Capitolo 34

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Pov's Tancredi

Dopo due mesi

«Lele andiamo?»

«Si amore.»

Io e Lele usciamo di casa e andiamo dal medico.

«Pronto per scoprire il sesso del bambino?» mi chiede Lele mettendo una mano sulla gamba mentre con l'altra tiene il volante.

«Si!» dico emozionato.

Arriviamo in ospedale e andiamo dal medico.

«Buongiorno.»

«Buongiorno.»

«Siete pronti a scoprire il sesso del bambino?»

«Certo.» rispondiamo io e Lele.

Il medico mi fa stendere sul lettino, mi scopre la pancia e mette il gel. Con un macchinario inizia a vedere su un monitor il bambino nella mia pancia. Dopo un po' mi fa scendere. Io e Lele torniamo a sederci ai posti di prima.

«Allora sono due gemelli. Un maschietto e una femminuccia. E la gravidanza sta andando bene.»

Come?!

«D-due g-gemelli?!» domando ancora incredulo.

«Si due gemelli. Tornate il prossimo mese.»

Salutiamo e c'è ne andiamo.

A casa

«Tanc avremo due gemelli!» dice Lele contento.

«Non ci posso credere. Sono così felice.» metto le braccia intorno al suo collo e lui mette le mani sui miei fianchi.

«Saranno bellissimi.»

«Proprio come te.» sorridiamo e ci baciamo. Lo diciamo anche ai nostri genitori e poi a Diego e Gian e passiamo il resto della giornata sul divano a guardare film.

Dopo tre mesi

Sono all'ottavo mese di gravidanza e tra un mese avrò tra le braccia i miei bambini. Io e Lele in questi mesi abbiamo comprato la culla, il passeggino, i biberon, le bavette, i pannolini, le salviettine e i vestitini.

«Amore noi usciamo. Sicuro di non voler venire con noi?» Lele si viene a sedere vicino a me e mi accarezza la guancia con una mano e con l'altra accarezza la pancia.

«Si amore. Non mi va di uscire.»

«Va bene. Allora ci vediamo dopo piccolo.» mi lascia un bacio e poi da un bacio sulla pancia.

Lele, Diego e Gian escono di casa ed io rimango sul divano a cazzeggiare con il telefono e guardare una serie tv.

Poco dopo

Suonano alla porta. Con un po' di fatica mi alzo e vado ad aprire. Non l'avessi mai fatto.

«Che ci fai qui Luciano?» chiedo infastidito.

«Vedo che sei ingrassato.» dice in modo impertinente.

«Beh non sono affari tuoi.»

Cerco di chiudere la porta ma Luciano la blocca con il piede. Riesce ad entrare dentro casa.

«Tancredi lo so che sei incinto. È inutile che fingi con me.»

«Beh non so cazzi che ti riguardano. Vattene via.»

«Oh no. Non me andrò via.» Luciano inizia ad avvicinarsi a me. Io indietreggio, ma la sfortuna vuole che io finisca con la schiena al muro.

«Io dovevo esserci al posto di Lele. Io dovevo essere il padre dei nostri figli. Io dovevo sposarti in futuro. Ma tu hai scelto quel coglione del tuo ragazzo.»

«Io amo lui!»

Un pugno mi arriva dritto in pancia. Mi piego in due dal dolore e le lacrime scendono sul mio viso.

«Ti odio Tancredi Galli. Addio.»

Luciano se ne va lasciandomi da solo. Non riesco a muovermi. Prendo il telefono che per fortuna avevo nella tasca.

Chiamata tra Tanc e Lele
«Amore dimmi.»
«L-Lele... L-Luciano... p-pugno... p-pancia.» cerco di parlare ma non ci riesco.
«Amore cosa sta succedendo?» dopo questa frase non sento più nulla. Vedo solo il buio.
«Tanc?»
«Tanc cosa succede?»
«Sto arrivando amore
Fine chiamata tra Tanc e Lele

Amore Eterno||TankeleWhere stories live. Discover now