Capitolo 5

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Kaede continuò tranquillamente a camminare in direzione della stazione, talmente immersa nei suoi pensieri che non si accorse di stare andando addosso a un ragazzo. Andò a sbattere contro la sua schiena, mentre camminava con la testa bassa. Istintivamente, alzò il capo, per guardare contro cosa si era scontrata. Adesso il ragazzo era voltato nella sua direzione, e la guardava con noncuranza.
-emh... Scusa. Non ti avevo visto. -disse piano, senza guardarlo negli occhi. Era lui, ne era sicura. Hitoshi Shinsou.
-non fa niente. Stai più attenta. -si girò, pronto per riprendere a camminare in direzione di, probabilmente, casa sua.
-scusa ma... Ti ricordi di me? Sono Kaede Ikeda. -azzardò lei, essendo ancora a pochi passi da lui. Il ragazzo si fermò, e sembro rifletterci sopra.
-la bambina che mi ha aiutato anni fa? -chiese, voltandosi di pochissimo verso di lei. Era fermo ed immobile, rigido.
"Forse non era abituato a parlare con la gente che non conosce..."  ipotizzò Kaede.
-sì sono io. -rispose senza pensarci due volte. D'altronde perché avrebbe dovuto pensarci? Era lei quella bambina che aveva deciso di rompere la sua amicizia con un bambino per aiutare lui.
-mh... -mugugnò distrattamente qualcosa, senza fare tanto caso alla ragazza e alla sua espressione confusa, leggermente occultata. -io devo andare Ikeda, ci si vede e buona fortuna per l'ammissione. -disse per ricominciare poi a camminare.
-buona fortuna anche a te, Shinsou. -rispose lei, piegando la testa di lato.
Rimise le cuffiette, che le erano cadute dopo che si era scontrata con la schiena di Shinsou, e anche lei continuò ad avanzare con passo strascicato.

A giusto tre secondi dalla chiusura delle porte del treno, Kaede era riuscita a salire, rischiando di rimanere incastrata nelle ante con la gonna.
Sospirò in modo sollevato, contenta per essere riuscita a evitarsi una figuraccia in pubblico.
Guardò i sedili, cercando un posto a sedere. Ne trovò uno, vicino il finestrino. Si sedette, e posò il suo zaino sulle gambe. Cominciò a guardare la stazione, e successivamente, il paesaggio urbano scorrerle davanti gli occhi.
-posso? -una voce maschile la distrasse dai suoi pensieri. Si voltò verso la figura di un ragazzo, abbastanza esile.
-prego Shinsou, non devi mica chiedere a me. -rispose lei, riportando tutta la sua attenzione al paesaggio cittadino.
Shinsou si sedette nel posto proprio accanto al suo, abbandonando anche la testa sulla spalliera.
La ragazza continuò ad ascoltare la musica, senza considerare particolarmente la presenza del ragazzo dai folti capelli viola.

Bleeding out (Hitoshi Shinsou x OC)Where stories live. Discover now