10.

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Per la settimana successiva cercai di evitare il più possibile Jaden, declinando gentilmente ogni invito ad andare alla Sway House. Avevo una scusa pronta per ogni giorno, anche se Nessa e Kio avevano capito bene il motivo, così come penso anche tutti gli altri.

Domenica mattina ero intenta a studiare i principi base di economia quando sento il campanello suonare e poi un urletto di Jasmine. Mi precipito giù per le scale pensando che le fosse successo qualcosa, ma trovo semplicemente Kio davanti all'uscio di casa.

"Tu oggi vieni con noi, non accettiamo un no come risposta" Kio sembrava irremovibile.

"Dove dovrei venire?"

"Stiamo andando a San Diego tutta la giornata, ci sei mancata Alli quindi muoviti e preparati, noi ti aspettiamo qui"

Ero molto contenta che fossero venuti loro da me, ma non ero pronta ad incontrare Jaden di nuovo, serbavo troppo rancore nei suoi confronti. Una volta vestita corro giù e trovo Kio che parla allegramente con Jasmine, penso che l'abbia presa in simpatia.

"Sei veloce quando vuoi" esclama lui vedendomi scendere dalle scale.

Appena arriviamo alla macchina Kio mi apre lo sportello posteriore per farmi entrare: siamo io, Bryce alla guida, Kio e Jaden seduto nel posto anteriore accanto al guidatore.

"Guarda chi è tornata nel mondo dei vivi" esclama Bryce ridendo e porgendomi la mano per battermi il cinque.

"Scusate ragazzi, ho avuto molto da fare in questi giorni" mento io.

"Si certo, come no" Jaden si gira nella mia direzione puntando i suoi occhi nei miei "Ti sei trovata il fidanzato in università per caso?"

"E se anche fosse?" Lo provoco con sguardo di sfida, dovevo mantenergli testa. Kio mi guarda divertito e mi dà un impercettibile colpetto nelle costole. Sapeva che stavo mentendo.

Jaden non ribatte. "Colpito e affondato" Mi sussurra il mio amico all'orecchio, non riesco a trattenere un sorriso.

Dopo circa un paio d'ore arriviamo alla nostra destinazione, Belmont Park, il parco divertimenti di San Diego situato proprio di fronte all'Oceano Pacifico. Nessa, uscita dall'altra macchina, saltella verso di me e mi prende sottobraccio "Mi sei mancata amica" sorride.

Il luna park non è molto grande, ma è ugualmente fantastico e ricco di attrazioni. La prima che proviamo sono le montagne russe.

"Paura Alli?" mi chiede Jaden avvicinandosi a me.

"Per niente Jaden" lo sfido io. Non ero mai salita su questo genere di giostra, ma ciò non voleva dire che avessi paura. Ero una che non si spaventava facilmente.

Il ragazzo mi prende per il polso e mi fa sedere accanto a lui. Noto Nessa e Kio che confabulano tra di loro, ma non ci faccio caso.

"Poi non dire che ti sto sempre fra i piedi" lo provoco. Jaden mi risponde con un occhiolino e un mezzo sorriso.

Alle fine del giro ero carica di adrenalina, mi era piaciuto un sacco ed ero pronta a farne un altro.

"Frena piccoletta" Quinton aveva un'aria parecchio sofferente "Se ci salgo di nuovo vomito la colazione"

"Ragazzi, c'è il tiro a segno!" Josh indica uno stand colorato pieno di peluche di piccole e grandi dimensioni.

"Adoro il tiro a segno" esclamo piena di entusiasmo. Sin da piccola ho sempre avuto una buona mira e ogni volta che arrivava il luna park nella mia città passavo ore a sparare alle lattine.

"Jaden è il migliore" interviene Bryce.

"Questo lo dici perchè ancora non mi hai vista giocare" mi rivolgo a lui con un occhiolino.

