I'm back!

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SHERLOCK'S POV
dopo essere andato al cimitero tornai al 221B di Baker Street, entrai senza esitare, Mrs Hudson a quel ora era da Mrs Turner la nostra vicina a prendere un tè, quindi l'appartamento era deserto.
Entrai nella mia vecchia 'discarica'(come la chiamavano tutti), era rimasto tutto in ordine, come lo avevo lasciato.
Scrissi un messaggio a John a nome di Mycroft dicendogli di venire dove ero io in quel momento.
Feci in modo che il pomello rimanesse storto, almeno John sarebbe entrato sapendo che Mycroft non era ancora lì (naturalmente non sarebbe mai arrivato), e così fu.
Mi ero preparato un discorso da fargli, per dirgli che ero vivo ma appena sentii aprire la porta, la mia mente, la mia brillante mente, si svuotò completamente.
Iniziò a salire le scale e io andai nel panico, non potevo nascondermi mi avrebbe trovato, non potevo scappare in alcun modo perché l'unica via d'uscita era la finestra e se mi buttavo da lì mi sarei rotto qualcosa, non avevo scampo.
Dovevo dire a John la verità.
John Aprii la porta...mi guardò e la sua faccia diventò completamente bianca.
Aveva di con sé il bastone, non posso credere che lo portava sempre con lui, era ritornato il vecchio John, non era più l'uomo che mi amava e non era più l'uomo a cui piaceva risolvere crimini insieme a me.
Il mio cervello ripartì, mi ero perso nei miei sentimenti, probabilmente prima di lui non mi sarebbe mai accaduta una cosa del genere.
Finalmente riuscii a pronunciare una frase di senso compiuto:'beh in poche parole,non sono morto...'
John rimase lì immobile sulla soglia del appartamento si avvicinò e mi diede un pugno, da lì mi ricordai solo il mio petto in fiamme, alla fine Jim c'era riuscito, mi aveva bruciato il cuore...
JHON'S POV
Il mio cervello non elaborava informazioni, vidi Sherlock Homes davanti a me, e provai una forte rabbia nei suoi confronti. Rimasi pietrificato sulla porta. Lui non parlò, per alcuni secondi o minuti, non saprei dire, finché si decise a dire una sola e stupida frase.
Che mi fece salire il sangue alla testa, non dissi niente, feci un profondo respiro andai davanti a lui e gli diedi un forte pugno sulla guancia, lui mi guardò con gli occhi di un bambino confuso, che non capiva cosa stesse succedendo, nei suoi occhi c'era sofferenza, confusione.
Il famoso consulente investigativo non riusciva a capire. E lì in quel momento mi sentii in colpa, per quello che avevo appena fatto. Dopo quello sguardo lui svenne.
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SPAZIO AUTRICE
Cercherò di scrivere due capitoli al giorno, per non tenervi troppo sulle spine 💕
Volevo sapere cosa ne pensavate quindi vi prego commentate con la vostra opinione 🙈💫

Love you all 💕
-CS

Welcome back my old 'friend'Where stories live. Discover now