Harry Styles e l'harem maledetto

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Louis' Pov.
Stavo passeggiando per le strade di Roma con il mio consigliere, Zayn, nonché uno dei miei migliori amici.
-Tuo padre ti ha parlato della successione?- mi chiede lui leggermente incerto, sa che questo non è esattamente il mio argomento preferito.
-È ora di tornare a palazzo, il pranzo sarà ormai servito- decido di cambiare argomento, lui annuisce accettando il mio volere.
A palazzo non si parla d'altro in questi giorni, mio padre, l'imperatore, è ormai diventato abbastanza anziano ed io sono nell'età giusta per prendere il suo posto.
Vogliono anche che mi trovi una moglie o un marito, non importa, ma io non sono assolutamente pronto per tutto questo.
Voglio solo bere e ogni sera divertirmi con una persona diversa appartenente al mio harem personale.
Appena oltrepassiamo il grande portone incontriamo un insieme di guardie che si prepara ad uscire.
-Generale, cosa succede?- chiedo rivolgendomi all'uomo che si presta a venire verso di me.
-Stiamo andando a prelevare un ragazzo che è stato venduto come pegno di un debito della famiglia- spiega in modo tranquillo l'uomo ed io annuisco.
-Portatelo nel mio harem- comando volendo provare qualcosa di nuovo questa sera.
-Certo, principis- afferma prima di partire con il resto delle guardie per la casa del ragazzo.
-Dovresti cominciare a cercare la persona che rimarrà al tuo fianco durante il tuo impero- mi rimprovera Zayn appena rimaniamo soli nella grande sala.
-Non iniziare- sbuffo iniziando a camminare verso la sala da pranzo dove so già che il discorso iniziato dal moro continuerà fino a farmi venire un mal di testa lancinante.
Non vedo l'ora che arrivi questa notte così da potermi divertire con il nuovo ragazzo.

