fogli sulla scrivania e ripose positivamente al ragazzo.

Taehyung la ringrazio e si affrettarono entrambi entrando in ascensore.

《Mi hanno riconosciuto in fretta.》 Sì lamentò il più piccolo avendo sentito mormorii sul suo conto.

《Ho sentito, ma non importa. Non penso che la questione potrà uscire da questa agenzia, quindi non preoccuparti.》

Arrivarono al terzo piano e camminando per il corridoio, si fermarono giusto davanti a una porta bianca con una targhetta con su scritto "Park Jimmie", Jeongguk sorrise automaticamente al nome.

Taehyung bussò due volte e subito dopo, la porta si aprì rivelando il viso stanco e sudato del biondo. Aveva addosso una canotta grigia, i capelli biondi erano fradici e il suo respiro era affannato.

《TeTe, non pensavo arrivassi così presto. Mi hai sorpreso mentre sto provando. Ah, mi sto vergognando.》 Jeongguk era rimasto impalato dietro Taehyung mentre i suoi occhi guardavano e studiavano attentamente il suo corpo sudato e allenato. Era affascinato.

《Scusa Minnie, ma ho finito prima del previsto.》 Jimin prese un asciugamano dalla stanza e invitò i due ad entrare nella sala da ballo, facendoli accomodare per terra.

《Tranquilli, il terreno è ben caldo grazie ai riscaldamenti.》 Spostò gli attrezzi e spense la radio rimasta ancora accesa ritornando dai due che nel frattempo si erano accomodati.

《Ah Tae, mi sento in imbarazzo. Dovevi avvisarmi prima, avrei fatto una doccia veloce. Mi avete beccato sudato fradicio.》 Taehyung lo colpì gentilmente sulla spalla.

《Smettila, sei perfetto anche così. Ti stavi allenando per l'album?》

《Sì, sarà una settimana dura. Ho il calendario pieno per quanti viaggi all'estero dovrò fare. Tu invece? Amico comune mortale.》 Sorrise il biondo.

《Questo amico comune mortale, non è poi così comune mortale. Mi sto impegnando con gli scatti e indovina chi avrai come fotografo per la intervista con la QC?》 Jimin spalancò la bocca avendo già la risposta.

《No, seriamente? Che bello!》

Jeongguk era rimasto in silenzio per tutto il tempo osservando il viso angelico di Jimin. Lo trovava così attraente, ma in quell'istante aveva i capelli umidi, la maglietta bagnata e l'asciugamano nero attorno al suo collo.

Stava guardando il paradiso.

《E tu Jeongguk?》 Il corvino scosse la testa velocemente risvegliandosi e prestando poi attenzione alla loro discussione ormai dal filo perso.

《Cosa?》 Jimin sorrise, lo trovava carino.

《Com'è la tua agenda?》 Ripetè il biondo.

《Non è piena ma nemmeno vuota.》

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『ANSWER』 - Kookmin auWhere stories live. Discover now