𝐏𝐓.𝐈𝐈: 𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝐬𝐞𝐬𝐭𝐨

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Fu due giorni dopo che Hongjoong si rese conto di essere finito un'altra volta nei casini, aveva passato una settimana pensando che quando i rifornimenti fossero arrivati tutto avrebbe continuato ad andare come prima

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Fu due giorni dopo che Hongjoong si rese conto di essere finito un'altra volta nei casini, aveva passato una settimana pensando che quando i rifornimenti fossero arrivati tutto avrebbe continuato ad andare come prima. Invece rimase scioccato alla notizia datagli da Yunho secondo cui la prigione aveva cambiato ditta dei trasporti, era stata una cosa improvvisa e soprattutto inaspettata, che colse il blu impreparato lasciandolo con più problemi che altro.
Hongjoong era andato convinto verso la cucina come faceva ogni volta, quel giorno Jeongin lo aveva visto pochissimo e non aveva avuto modo di mandarci lui al posto suo. Una volta entrato però vide subito che qualcosa non andava, gli scatoloni erano diversi e gli occhi di Yunho che lo guardarono da lontano confermarono le sue paure. Si avvicinò al rosa sperando di sentirlo pronunciare parole diverse da quelle che si aspettava, ma purtroppo non fu così.

«Che succede?» chiese guardandosi intorno, «Hanno cambiato ditta di cibo, mi dispiace» bastarono quelle parole, pronunciate con una leggerezza tale da spezzargli il cuore, per far stringere i pugni al maggiore che si trattenne per non dare di matto in quel posto e in quel momento. «Quanta ne hai ancora?» chiese Yunho sinceramente interessato, nonostante non stessero più in cella insieme, non voleva rivederlo nello stesso stato di un anno prima. Yunho sapeva che era stata solo colpa di Jeongin se il blu aveva ricominciato a farsi, ma sicuramente lui stesso non si era impegnato in alcun modo per rimanere pulito, sembrava come se l'aver smesso di assumere droga per un determinato periodo fosse una cosa capitata per caso e che lui non aveva mai voluto, quando invece era stato il contrario solo che poi non aveva saputo essere abbastanza forte da non ricascarci e far durare quel sogno finalmente raggiunto.
«Pochissima, mi son dovuto liberare di una parte durante le perquisizioni» rispose Hongjoong stranito dalla domanda, Yunho non aveva mai voluto sapere nulla dei suoi affari e anche quando doveva prendere la sua droga e metterla da parte non faceva mai domande, mentre adesso sembrò interessato alla situazione dell'altro «Beh non so come aiutarti» disse infine e il maggiore si girò sconsolato.

Uscì dalla cucina, sarebbe stato inutile rimanere lì a piangersi addosso, non poteva fare niente perché non era neanche una cosa in potere di Yunho, non aveva deciso lui di non fargli avere la droga e di conseguenza non poteva prendersela con il rosa. Attraversò di nuovo metà prigione fino a tornare alla sua cella e una volta lì si sedette per pensare e calmarsi dall'agitazione che lo aveva sopraggiunto mentre camminava. Non poteva accadere di nuovo, non un'altra volta, non sapeva coma sarebbe andata questa volta e non era intenzionato a scoprirlo. Avrebbe potuto chiedere a Jeongin, ma sapeva che quel ragazzo non avrebbe avuto niente che potesse aiutarlo, era solo uno che si era ritrovato in cella e che aveva deciso di sfruttare per i suoi scopi grazie alla sua fragilità, anche dirglielo sapeva che non avrebbe portato a niente, così optò per cercare l'aiuto di una persona migliore, San.
I due durante quel tempo avevano continuato a comportarsi come sempre, ed anche se il loro rapporto pareva quasi inesistente agli occhi degli altri, avevano continuato a farsi dei favori qualvolta ne avessero bisogno e quella era proprio una di quelle volte. Ad Hongjoong non importava più di Wooyoung e di ciò che era successo, lo aveva dimenticato appena stato meglio dalla prima crisi d'astinenza, si poteva dire che al momento stesse in una situazione pacifica un po' con tutti, aveva naturalmente continuato ad usare gli altri per i suoi scopi ma da quando il trambusto portato dall'arrivo di Wooyoung se ne era andato, le cose avevano ricominciato a scorrere come sempre nel verso giusto. Per questo fu San la prima persona che gli venne in mente a cui chiedere aiuto, e così fece.

ƒєνєя || ᴡᴏᴏsᴀɴDove le storie prendono vita. Scoprilo ora