-prima che tu vada devo sapere una cosa- dice piano-che cosa?- chiedo continuando a guardarlo -quella cosa che ehm.. quella cosa che hai detto prima,- continua balbettando -che io sono il tuo ragazzo, dicevi davvero?- chiede; il mio cuore inizia a battere all'impazzata, non so cosa dire: da un lato vorrei scappare a nascondermi ma dall'altra mi ripeto che la devo smettere di nascondere i miei sentimenti. Anch'io mi merito di stare con una persona che mi faccia stare bene davvero -si,- rispondo mentre vedo che i suoi occhi si illuminano di una luce nuova, così come i miei -insomma sempre che io sia all'altezza delle tue altissime aspettative- continuo fingendo un accento inglese e buttandomi i capelli dietro le spalle -direi che le superi le aspettative- dice quasi sussurrando e prendendomi per i fianchi facendomi avvicinare nuovamente al suo corpo, mi appoggia una mano sulla guancia e inizia a baciarmi con più trasporto rispetto al bacio precedente; le mie mani si allacciano dietro il suo collo tirandolo ancora più vicino a me e le sue finiscono sul mio fondo schiena che stringe leggermente -hey!- esclamo a pochi millimetri dalle sue labbra -proprietà privata- rido schiaffeggiandogli la mano e dandogli un altro bacio veloce sulle labbra per poi staccarmi definitivamente -devo andare- dico poi con un sospiro pesante; anche se non vorrei devo farlo sia per me e soprattutto per Maggie, lei conta su di me -hey, Ray,- mi richiama JJ -andrà tutto bene, te lo prometto- mi sorride dolcemente e io annuisco ricambiando, poi mi volto e inizio a camminare verso casa mia.
Adesso non si torna più indietro.
Arrivo davanti alla porta di legno e faccio girare le chiavi nella serratura, sento il cuore che mi esplode e il respiro bloccarsi in gola -Rachel!- una voce mi chiama appena si sente il rumore della porta chiudersi -Rachel, dobbiamo parlare- dice mio padre serio mentre compare dalla porta che conduce alla cucina -che succede papà?- dico fingendo nonchalance; lui si limita a farmi cenno di seguirlo con la testa e mi conduce fino al soggiorno dove sono già sedute sul divano Carol e Jasmine -siediti- dice la donna -qualcuno vuole dirmi che sta succedendo?- fingo una risatina nervosa -Jasmine ci ha detto che ha sentito delle voci su di te- risponde mio padre prendendo posto accanto alla strega -quali voci?- chiedo di nuovo giocando nervosamente con l'orlo del top che indosso -abbiamo saputo che vuoi andartene,- continua l'uomo -che vuoi rubare la mia carta e portare con te Maggie; è vero?- chiede con la voce già alterata -n-no- nego -allora perché Maggie non è ancora tornata? Perché ultimamente stai sempre meno a casa e perché ci eviti?- chiede alzando la voce -credo che siano stati i tuoi amichetti a metterti queste strane idee in testa; sopratutto quel biondino, JJ- conclude alterato -n-no loro non c'entrano niente,- dico scuotendo la testa -possiamo parlare da soli?- continuo.
Lui acconsente e sale le scale dirigendosi in camera sua, io lo seguo in silenzio entrando subito dopo di lui, 'boom dritto in trappola stronzo' penso tra me e me. -allora?- inizia -è vero?- prendo un respiro profondo prima di iniziare a parlare e lancio un'occhiata veloce alla telecamera nascosta sul comodino -s-si,- inizio poi venendo subito interrotta -perché?!- urla -perché sono stanca di vivere così!- urlo a mia volta -sono stanca di vivere nella paura di tornare a casa e dover subire tutto quello che mi fai da anni; sono stanca di dover essere costantemente in pensiero per Maggie; mi hai rovinato la vita per un tuo capriccio, un tuo problema e dato che nessuno mi ascolta, che a nessuno sembra importare, ho deciso di fare da sola!- sbraito; lui stringe le mani in due pugni così stretti da farsi venire le nocche bianche e serra la mascella -non mi parlare così Rachel! Non osare parlarmi così!- -altrimenti cosa succederà? mh? mi violenterai?- lo provoco; mi spinge con forza sul letto e inizia a slacciarsi la cintura per poi tenermi ferma per i polsi, io provo ad urlare e dimenarmi ma non si sposta di un centimetro. Mentre si china su di me e mi rassegno all'idea che succederà ancora si blocca e si alza di scatto dirigendosi verso il comodino 'oh no' penso, prende la telecamera tra le dita e se la porta vicino alla faccia per osservarla meglio, poi si gira verso di me e chiede -che cos'è?- -n-non lo so- si avvicina a me dopo averla schiacciata con la scarpa e mi prende per il collo stringendo fortissimo -Rachel che cos'è?!- urla -i-io non lo so, non lo-lo so- faccio fatica a respirare -p-per favore io-io n-on respiro- le lacrime mi scendono dagli occhi mentre faccio sempre più fatica a far arrivare l'aria ai polmoni, poi qualcuno bussa alla porta -ehy Rachel, papà!- parla Jasmine dall'altra parte della porta -ci sono i tuoi amici di sotto!- continua mentre la ringrazio mentalmente -per stavolta l'hai passata liscia ma se fai una parola di questo con qualcuno sei finita- dice allentando finalmente la presa sul mio collo e facendomi finalmente respirare. Esco dalla stanza dopo essermi asciugata gli occhi e aver cercato di ricompormi nel modo migliore possibile; scendo le scale e vedo tutti nel mio atrio insieme a Jasmine e Carol, appena mi vedono i loro sguardi mi fanno capire tutto -siamo passati a prenderti come promesso- dice John B -dove andate ragazzi?- chiede Carol fingendosi interessata mentre Jasmine sparisce al piano di sopra -stasera è stato organizzato un drive in sulla spiaggia e abbiamo pensato di andarci- risponde Kie mentre gli altri annuiscono e JJ non stacca gli occhi da me -bene allora andiamo?- chiede Pope a questo punto interrompendo il momento di silenzio che si era creato -certo andate pure- dice lei aprendo la porta, usciamo e mentre la sta per richiudere Jasmine ricompare ed esclama -aspetta mamma! esco anch'io- la saluta con due baci sulle guance ed esce superandoci e allontanandosi a piedi.
