XXX: Crociera romantica con sbudellamento omaggio

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[Devo proprio farlo?]

[Sì, questa parte è importante.]

[Ma perché devo farlo io?]

[Perché se raccontassi solo io sarebbero venti minuti di botte da orbi e basta.]

[E va bene, Percy. Però la parte contro Caligola la racconti tu.]

 [Andata.]

Ehm...Salve...Dunque...

[Da dove inizio?]

[Che ne so...parti direttamente dalle navi!]

Allora...forse ti ricordi che poco fa Percy ha accennato di problemi all'Oracolo? Ecco, in poche parole, Pitone, l'antico nemico di Apollo, e tre antichi imperatori romani che in qualche modo non erano mai morti avevano preso il controllo di Delfi, e cercavano gli altri oracoli per tutta l'America, per controllarli o per distruggerli.

Zeus, da grande stratega quale è, ebbe la magnifica idea di affidare ad Apollo l'impresa di liberarli. Ma non poteva essere così facile la cosa, nossignore. Prima lo ha fatto diventare umano (per la terza volta!), poi gli ha affibbiato una figlia di Demetra, Meg McCaffrey, come padrona, la quale è figlia adottiva di uno dei tre suddetti imperatori.

Abbastanza contorto? È quello che pensai anche io quando mi trovai Apollo in casa per raccontarmelo. Quando invece chiese a me e Percy di andare con lui, mi arrabbiai sul serio.

Facciamo un passo indietro. Ero a San Francisco con Percy, per presentarlo alla mia famiglia. O meglio, presentarlo ufficialmente, dato che lo avevano già conosciuto molti anni prima, quando ero prigioniera di Atlante e Percy e gli altri vennero a salvarmi.

Non proprio il mio momento più eroico, in effetti, ma almeno ho il bellissimo ricordo di mio padre che bombarda un esercito di mostri con il suo vecchio aereo militare. Altro che vestiti e altro, sono questi i regali che fanno felice una figlia. Ma sto divagando, andiamo avanti.

Dicevo, stava andando tutto bene. Mio padre fu felice di rivederlo, Helen fu soddisfatta di lui, perfino i miei fratellastri lo presero subito in simpatia (non ci volle molto; a Percy bastò promettergli di insegnargli ad andare sullo skateboard). Stava andando tutto a meraviglia.

In effetti, ripensandoci ora, dovevo aspettarmelo che sarebbe successo qualcosa.

[Ti direi che sei troppo pessimista, ma onestamente...come contraddirti?]

Infatti, dopo un po' Apollo e Meg si presentarono a casa mia, chiedendo il nostro aiuto per sconfiggere il terzo imperatore, Caligola. Ah, ci sarebbe stata probabilmente anche Medea, la più pericolosa maga della storia. Con tanti cari saluti alla domenica in famiglia.

E così eccoci, qui, ad infiltrarci sulla flotta di Caligola; Meg e Percy creavano un diversivo, mentre io e Apollo cercavamo le scarpe dell'imperatore (storia lunga).

Attraversammo la serie di megayacht di Caligola fino al trentanove, muovendoci in modo furtivo quando necessario, ma perlopiù contando sull'apatia dei membri dell'equipaggio. Caligola aveva sempre ispirato paura nei servitori, ma la paura non equivale alla fedeltà. Nessuno ci fece domande. 

Continuavano a esserci degli sporadici scoppi di arma da fuoco sul porto da dove eravamo venuti. Gli sgradevoli scriii delle strigi squarciavano il cielo notturno. I nostri amici stavano guadagnando tempo per noi, e noi non ne avevamo da perdere. Era anche la notte della luna nuova. Qualunque fossero stati i piani che Caligola aveva per il Campo Giove, su al Nord, sarebbero stati attuati in quel momento. Speravo solo che Leo avesse raggiunto i semidei romani e che riuscissero a difendersi da qualunque male incrociasse il loro cammino. Non poter fare niente per aiutarli era una sensazione tremenda. Non potevamo perdere nemmeno un minuto. 

Ricordi di un Mondo Segreto - SOSPESA [LEGGERE ULTIMO AVVISO]Where stories live. Discover now