Un'estate può cambiare tutto?

7

Abbiamo camminato per circa 10 minuti, e solo allora mi ero resa conto che stavamo percorrendo il lungomare per scendere in spiaggia, libera ovviamente.

Con quel buio non sapevamo dove mettere i piedi, per rischiare di non cadere abbiamo acceso le torce dei telefoni. Arrivate a destinazione si sentivano già i ragazzi richiamarci per segnalare dove fossero.
Non so perché ma in quel momento mi sono sentita in imbarazzo e pensavo che avrei fatto meglio a rimanere al ristorante, ma vabbè, ormai sono qui e affronto questi ragazzi a testa alta, non hanno niente di più e niente di meno a me, anzi, solo l'età.

"Ciao raga, lei è mia cugina Emma, forse l'avevate vista l'altra volta" comincia tranquillamente Elisa.
"Hey, ciao" rispondo; ma senza finire bene le due parole vengo subito interrotta da una ragazza con il septum, sicuramente Rachele, che mi ha chiesto:
"Quanti anni hai?"
Ecco, ci siamo, che schifo di domanda.
"14" rispondo, quasi timorosa, ma non so perché, non ne ho mica 2.
"Che carinaa" risponde un'altra ragazza con le punte bionde, sicuramente Alessandra. Lei già mi sta più simpatica dell'altra a sentimento, ma non voglio cominciare con i pregiudizi.
"Sì ma la prossima volta una fattibile" interviene questo ragazzo che aveva una voce familiare.
Oh cavolo, lui è Edoardo? SCUSA MA IN CHE SENSO "UNA FATTIBILE", INTENDE UNA CHE SI PUÒ SCOP**? No vabbè , io scioccata.
"Ah ah, come vedi lui è Edo il simpaticone" si rivolge a me Elisa mettendomi una mano sulla spalla come per dire "tranquilla, fa così con tutte".
Sfodero il sorriso più falso che ci possa essere e mi siedo accanto a tutti loro.

Durante tutta la sera Edoardo mi guardava, secondo voi stava veramente pensando ad un'ipotetica opportunità di .... con me? Basita, davvero.

Ci spostiamo verso la gelateria a due passi dalla spiaggia per appunto prendere un gelato, dicono il migliore del paese, e in effetti era niente male.

Prendo come sempre il mio gusto di fiducia, gianduia, che stranamente qui avevano, non è poi così comune. No no, non ci credo. Edoardo prende il mio stesso gusto!! Cerco di non dare attenzione a questo fino a quando lui dopo 5 minuti se ne accorge e mi dice:
"Copi anche il mio gusto preferito di gelato?" è anche il mio comunque...
"Non sono così banale da farlo, tranquillo" rispondo fiera.

Nella vita di tutti i giorni non lo avrei fatto, ma con lui non mi interessa. Ho avuto per le prime volte una risposta pronta, ha tirato questo mio lato diverso, che non mi dispiace. Significa che con le persone che mi... forse intimoriscono?... so cavarmela.

"Che bella lingua" continua imperterrito.
"La so usare" gli do corda.
Ride. Ha un bel sorriso. Beh, lui è un bel ragazzo. Emma per cortesia basta!

Squilla il mio telefono, per due secondi temevo fosse mia mamma, immaginate che imbarazzo. Miracolosamente era Bianca, fiuh😅
"Fidanzato?" chiede lui con un sorrisetto fastidioso.
"Amica" rispondo con lo stesso sorrisetto.

"Bia come stai?" parliamo per circa 5 minuti e poi chiudo con la scusa che avevo il telefono scarico, quando in realtà osservavo Edoardo che mi fissava, e attacco.

"Non era il fidanzato?" chiede lui di nuovo.
"Ti ho già detto di no" rispondo, però con un tono tranquillo.
"Ma ce l'hai?" continua.
Oddio... intende se ho un ragazzo?
"No, tu?" MA PERCHÈ L'HO FATTO.
"No" ride.
Perché ride?

Non mi ero resa conto che eravamo di nuovo sopra la spiaggia, guardo l'ora dal telefono ed era 00:30. Penso che solitamente i diciottenni facciano più tardi di quest'ora, ma vedevo mia cugina stanca per la giornata, e in effetti lo ero anch'io.
"Andiamo?" mi chiede per l'appunto lei.
"Sì" rispondo.
"Ragazzi noi siamo stanche, stiamo tornando a casa" dice Elisa con un tono più forte per farsi sentire da tutti.
"Va bene, notte" rispondono tutti quasi in coro.
Tranne ovviamente Edoardo, che era vicino a me, che mi dice: "Ciao Em, a presto"
EM? Ma con quale confidenza?
"Ciao" rispondo distaccata.
Vuole intenerirmi ma di certo non ci riuscirà con me.