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Mi risveglio in un letto e mi trovo davanti due agenti
"Dove sono?"
"All'ospedale, noi siamo gli agenti che l'hanno salvata, deve ringraziare una ragazza"
"Si... lo so" dico sorridendo
"Dobbiamo avvisarla che lei sta bene, così viene a trovarlo"
"No! L'ho messa in pericolo io grazie alla mia vita passata, non voglio che accada di nuovo, per favore per il suo bene ditele che... sono deceduto"
"Non possiamo farlo signore"
"Agente lei non capisce, ho messo in pericolo la vita di una ragazza per la mia vita di merda, la prego non voglio che stando vicino a me rischi di morire"
"Va bene, ci proveremo"
"Grazie mille"
Vengo dimesso dall'ospedale, dovevano fare solo alcuni accertamenti, purtroppo ho cicatrici per tutta la schiena ma  poteva andar peggio. Ora il probelma era dimenticare Arianna, la vormvo vedere un ultima volta.
Seguo gli agenti che si stavano dirigendo verso casa sua e mi nascondo dietro ad un albero, con indosso occhiali da sole e felpa.
Riesco a sentire cosa dicono i poliziotti
"Singorina siamo riusciti a trovare Downey... purtroppo era deceduto da poche ore"
Vedo la luce nei suoi occhi spegnersi in un attimo, gli agenti se me vanno scusandosi mentre lei si accascia alla porta piangendo. Quamto vorrei andare da lei e stringerla, ma ci penserà Tom, che in un attimo è accovacciato vicino a lei a sostenerla, lei lo respinge e lui se ne va.
Cade in un pianto più disperato del precedente, e urla, tanto da attirare l'attenzione di alcuni vicini curiosi
"Mi dispiace" sussurro io per poi andarmene, rivolgo un ultimo sguardo a casa sua dive vedo lei entrare e serrarsi al suo interno.
Mi dirigo poi all'università dove parlo con la direttrice dell'accaduto e le chiedo quindi di farmi sapere l'evoluzione di studio di Arianna e dopodiché sparisco, Robert Downey jr non esiste più.

Dopo un mese

Al telefono

"Mi dica"
"Salve, volevo avvisarla che Arianna ha lasciato l'università, è da un mese che non si fa sentire né vedere, nemmeno dal suo migliore amico. Mi dispiace, non posso darle altre fonti, ma nel caso ci fossero novità non esiterò a chiamarla"
"Grazie mille"

Fine chiamata

Che cosa stai facendo Arianna, era la domanda che mi rimbalzava a destra e sinistra nella testa, certe volte la seguivo, ma l'unica cosa che faceva era comprare da mangiare.
La stavo facendo soffrire è vero, non ne vado fiero per niente, sopratutto perché la amo e anche per me è difficile starle lontano, ma almeno è viva.

Dopo due mesi

Sono passati altri due mesi e Arianna non sembra migliorare. Le sue giornate sono monotone, e le passa serrata in casa. Oggi sono passati precisamente 5 mesi da quando ci siamo incontrati per la prima volta, ho ancora il suo volto inciso nella mia mente e nel mio cuore, questa separazione era più dura per me, perché sapevo di poterla avere ma non potevo farlo. Lei pensa invece di essere in lutto. Mi trovo davanti a casa sua, un'altra volta quando vedo che esce io m rivolto di spalle, di solito non usciva mai a quell'ora.

Arianna's pov

Sono passati 3 mesi dalla morte di Robert, io non riuscivo ad accettarlo, non sono arrivata in tempo per salvarlo, lo amavo , penso sia l'unico uomo di cui mi sarei realmente innamorata e la vita mi ha tolto anche lui.
Decido di uscire di casa, vado al cimitero e mi siedo davanti alla lapide di Robert e incomicnio a parlare
"Ciao Robert... sono passati 3 mesi e non avevo ancora avuto il coraggio di venire qui, a salutarti... a parlarti. Ogni notte mi rimbombano in testa le tue parole, quel ti amo, semplice e puro, voglio che tu sappia che sono stata una scema a non dirti prima ciò che provavo. È vero quando le persone dicono che incominci ad accettare una cosa quando ormai è troppo tardi, ora se ti dicessi che ti amo, nessuno ti riporterebbe in vita.
So che in questo momento mi stai odiando per vari motivi, uno dei tanti è per aver abbandonato l'università, non penso di riprenderla, non ce la faccio, sopratutto se dovevo sentire ogni giorno i commenti del tipo: ehi avete sentito, lo psicologo è morto.
In questi 3 mesi ho perso tutti, anche Tom, l'ho cacciato via e non si è fatto più sentire... non ha tutti i torti. Mentre Chris è fuori per lavoro.
Quanto vorrei averti qui, mi manchi tanto"

Robert's pov

Sono accovacciato nella tomba dietro alla mia e ho sentito ogni singola parola che mi ha detto, scoppio a piangere, forse un po' rumorosamente dato che si gira verso di me, io mi giro di spalle e faccio per andarmene, avevo su una felpa con un cappuccio e per fortuna non poteva riconoscermi
"Anche lei ha perso qualcuno di caro?" sento dirle. Io senza girarmi schiarisco la voce e rispondo
"Si..."
"Mi dispiace, capisco come si sente, vuole prendere un caffè?"
"No grazie non posso farmi vedere"
"Non esageri, non può essere così brutto e poi ci sono pur sempre io"
"Non credo singorina, l'ho vista prima, è bellissima. Ora devo andare ci vediamo, magari per un caffè al buio"
"Ci conto, arrivederci"
Me ne vado senza esitare, aver sentito la sua voce è sotto bellissimo, dovevo... sentirla di nuovo, in qualche modo.

Dopo alcuni giorni

"Buongiorno" dico restando accovacciato davanti alla lapide di un povero ragazzo che non conoscevo nemmeno. Lei si gira e mi guarda
"La prego, si giri"
"O-ok"
"Grazie. Era molto importante quell'uomo per lei?"
"Non ho fatto in tempo a dirgli che lo amavo, forse il primo vero amore dopo tutti i ragazzi che si hanno quando si è giovani"
"Di sicuro lo sa, da lassù"
"Speriamo..."
"Allora vuole andare a prendere questo caffè?"
"Volentieri"

Insonnia // RDJ // Tom Hiddleston Where stories live. Discover now