Chi è Dolores?

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Quei giorni invernali per Viola iniziarono ad essere molto più tranquilli.

La commissione aveva eliminato qualsiasi incarico la riguardasse, gli allenamenti erano finiti e sapeva controllarsi perfettamente, decidendo quando cambiare il suo aspetto e quando no, a proprio piacimento; il rapporto con Lila si stava intensificando e stavano diventando grandi amiche. Perché Viola lo sapeva: i doppelgänger possono essere molto diversi tra loro.

"Allora?" chiese Allison mentre tutti erano intorno ad un tavolo da pic nic al parco. "Oltre Diego e Cinque, qualcun altro degli Hargreeves si è fidanzato?"

Perché si, dopo tanto tempo che ci provavano finalmente Diego e Lila erano ufficialmente fidanzati.

"Ecco..." disse Vanya. "Ho conosciuto questa nostra coetanea che viene a far lezioni di violino da me, sembra simpatica"

"E ricambia?" chiese Diego per poi addentare un pezzo di pane.

"Ci sto lavorando" sorrise la ragazza.

Luther si preoccupò un po'. "Ma...non è che è tutto dovuto dai tuoi poteri? Insomma, ti hanno fatto avere il primo leggio qualche mese fa"

"Quando eravamo a Dallas e non avevo memoria" spiegò, "sono riuscita a controllarli. Posso decidere quando e se scatenare un inferno oppure no, e poi io non sono come Allison"

"Ehi" la sgridò ridendo. "Ti ricordo che a Dallas mi sono sposata senza poteri"

"E tu, Klaus? Trovato qualcuno?" disse Viola cambiando discorso.

"Non ancora" rispose, guardando le targhette che indossava al collo con il suo nome e quello di Dave.

"Non preoccuparti" Lila gli accarezzò la mano, "qualcuno arriverà presto, me lo sento"

"E poi ammettiamolo" sorrise Numero due "la relazione più bella e duratura di tutti è stata quella in cui Cinque si scopava quella Dolores"

Questo avvampò improvvisamente, mentre tutti negavano quello che aveva appena detto.
"HEY?!" strillò Cinque.

"Chi è Dolores?" domandò Viola leggermente arrabbiata.

"Oh...nessuno..." rispose il suo fidanzato.

Gli occhi di Numero otto si scurirono.
"Ho chiesto chi è Dolores!"

"È stata con me nell'apocalisse, mi teneva compagnia..."

"Compagnia, fratello?" domandò Diego. "Coraggio, ora che l'hai lasciata al centro commerciale lo posso dire: era inutile. Non si muoveva, non parlava e non ti ascoltava!"

"Ehi, mi ferisci così!" rispose.

"Scusate ma non sto capendo..." disse Viola.

"No, nemmeno io" acconsentì Lila.

"Eddai, era un manichino stupendo" continuò Vanya per poi scoppiare a ridere seguita da tutti gli altri.

"Manichino? Ti sei fatto un manichino?" pensò Numero otto.

"Eddai, non credere a tutto quello che dice Klaus! E poi, chi pensavi stessimo parlando?" chiese Numero cinque.

"Oh...beh...di una persona umana, forse!!" rispose Lila.

Una volta che finirono di mangiare, tutti gli altri ritornarono a casa mentre Cinque e Viola decisero di rimanere fuori per una passeggiata.

"Non...non te la sarai mica presa per quella storia di Dolores?" ipotizzò il ragazzo.

"Ma figurati, anzi, è una cosa piuttosto divertente"
La ragazza si mise di fronte a lui, le mani dietro il collo, gli occhi che si guardavano a vicenda.
"È una delle tante cose che mi piacciono di te"

"Il fatto che mi sia piaciuto un manichino?"

"Ma no, il fatto che tu sia maledettamente stravagante"

Lui sorrise come non aveva mai fatto prima d'ora.

Continuò a guardarla per circa dieci secondi fino a quando non la spinse a sé, per poi portarla in una stradina nascosta pieno d'ansia.

"Ehi, ma che..."

Viola non riuscì a finire la frase perché il ragazzo le fece segno di tacere, per poi sporgersi con il viso verso la parte dove erano appena stati.

"Che succede?" sussurrò la ragazza.

"Cha-Cha...è lì"

"Che cosa?! Ma non te ne eri liberato?"

"A quanto pare no..."

"Cosa le avevi fatto l'ultima volta?"

"L'avevo spedita molto lontano...non so come faccia ad essere qui!"

"Molto lontano...dove esattamente?"

"L'ho spedita nel 1889..." rispose per poi mettersi la mano sulla faccia, vergognandosi.

"Cosa, ma sei impazzito? Cazzo...avrà sicuramente rubato una valigetta alla commissione"

"Eccola lì" disse indicandola.

Effettivamente la donna aveva nelle mani una valigetta nera, molto pesante e capiente, e la stringeva con tutte le forze che aveva.

"Cosa facciamo?"

Viola si guardó intorno.
"Dobbiamo diventare qualcosa che non si aspetta che siamo..."

"Qualche idea?"

"Ecco...sì. Ne avrei una ma non ti piacerà" confermò Numero otto, per poi prendergli la mano e balzare nel luogo che avrebbe potuto salvarli. Forse per sempre.

I still love you || Five HargreevesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora