Sighing

620 51 4
                                    




April, 1976

Nelle settimane successive, Cornelia e Sirius, inevitabilmente e nel modo più naturale che possa esistere, finirono per passare più tempo assieme. Non erano inseparabili – non era ancora arrivato quel momento – ma se prima di quel quinto anno scolastico i due erano soliti passare il loro tempo libero esclusivamente con i rispettivi migliori amici, ora l'uno teneva d'occhio l'altra, e viceversa. Nel loro piccolo e quasi perfetto mondo magico – ancora per poco intoccato dal male che stava arrivando – le loro giornate cominciavano pian piano a cambiare e ad adattarsi all'altro. Per Cornelia era ormai abitudine assistere a tutte le partite di Quidditch, persino a quelle senza i Grifondoro, perché durante le altre Sirius era lì con lei sugli spalti. Non sedevano vicini, non erano mai troppo vicini quando erano coi loro amici, anche perché altrimenti James avrebbe infastidito Lily al punto da ricevere degli schiaffoni, ma comunque riuscivano a scambiarsi qualche parola o, se non proprio parole, c'erano molti sguardi rubati, o, ancora, divertiti, se i loro occhi arrivavano a incrociarsi.
Sirius, dal canto suo, pur non abbandonando mai l'animo ribelle e da combina guai che Cornelia gli rimproverava spesso, sebbene con ilarità, aveva cominciato a passare molto più tempo in biblioteca: guarda caso, quando non era in compagnia degli altri Malandrini, finiva per sedersi sempre alla stessa scrivania in cui c'era la ragazza, oppure dove sapeva che lei si sarebbe seduta, se non si trovava già lì. Alle volte, quando erano soli o circondati solo da studenti di altri anni, finivano per studiare insieme, vicini, non senza distrazioni di ogni sorta ma comunque vicini. Erano piccoli gesti che, come si suole dire, qualcosa di più forte della mente o della ragione comandava loro di fare.
Meno naturale e decisamente più strano, invece, era la tendenza di Sirius a trasformarsi in cane per osservare da lontano Cornelia occuparsi delle creature magiche. Non lo faceva spesso, al massimo una volta ogni due o tre settimane e per non più che qualche minuto, ma non riusciva a farne a meno. Sapeva che Cornelia era felice, davvero felice, solo quando si trovava con quelle creature, soprattutto se era sola. Il sorriso non lasciava mai il volto della ragazza e Sirius, senza la preoccupazione di essere notato da qualcuno, poteva osservarla, sentendo di star sorridendo anche lui, dentro di sé. Qualche volta, senza accorgersene, sospirava.
Lo stesso sospiro incontrollato, leggero, e persino troppo lungo, lo colse d'improvviso mentre, seduto sulle scale poste all'esterno del castello, guardava Cornelia da lontano, intenta a camminare verso la capanna di Hagrid accompagnata da Lily. Per chissà quale battuta della rossa, Cornelia stava ridendo.
Quella volta, però, il giovane Black non era solo.
« Ma... stai sospirando? » gli domandò Remus, guardandolo in maniera strana.
Sirius, tornato con i piedi per terra, cercò di trasformare la parte finale del suo sospiro in una leggera tosse secca. Scosse il capo, « Macché! Era un rantolo ».
« Un rantolo? » domandò ancora Remus, stranito.
« Già. Sono allergico ».
« Allergico? »
Sirius annuì, ripensando al famoso pappagallo di cui gli aveva parlato Cornelia.
« Non sei mai stato allergico a nulla » obiettò Remus, non smettendo di studiare il volto dell'amico.
L'altro alzò le spalle, « Lo sarò diventato, immagino » esclamò, ma Remus non aveva intenzione di modificare la sua aria perplessa. « Che c'è? Non posso essere allergico? »
Remus lo guardò per qualche secondo, per poi sentenziare « Sei più strano del solito, Felpato ».
A Sirius scappò una risatina « Tu... voglio dire, tu che dici a me che sono strano! Questa è nuova! »
« Beh, lo sei! »
« L'unica cosa che sono è allergico! Dovrò andare da Madama Chips... »
« Addirittura? »
« Non credi? Potrebbe dirmi a cosa sono diventato allergico! Comunque, può aspettare. Succede poche volte », si mise in piedi « Andiamo a cercare Ramoso, è strano che non stesse seguendo la Evans, vero? » domandò infine, mettendosi a camminare verso la Sala Grande, sperando che il discorso fosse ufficialmente cambiato.
Remus si alzò, non rispondendo all'amico.
Ma da quando in qua si diventa improvvisamente allergici?

The Secret RoseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora