The three of us together.

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THE THREE OF US TOGETHER

3 Novembre 1998.

Fare i conti con la vita è strano, forse lo è ancor di più farli con la morte e Sirius Black sentiva di averla sfidata già abbastanza durante la sua esistenza.
Come le fosse sfuggito tutte quelle volte non lo sapeva nemmeno lui.
La morte l'aveva assaggiata per la prima volta tenendo il corpo di James tra le braccia diciassette anni prima e l'aveva maledetta per la seconda volta quando nel Maggio di quell'anno aveva creduto morto il suo ormai non più così piccolo Harry.
La morte l'aveva quasi toccata con mano tre anni prima all'Ufficio Misteri del Ministero, ma Remus si era gettato con prepotenza a strapparlo da quel Velo.
Ed era sopravvissuto, arrivando incredibilmente ai trentanove anni. Gli era difficile crederlo con tutto quello che aveva passato, con tutti gli anni sprecati in una prigione, si sentiva addosso almeno cento anni in più.
Aveva festeggiato l'ultimo compleanno nel 1980, la festa per i suoi 21 anni era stata un fascio di luce nel buio della guerra, con James che lo ubriacava e Lily, Remus e Peter che danzavano sguaiatamente nel salotto.
L'anno successivo, esattamente il giorno del suo compleanno, si sarebbero celebrati i funerali di Lily e James e lui sarebbe stato condannato ad Azkaban.
Da quando era tornato a vivere con Remus, neanche lui era riuscito a convincerlo a riprendere a festeggiare, ma puntuale a mezzanotte gli lasciava un bacio sulla fronte e gli sussurrava: «Buon compleanno.»
Fu così anche quell'anno: erano stretti nel loro letto, al caldo tra le coperte, Sirius si era teneramente accoccolato al petto di Remus, e quando la mezzanotte scoccò, Lunastorta gli scostò con dolcezza i capelli dal volto, lasciandogli il solito bacio sulla fronte e affondando il viso tra la sua chioma scura con un leggero e malinconico sorriso.
«Buon compleanno, Sirius.»
«Non c'è niente da festeggiare, Remus, lo sai.» gli rispose, forse un po' burbero, ma nulla a cui il giovane Lupin non fosse abituato.
«Lo so, ma quest'anno ti ho voluto regalare qualcosa.»
Sirius rimase interdetto, forse anche un po' arrabbiato da quel presunto regalo perché Remus sapeva bene quanto festeggiare il suo compleanno lo disturbasse e gli facesse tornare alla mente ricordi che avrebbe preferito che gli fossero portati via dai Dissennatori.
Remus si sporse verso il suo comodino e da esso tirò fuori un piccolo sacchetto bianco, nulla che sembrasse particolarmente un regalo di compleanno.
Glielo porse e Sirius si girò il sacchetto tra le mani, sentendo che faceva un rumore quasi metallico.
«Cos'è?» domandò al suo compagno, che semplicemente gli sorrise e gli disse:
«Aprilo.»
Sirius sciolse lentamente i lacci che chiudevano la confezione, riversandosi con una leggera ansia e un po' di malumore il contenuto del sacchetto sulla mano.
Ci mise meno di un attimo a comprendere cosa Remus gli avesse regalato: era un medaglione in oro bianco, con delle rifiniture rosse e abbastanza semplice.
Sirius si portò una mano sul volto, celando le lacrime che non riuscì a contenere, che lo avevano colto all'improvviso.
«La collana di James...» sussurrò, mentre Remus lo confortava con una mano sulla spalla, accarezzandola piano.
«Sono successe così tante cose e mi ero scordato di averla io...» gli spiegò, anche lui con gli occhi umidi «L'ho ritrovata l'altro giorno e ho pensato che dovessi averla tu.»
Quella collana era appertenuta a James, la portava sempre al collo e, aprendone il medaglione, Sirius poté notare che era tutto esattamente come se lo ricordava: vi erano tre foto, quella sulla sinistra raffigurava Fleamont ed Euphemia Potter, i genitori di James.
Sirius non riuscì a reprimere un sorriso triste, accarezzando i volti sorridenti delle persone che lo avevano accolto in casa e amato proprio come se fosse loro figlio.
Al centro vi era una fotografia dei Malandrini, probabilmente scattata alla Coppa del Mondo di Quidditch l'estate dopo il loro diploma. Sirius ammise di essere tentato di rimuovere dalla fotografia il volto di Peter e lo avrebbe fatto se Remus non avesse poggiato il mento sulla sua spalla, sussurrandogli qualcosa.
«So a cosa stai pensando, ero tentato anche io di cancellare Peter... Ma poi ho pensato che è la collana di James e forse è giusto che resti tutto così com'è.»
Ma Sirius non disse nulla, ignorando quel volto paffuto e disturbante nella loro fotografia e concentrandosi sul piccolo scompartimento a sinistra, che conteneva un'immagine di James, Lily e il piccolo Harry.
Si voltò verso Remus con le lacrime che ancora gli scendevano dagli occhi, perché era come se un minuscolo frammento dell'anima del suo migliore amico fosse tornata in vita. Strinse tra le mani il medaglione e nascose il volto nel petto di Remus, nascondendo il suo pianto singhiozzante.
«Grazie...» gli sussurrò piano, mentre una mano del giovane Lupin si infilava tra i lunghi capelli di Sirius e l'altra gli cingeva la vita.
Remus gli lasciò un tenero bacio sulla guancia bagnata, ripetendogli ancora una volta: «Buon compleanno, Sirius.»

The three of us together.Where stories live. Discover now