Harry's Pov.
Oggi avrei dovuto dire addio alla mia famiglia.
Abbiamo accumulato un debito con l'imperatore perché i pochi sesterzi che porta a casa mio padre non bastavano per pagare la mia educazione e quella di mia sorella.
Mi sono offerto volontario come pegno per estinguere il nostro debito, non ho la minima idea di cosa mi faranno fare, ma credo che aggiungeranno solo uno schiavo alla loro collezione.
Inizio a discutere su mio padre di come secondo lui, il principis non sia pronto a diventare imperatore.
Secondo me, invece, sarà tutto da vedere, potrebbe sconvolgere le aspettative di tutti ed essere anche migliore di suo padre.
La porta di casa si apre rivelando il generale dell'esercito in persona che inizia a guardarsi intorno, forse per scorgere la mia figura nascosta dietro il corpo di mio padre.
-Dov'è il ragazzo?- chiede serio ed io mi sposto in modo che lui possa vedermi e confermano la mia presenza.
Mi dirigo verso di lui e lascio che mi leghi una corda ai polsi senza protestare, non ho intenzione di scappare.
Sorrido alla mia famiglia come segno di addio e vengo scortato fuori dalla mia casa.
Il cammino verso il palazzo dell'imperatore è lento, tranquillo e soprattutto silenzioso, ma la curiosità di sapere cosa mi succederà una volta arrivati diventa impellente e sono costretto a rompere il silenzio.
-Perdonatemi, potrei sapere a cosa sono destinato?- domando rispettosamente il modo da non adirare le guardie.
-Scoprirai tutto appena arriveremo, ragazzo- mi risponde una guardia con un ghigno malizioso zittendomi totalmente, non posso dire di non aver per nulla paura.
Appena varchiamo le grandi porte del palazzo vengo portato in una stanza dove una decina di uomini e donne parlano animatamente o sonnecchiano sui letti sparsi per la sala, sicuramente reduci dal pranzo appena avuto, riesco a capirlo dai vassoi ormai vuoti sulla tavolata.
Sento la porta alle mie spalle chiudersi e comprendo che le guardie sono tornate a fare il loro lavoro dopo avermi lasciato qui.
Inizio ad avvicinarmi al gruppo di persone quando due ragazzi, credo della mia età, si avvicinano a me sorridendo.
-Ciao! Benvenuto!- esclama il biondo allegramente.
-Ciao- ricambio il saluto in modo insicuro.
-Io sono Niall e lui è Liam- il biondo presenta se stesso e il ragazzo bruno al suo fianco.
Niall sembra davvero una persona attiva e allegra, mentre Liam sembra un tipo molto più tranquillo.
-Io sono Harry, dove sono? È questa la stanza dei servi?-mi presento a mia volta per poi chiedere perplesso, non pensavo che la servitù venisse trattata con così tanto riguardo.
Le espressioni dei due ragazzi diventano sorprese.
-Oh giusto, non te l'hanno detto- esclama Liam portandomi ad essere ancora più confuso.
-Questo è l'harem del principe- continua poi il ragazzo ed io spalanco la bocca per la sorpresa, questo non me lo aspettavo proprio.
-Voi perché siete qui?- chiedo cercando di non pensare all'informazione appena ottenuta.
-Io sono il figlio di una serva e al principis piaceva il mio corpo- spiega Niall tranquillamente, chissà da quanto tempo sono costretti a prestare questa specie di 'servigi', sembrano abituati a tutto questo.
-Io sono stato venduto come pegno- racconta Liam ed io annuisco.
-Anche io sono qui come pegno-
La conversazione, poi, procede senza problemi per tutto il pomeriggio, imparo a conoscere i due e sono davvero felice di averli incontrati.
Scopro che hanno entrambi un anno più di me e che Liam è qui da poco più di 6 mesi e non si è ancora abituato del tutto, mentre Niall è qui da circa due anni.
-Come funziona la vita qui?-chiedo ormai pronto ad affrontare l'argomento.
-Ogni sera il principe fa richiamare qualcuno nelle sue stanze, solitamente alterna tra uomini e donne- mi spiega Liam comprensivo, annuisco iniziando a comprendere.
Tutto questo fa schifo davvero, non mi aspettavo che queste cose a palazzo fossero normali, potevo capire un paio di amanti, ma un intero harem no.
-Solo un'altra cosa- afferma Niall quasi sussurrando, quasi come se fosse spaventato a dirlo.
-Dimmi-
-Di solito al principe piace chiamare i nuovi arrivati la sera stessa-
Tutto intorno a me si fa sfocato e i suoni diventano ovattati, la frase che ho appena sentito si riproduce come un'eco nella mia testa, non immaginavo sarebbe successo così presto.
-Non mi farò toccare da lui!- esclamo proprio quando una manciata di servi entra nella stanza con i vassoi contenenti la cena.
-Mi dispiace dirti che non puoi combattere- dice Liam ed io scorgo la malinconia nei suoi occhi, non ho intenzione di farmi toccare da quel maniaco.
Iniziamo a cenare senza fiatare, io sono troppo in ansia per quello che succederà dopo cena.
Prendo il mio cibo e vado a sedermi su uno dei letti per stare più comodo.
Una donna mi si avvicina e si siede al mio fianco.
-Non devi avere paura, novellino- dice lei di punto in bianco per poi iniziare a mangiare tranquillamente.
-Di cosa parli?- chiedo facendo finta di non capire cosa intenda.
-Credi che non abbia visto come ti stai comportando ora che hai saputo che il principis questa sera richiederà la tua compagnia?- chiede avendo compreso pienamente la situazione, rimango in silenzio e continuo a mangiare essendo stato colto in flagrante.
-Sei vergine? Sei abbastanza giovane, non credo tu abbia già avuto dell'esperienza- constata squadrandomi.
-Ho 17 anni, non sono così giovane- borbottò in disaccordo facendola ridacchiare.
-Non hai negato, sei vergine- esclama lei facendomi arrossire.
-Sono qui da tanto tempo, ormai conosco i gusti del principe come le mie mani, ti tratterà bene- continua sicura poggiando delicatamente la sua mano sulla mia spalla.
Non mi interessa se mi tratterà bene o no, non ho intenzione di cedere a quell'uomo.
-Come ti chiami?- domando alla donna cambiando argomento.
-Eleanor, tu?-
-Harry, da quanto tempo sei qui?-
-Un anno, credo-
Dopo quella risposta la ragazza si alza lasciandomi solo con i miei pensieri e il mio piatti di cibo mezzo vuoto.

Sic itur ad astra || Short Larry Stylinson StoryWhere stories live. Discover now