"Oh-Oh, questo mi sembra un affronto" Kio mi poggia una mano sulla spalla "Punto tutto su di lei"

"Bene, facciamo così" Jaden prende la parola fissando i suoi occhi nei miei "Se colpisci più lattine tu, avrai l'onore di ascoltare la mia nuova canzone in anteprima, ma se vinco io..." Si abbassa verso il mio orecchio in modo tale che possa sentirlo solo io "... starai alle mie condizioni"

"Che condizioni?" gli rispondo con un sopracciglio alzato.

"Quando sarà il momento te lo dirò" ammicca lui.

"Affare fatto" Ci stringiamo la mano e ci avviciniamo allo stand.

Devo ammettere che Jaden ci sa davvero fare, ma io ho anni di allenamento alle spalle. Ridacchio prima di colpire l'ultima lattina. Lui ha già sbagliato un colpo, così decido di rischiarmela, male che vada finirà in pareggio. Punto la pistola ad aria compressa contro l'ultima lattina di Coca-Cola, prendo la mira e mi volto verso i miei amici, poi guardo Jaden e mantenendo il mio sguardo fisso su di lui, faccio partire il colpo. La lattina cade con un suono sordo.

"Non starò mai alle tue condizioni" gli sussurro all'orecchio prima di raggiungere gli altri. Noto un sorrisetto divertito dipingersi sulle sue labbra.

"Direi che abbiamo una vincitrice" esclama Nessa tutta soddisfatta.

"Sei troppo forte" ride Bryce sollevandomi da terra.

"Sono impressionato" sorride Jaden venendo a stringermi la mano. Non avevo ancora mai visto un suo sorriso nei miei confronti, mi si stava sciogliendo il cuore. Mi mordo l'interno della guancia per ritornare alla realtà, restava comunque Jaden Hossler, avrebbe potuto ferirmi di nuovo da un momento all'altro.

Decidiamo di andare a pranzare sulla spiaggia dopo aver preso degli hotdog da uno dei carretti presenti nel parco.

"Ragazzi mancano due settimane ad Halloween e ancora non abbiamo organizzato niente" esclama a un certo punto Quinton.

"Halloween è per caso la tua festa preferita?" gli chiedo ridendo.

"Come hai fatto a capirlo?" un'espressione interrogativa si dipinge sul suo volto.

"Sesto senso di donna" interviene Nessa ed entrambe scoppiamo a ridere.

"Ho deciso di lanciare anche la mia canzone durante la festa" Jaden prende la parola.

"Quella che mi devi far ascoltare in anteprima?" lo stuzzico un po'.

"Proprio lei, e visto che non la sentirà nessuno oltre a noi due potresti organizzare tu il tema della festa" 

"Bella idea" esclama Bryce.

Gli altri stavano continuando a parlare, ma io ero ferma sul non la sentirà nessuno oltre a noi due. Perchè aveva scelto proprio me? Forse mi stavo facendo troppi film mentali, probabilmente pensava che non sarei mai riuscita a batterlo e quindi aveva messo in palio la sua canzone sicuro di vincere. 

Tutto quel pensare mi aveva fatto venire fame, nonostante avessi mangiato l'hotdog neanche mezz'ora prima.

"Ragazzi io vado a prendere un gelato" esordisco alzandomi dall'asciugamano.

"Vengo con te" Lui era proprio l'ultima persona che mi aspettavo mi accompagnasse.

"Mi stai troppo attaccato oggi Hossler" dico mentre cammino a passo svelto verso la gelateria.

"Che c'è? Il tuo tipo dell'università è geloso?" dice tirandomi per il polso e obbligandomi a voltarmi verso di lui.

"No" rispondo secca. La mia piccola omissione di prima in auto mi si stava ritorcendo contro.

"E se facessi questo?" Jaden inizia ad avvicinare il suo viso al mio, i suoi occhi sono puntati sulle mie labbra. Cosa stavo combinando?

"J-Jaden" provo a dire "Io non ho..." ma prima che possa finire la frase le sue labbra si posano sulle mie.


Comatose - Jaden HosslerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora