Capitolo 4

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Flashback.

-Katsuki smettila! -l'esile figura di una bambina di appena sei anni, se ne stava immobile a fare da scudo ad un altro bambino.
-altrimenti che fai? -chiese, con tono di scherno, un bambino dai capelli biondo cenere. Il piccolo aveva un carattere esplosivo, e questo si rispecchiava in ogni cosa di lui: nelle sue iridi rosse come rubini, nei suoi capelli vagamente simili ad un esplosione e nel suo quirk.
-i-io... -la bimba abbassò lo sguardo sulle sue scarpette da ginnastica minute. Non poteva granché contro di lui; nonostante avesse un quirk, non poteva permettersi di competere contro Katsuki.
-mi canterai una canzoncina e mi farai tornare a casa? Eh?! -chiese scoppiando poi a ridere, accompagnato dai suoi amici.
La piccola Kaede non rispose, ferita nel profondo dalle parole taglienti che quello che doveva essere il suo amico le aveva detto. La bimba deglutì a vuoto e trattenne le lacrime. La gola le bruciava, forte, proprio a causa di quelle lacrime represse con insistenza.
-smettila di fare del male a questo bambino. -disse piano e con la vice rotta dal pianto -ti chiedo solo questo...-
-tsk. -Katsuki guardò Kaede con aria di superiorità. -andiamo, non vale la pena sprecare tempo con loro. -disse il bambino biondo ai suoi compagni. Tutti e tre si allontanarono sotto lo sguardo malinconico della bambina dai capelli arancio. Una volta che il trio fu sparito dal suo campo visivo, Kaede si voltò verso il bimbo che aveva difeso. Era poco più alto di lei, e si notava nonostante fosse seduto per terra. Aveva la pelle pallida, e la corporatura magra, al contrario del viso che presentava delle guance paffute. I suoi occhi erano violacei, così come i capelli sparati all'insù.
La piccola porse la manina all'altro, che la prese un po' esitante; si tirò su, tenendo lo sguardo basso.
-g-grazie -sussurrò timidamente a Kaede, che in risposta, sfoggiò un sorriso colmo di gentilezza.
-io mi chiamo Kaede Ikeda, piacere! -disse la bimba, senza smettere di sorridere in modo rassicurante.
-io... Io mi chiamo Hitoshi Shinsou. -rispose lui, sempre mantenendo un tono basso e neutro. Nonostante le guance e il naso abbastanza paffuti, aveva il visino sciupato e solcato da delle occhiaie scure.

Fine flashback.

La ragazza dai capelli color carota, sorrise istintivamente.
-ecco dove ti avevo già visto... Shinsou. -disse noncurante degli sguardi straniti che le mandavano gli studenti intorno a lei. -la prova!- si ricordò istantaneamente. Il tempo stava per scadere, rimanevano circa tre minuti.
Kaede stava correndo, anche se sapeva che ormai non aveva speranze. In poco tempo molti studenti cominciarono a scappare, tutti provenienti verso la quale lei marciava.
Si fermò. Vide stagliarsi davanti a lei il robot da zero punti. Era enorme.
Anche Kaede cominciò a correre, seguendo l'orda di ragazzini.
-fine della prova! -sempre la stessa voce irritante ma entusiasta annunciò la fine del test.

Kaede camminava per i corridoi della Yuei. Aveva appena fatto l'esame per la sezione ordinaria. Più sconsolata che mai, si recò all'ingresso della scuola. Il cortile era pieno di vociare allegro; d'altronde solo quello si poteva sentire, perché chi la prova non l'aveva superata non era sicuramente in vena di chiacchierare come se niente fosse.
Kaede varcò la soglia del cancello della prestigiosa scuola che da sempre ammirava e che voleva frequentare, sicura che quella sarebbe stata l'ultima volta che l'avrebbe fatto.
Si incamminò con passo lento verso la stazione, ovviamente accompagnata dalla sua adorata musica. Mentre la voce di una cantante le in vedeva le orecchie, pensò che neanche per miracolo avrebbe potuto superare l'esame d'ingresso.
Cosa si aspettava? Di arrivare e entrare nella sezione per eroi, come se niente fosse? Se era così, era stata un'illusa.
Aveva un quirk praticamente inutile: solo cantando poteva controllare la mente. Era un quirk più che inutile.
Perché il destino non le aveva dato un'unicità decente, proprio a lei che desiderava ardentemente diventare un'eroina?
Non seppe mai la risposta a quella domanda che la tormentava molto spesso.

Bleeding out (Hitoshi Shinsou x OC)Where stories live. Discover now