Siamo arrivati a casa di John B da pochissimo e siamo seduti nel giardino, tutti stanno in silenzio mentre io continuo a singhiozzare silenziosamente e la mano di JJ mi accarezza la schiena -mi dispiace tanto Ray- dice Kie -eravamo così vicini- continua poi Sarah -va tutto bene ragazzi,- rispondo io cercando di non far apparire la mia voce strana -grazie per averci provato- concludo alzandomi -ehy dove vai?- chiede Pope -ho bisogno di fare due passi- dico abbracciandolo velocemente, vedo JJ che si alza e si affretta ad affiancarmi -da sola- aggiungo poi -non esiste io vengo con te- risponde, io sorrido leggermente mentre mi allontano con lui mano nella mano.
Arriviamo sulla spiaggia e ci sediamo sulla sabbia, mi avvicino a lui che mi mette un braccio sulle spalle e mi tira ancora più vicino; io ricomincio a piangere ancora una volta -hey,-sussurra alzandomi il viso con una mano -va tutto bene- -n-non ci sono riuscita JJ,- comincio -non sono riuscita a salvarla- continuo -non è colpa tua Ray- io scuoto la testa e abbasso nuovamente lo sguardo -guardami,- continua alzandomi il viso ancora una volta -tu ci hai provato, non è colpa tua e Maggie lo sa- io annuisco e mi avvicino baciandolo. Quando sono con lui mi sento sempre meglio; anche adesso la semplice sensazione delle sue labbra sulle mie mi fa stare bene, mi sento fluttuare come se tutto fosse sparito. Ad un tratto un rumore ci fa staccare di colpo e ci fa voltare in direzione di Jasmine, in piedi dietro di noi che si schiarisce la voce -odio interrompervi ma credo di avere una cosa molto importante da farvi ascoltare- dice.
Appena la registrazione si conclude la guardo sconvolta, come aveva fatto e perché? -Jasmine come? cosa? perché?- dico velocemente bombardandola di domande -prima che tu arrivassi sono andata al piano di sopra e ho messo il mio cellulare nel cassetto con la registrazione vocale attivata- spiega -si ma perché?- chiedo ancora -ero curiosa,- inizia -intendo all'inizio ero curiosa di sapere perché eravate così tanto preoccupati e perché volevate incastrare Robert,- continua a spiegare -poi quando ho ascoltato la registrazione mi sono preoccupata e ho deciso di dirtelo- ammette -perché mi stai aiutando Jasmine?- chiedo non del tutto convinta delle sue intenzioni -che cosa vuoi in cambio?- chiede JJ -non voglio niente,- continua lei -senti Ray- continua prendendomi le mani -mi dispiace se sono stata una stronza per tutto questo tempo avevo solo paura- dice abbassando lo sguardo -paura?- chiedo confusa -sono sempre stata la preferita di tutti e non volevo che questo cambiasse, insomma tu sei così brava e gentile e sei bellissima e- insomma avevo paura di essere dimenticata- ammette con gli occhi ormai lucidi -mi dispiace- conclude mentre una lacrima le scende dalla guancia, io mi avvicino e gliela asciugo con il pollice -non devi avere paura Jasmine, io non sono perfetta e nemmeno tu come nessun altro al mondo, ma nella nostra imperfezione siamo tutti bellissimi e speciali,- continuo mentre rialza lo sguardo su di me -non è il tuo aspetto che definisce chi sei, è il tuo cuore- la stringo forte sentendo il suo corpo rilassarsi dopo anni -grazie per quello che hai fatto oggi per me- -amiche?- sussurra -amiche- rispondo io.
Forse dovrò sopportare solo una strega d'ora in poi.
-ciao ragazz*, come state? com'è andata la vostra settimana? La mia non troppo bene ma l'importante è non abbattersi; spero che questo capitolo vi sia piaciuto e vi ricordo come al solito di farmelo sapere con una stellina e un commento. Alla prossima domenica con un nuovo capitolo, a presto <3.-
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A single soul// Outer Banks
Short StoryRachel torna negli Outer Banks dopo essere stata per più di tre anni a Los Angeles con il padre per lavoro, prima di partire viveva con i Pogues e faceva parte del gruppo di amici composto da John B, Kiara, Pope e JJ. Al suo ritorno però le cose son...