Un giorno di chimera

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Clycia

Come ogni mattina suona quell'odiosa sveglia che butto sempre all'aria perché nel buio pesto che, oltre a non vedere nulla, a mala pena riesco a muovermi tra il cuscino e le lenzuola sparse per il mio corpo e tra i miei capelli. Ammetto, che odio avere i capelli lunghi ma solo quando li devo pettinare con delicatezza nonostante i mille nodi che mi ritrovo ogni mattina e che non vogliono andarsene con un bel pensierino la mattina successiva: un nido, però finché sono puliti e belli sistemati li adoro tantissimo perché così posso fare tantissime acconciature carinissime anche se quel giorno proprio non volevano saperne di farsi belli ed essere sistemati così mi faccio una coda di cavallo semplice.

Per fortuna, anche quest'anno non è morto nessuno e non ho portato sfiga a nessuno. Continuo a pensare e ripensare a ciò che è successo quella sera alla festa, e quando provo a pensare ad altro compare la sua immagine davanti ai miei occhi che posso vedere solo io. Lui, con quegli occhi, con quella bocca, oddio, con quella voce, potenti come sono mi fanno sprofondare al nucleo del mondo dei sogni. Sì, per me è bello anzi è bellissimo tanto che mi vergogno tanto da diventare tutta rossa paonazza, avviene sempre quando lo vedo anche se in lontananza, però quella sera alla festa non so perché la vergogna ha deciso di andare in vacanza lasciando il posto alla sfacciataggine e perversione, facendomi fare sicuramente cose di cui se ne vengo a conoscenza non me le perdonerei mai.

Oggi, un giorno come gli altri, una giornata lunga e noiosa come non mai inizia come al solito con me che mi alzo, vado a sbattere il pollicione del piede destro al bidet, dato che il lavandino è alla sinistra vado scalza però rischio sempre di perdere un dito ogni mattina, però non m'importa, così sorrido ai miei pensieri, facendo così una faccia da scema davanti allo specchio, seguite da smorfie. Sono davanti al lavandino e mi sto lavando i denti quando alzo la testa sullo specchio circolare davanti a me e i miei occhi vedono qualcosa di strano o meglio qualcuno che non dovrebbe stare qui, in casa mia, nel bagno con me che mi lavo sulla soglia di camera mia!

Così provo a gridare dicendo di andarsene subito, ma, dalla mia bocca non esce nessuna parola, nemmeno una lettera solo un suono come un sospiro di sollievo, ma non era mia intenzione sospirare. Mi sciacquo la bocca e mi lavo la faccia velocemente e mi riguardo allo specchio, lui è lì, in piedi come un babbeo che mi fissa, ma non fa niente, così mi giro ma non lo vedo, esco dalla mia camera e lo cerco in tutte le stanze della casa ma niente, nessun rumore che mi faccia capire che sia ancora lì ma niente di niente. Volendo parlarne con qualcuno chiedo a Luce se vuole e se può venire perché non ha niente di meglio da fare, a casa mia per andare a bere un caffè insieme, così da poterle raccontare l'assurdo episodio di oggi che non sono sicura essere stato vero. Appena ci sediamo alle rispettive sedie lei mi fa

"Ma quella sera, che avete fatto? Eh?!"

Con aria furba e di chi la sa molto, ma molto lunga sulla questione, con tutta calma le rispondo che non era successo nulla e niente di particolare se non che mi ha raccontato una cosa che lo ha sconvolto e che è capitata anche a me ma con particolari diversi

"Ti ricordi del sogno che ti raccontai?"

Luce in risposta "Eh, quello dove mi hai detto di essere stata catapultata negli anni di cristo e che forse avevi incontrato qualcuno che conoscevi? balbetta quasi sottovoce. Replico così "Sì, esattamente, proprio quello, proprio quel sogno, o forse incubo? Boh, fatto sta che l'ha fatto pure lui, lo stesso sogno, stesso luogo, stessi anni, stesso modo di vestire, tutto uguale!"

Luce continua "Eh quindi? Tutti possono fare un sogno simile, cosa c'è di così particolare che tanto ti fa strano?"

Rispondo "Non hai capito, quello che voglio dire non è tanto il fatto di far un sogno normale o particolare che sia, la cosa che non capisco è che io ho incontrato un ragazzo davanti al mio locale preferito, davanti a questo!"

