𝐶𝑎𝑝𝑖𝑡𝑜𝑙𝑜 1👻

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Attraverso il lungo corridoio bianco spento cercando di trattenere le lacrime, ormai questa è la mia routine da circa due anni, ovvero da quando hanno diagnosticato un cancro al cervello a mia mamma. Da quel giorno mi è crollato tutto addosso, una parte di me è andata via. Una lacrima solitaria mi riga la guancia, la asciugo subito, devo essere forte, per mio padre, mia sorella e soprattutto per mamma. Arrivo fino alla stanza di mia mamma, apro la porta cercando di fare meno rumore possibile. 

Appena entro nella stanza noto subito il letto dove è presente una figura che dorme, la osservo, ci assomigliamo tantissimo, i lineamenti del volto sono quasi identici, avevamo gli stessi capelli capelli rossi, che per colpa della che-mio le sono caduti, la carnagione è quasi cadaverica con delle occhiaie molto pronunciate; non ce la faccio, non ci riesco a vederla così.

Corro fuori dalla stanza ignorando tutti, non mi fermo fin quando non arrivo in un corridoio deserto a mi siedo per terra appoggiandomi al muro bianco e freddo. Ora che nessuno può vedermi lascio che delle calde lacrime salate scivolino sul mio volto offuscandomi la vista. Inizio a singhiozzare. Rimango in quella posizione a piangere per almeno 10 minuti. 

Sono due anni che piango di nascosto, cercando di nasconderlo a tutti.  E ci anche riuscendo abbastanza bene, ma non posso andare avanti ancora per molto, devo trovare un modo per superare la cosa, ma quale? Come si fa a superare una cosa del genere? 

Prendo il telefono con le cuffie, le infilo e premo play, subito parte una delle mie canzoni preferite: love is madness di halsey. Io e mamma la ascoltavamo spesso cantando anche. Era una musicista bravissima, sapeva suonare un sacco di strumenti, io invece so solo suonare il piano, che ormai non suona da due anni, ho pure smesso di cantare. Troppi ricordi.

Rimango li seduta con le cuffie ad ascoltare musica per un'ora buona, almeno fino a quando non mi arriva un messaggio di mio padre che mi chiedeva dove fossi, mi alzo sbuffando leggermente, tolgo le cuffie e stoppo la musica, mi guardo attorno notando un ragazzo che avrà all'incirca la mia età guardarmi, è carino, ma mi sento un po' a disagio. 

"Hey, potresti smetterla di fissarmi, è leggermente inquietante" si guarda un attimo attorno poi ritorna a fissarmi " tu riesci a vedermi?" Ok, questo non ci sta con la zucca, é ovvio che posso vederlo! "Si? Perché non dovrei riuscire a vederti?" "No, niente. Comunque io sono Luke"  "io invece sono Debbie, piacere" mi arriva un altra notifica da mio padre che dice di muovermi " scusa ma ora devo andare.."
"ok, ciao!" Mi giro e vado spedita verso la camera di mia mamma.

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