E con l'indice della mano destra rivolto verso l'alto, faccio un cerchio circolare per farle capire che è dove siamo noi ora in quello stesso momento, sedute dentro al locale che nel sogno era naturalmente più antico e molto meno moderno ma pur sempre quello. Mentre vedo la sua faccia fare delle smorfie buffissime che solo lei sa fare, mi guardo in torno, così senza un motivo preciso e lo sguardo viene attirato da una persona, la stessa che ho visto nel sogno, però questa volta si vede bene e diamine se è lui!

Riprendo con in faccia un'espressione che la manda in ansia quasi totale "Oh mamma, è lui, non può essere lui, è antipatico e stronzo!"

Luce replica "Chi! Dimmi! Che se ti ha fatto qualcosa giuro che lo ammazzo di botte!"

Facendo la sua tipica faccia di chi vuol sembrare seria corrucciando mento e fronte, sembrando un bulldog francese, e scoppiando poi in una risata calorosa, però quando si gira nella stessa direzione dove guardavo io già non c'era più

"Ma io non ho visto nessuno..." ansimando mentre pronuncia questa frase, si gira rivelando una mimica facciale particolare, ma il tono che ha usato era del tipo, sono una persona troppo divertente che cerca di sembrare seria, tipo imbronciata.

Assecondo il suo stato con "Ti giuro Luce, era lì davanti all'entrata pochi secondi fa!"

Ci guardiamo negli occhi e nemmeno dopo pochi secondi, scappiamo via in direzione dell'uscita principale, cercando di evitare le persone che per poco non mi fecero cadere per le loro odiose gambe rilassate oltre i tavolini. Che razza di vizio è quello di spaparanzarsi sulla sedia con le gambe aperte e i piedi che escono verso l'esterno del tavolino, nemmeno fossero in casa propria sul divano, Dio che nervoso!! Appena uscite dal locale Luce mi chiede

"Ma, dov'è andato?!" voltando la testa a destra e a manca, come se girandosi potesse riconoscere il tipo che non ha mai visto. Lei col fiatone cerca di riprendersi appoggiandosi con la mano sinistra ad un tavolino vuoto e l'altra sull'addome che purtroppo non le permette di fare una bella corretta salutare, non regge pochi metri figuriamoci inseguire un ragazzo esile come me!

"Non lo so, l'ho visto andare in quella direzione però, su andiamo!"

Indico la parte sinistra del locale che porta al sud della città, come se stessi indicando l'isola all'orizzonte, con il braccio in alto e l'indice pronto a toccare le nuvole, in direzione della stazione dei tram. Così inizio a camminare velocemente per cercare di non dare troppo nell'occhio ma nonostante questo sforzo, non serve a molto, dato che le persone che sorpassiamo,  chiedendo scusa per farci passare ci guardano male e talvolta dicendo che siamo delle pazze o che non stiamo bene con la testa, voltandosi repentinamente nella nostra direzione.

"Beh in fin dei conti hanno ragione"
Esclamo mentre aspetto Luce che mi raggiunga e appena arriva esclama

"Ma che hai al posto dei piedi! I pattini a rotelle?!"

Accennando un mezzo sorriso e riprendendo fiato nel tempo più breve che poteva, fortunatamente indossa jeans e una maglietta larga a mezza manica perché si è messa le mani sulle ginocchia perché dice che così è più facile ma non ne so un granché di riprendere fiato. Perciò quando lei mi dice che possiamo proseguire questa volta le prendo la mano destra e me la trascino verso il semaforo più avanti.

Ancora ridacchiando per la sua battuta le dico
"Eccolo, l'ho visto sull'altro marciapiede, sarà nella zona del bar Lux"

Luce- "Ah, bene! Come diamine fare a non piegarvi in due dalla fatica voi?"

Rispondo "Non ne ho idea, però a me non serve riprendere fiato, io ne ho un'infinità qua dentro"

Sorrido e ridacchio nella mia mente,  mentre faccio con il palmo delle mani dei cerchi sulla mia pancia e mentre lei fa la faccia scioccata e soprattutto affaticata . Appena scatta il verde, riprendiamo la corsa o meglio la caccia.

*SPAZIO AUTRICE*
Fatemi sapere nei commenti come vi sta sembrando la storia. Per me è importante saperlo non perché voglio farmi pubblicità o farmi conoscere, soltanto per migliorarmi!
Spero vi piaccia la storia, i personaggi e le emozioni che avete provato leggendo fin qui e che proverete proseguendo la lettura!
Grazie di ❤️ per tutto!

Thinking Of You 1Where stories live. Discover now