CAPITOLO OTTO

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CHRIS
Quattro ore prima...

Quando arrivo al Madison Square garden, è pieno di gente. Ospiti, giornalisti, CEO aziendali. Tutti noi siamo sul Red Carpet.
Alcuni sono accompagnati dalle loro fidanzate. Io sono con Melony. Devo dire che sta molto bene nel suo abito di Balmain rosso. Vorrei che ci fosse Tamara qui con me, magari che la tengo per mano. Ma non posso ancora farlo e siamo solo all'inizio. Abbiamo fatto l'amore tante volte la scorsa notte e anche se ero dentro di lei, sentivo che era distante. Sento che mi nasconde qualcosa; eppure, non riesco a capire che cosa.
<<Ehi cuginone!!! Vado a farmi un giro, c'è gente che conosco!!! Ci vediamo dopo!!!>> Mi dice Melony. Annuisco e mi giro dall'altra parte. C'è tantissima gente e anche io devo dire che trovo molto divertente questo inizio serata. Continuo a camminare fino a quando...
<< Chris ciao!! Che bello vederti...Quanto tempo.>> Mi viene incontro con un abito grigio perla completamente attaccato addosso come se avesse più che un vestito, un guanto.
Ha due bicchieri di champagne in mano e dandomi un bacio sulla guancia, me ne porge uno.
<<Chelsea, grazie. Quanto tempo sarà passato?>> Rispondo alzando il calice. Ne bevo un sorso e lei fa lo stesso.
<<Troppo Chris. L'ultima volta è stato a Washington.>>.
Già quella volta quando l'ho scopata nel mio hotel. Eravamo ubriachi è Chelsea era solo una modella inglese che stava con un senatore più vecchio di lei. Arrivata in America aveva solo bisogno di un povero stronzo che la introducesse nel mondo dell'élite newyorkese.
Ora è sposata con un deputato della camera e credo, che siano felici insieme. Rimane sempre bella. Bionda, occhi verdi e un fisico mozzafiato. Se non ci fosse di mezzo il fatto, che sono innamorato di un'altra donna e lei non fosse sposata con quell'uomo, penso che avrei fatto una bella doppietta con lei stasera.
<<Come va ora? Ho sentito dire che vi siete sposati l'anno scorso...>>
Ci incamminiamo insieme presso la sala principale, dove sono disposti tutti tavoli enormi con segna posto per la cena, prima della premiazione. Ci sediamo e guarda caso siamo seduti vicini. Il suo deputato è in un altro tavolo.
<<Si ci siamo sposati alle Maldive, il giorno di Capodanno. Volevamo una data memorabile e vogliamo che tutti si ricordano del nostro giorno. In più gli elettori di Brady sono entusiasti all'idea.>>
Io penso solo che siano tutti imbecilli. Ma lo tengo per me.
<<Bene sono felice per voi.>> Mi giro per guardarmi intorno e sento la mano di Chelsea su una mia gamba.
<<Sai...>> va più su con la mano... << Non ci vedo nulla di male se ora io e te ci diamo da fare in qualche stanza dimenticata da dio. Da quell'incontro non faccio altro che pensare alle tue mani su di me e al... tutto il resto dentro di me...>>
Con un movimento brusco gli scaccio via la mano. <<Ascolta Chelsea. So che il mio cazzo ti è piaciuto. Ma non si può. Sono impegnato ora. Solo che lei non è qui. E tu per me... non sei mai stata una cosa seria. Cosa direbbe il tuo deputato di questo tuo gesto ora?>>
Fa una faccia contrariata, ma non me ne importa. Prende il suo segna posto e lo scambia con quello di un uomo sedendosi ad un altro tavolo senza dirmi niente. Poco importa.
Continuo a guardarmi intorno e vedo Stephanie venire nella mia direzione.
<<Signor Hunter, buonasera... Scusi il ritardo ma non trovavo parcheggio.>>
È già ho avvisato tardi Stephanie. Volevo che mi facesse da scudo per le eventuali zoccole che mi si sarebbero avvicinate. So che è da vigliacchi e stronzi egoisti, ma non vorrei l'ennesima foto che mi ritrae con qualche donna, allontanando ancora di più la MIA Tamara.
È davvero molto bella, ma non è la mia donna. Indossa un tubino nero semplice con delle decolté nere.
<<Tranquilla, come vedi qui ancora non si è mosso nulla. Hai finito di fare i compiti che ti avevo assegnato?>>
<<Si signore.>>
<<Bene>>
Si siede ed è dall'altra parte il suo segna posto. La invito a scambiarlo per permettergli di sedersi vicino a me ma la vedo titubante.
<<Cosa c'è?>>
<<Posso davvero?>>
<<Certo>>
<<Ok non è che pensano, insomma signore noi...Io...>>
Ho capito cosa intende. Effettivamente, sembra che io mi sbatta Stephanie ma non è così. Purtroppo, in passato ho dato prova di essere un coglione incapace di tenerselo nei pantaloni, ma sono quasi sicuro che lei si riferisce al fatto che semmai ci scattassero delle foto, Tamara potrebbe rimanerci male.
<<Vai tranquilla. Tamara sa già tutto e tu non perderai la sua amicizia.>>
<<O-o-ok>> balbetta e si siede.
Non si aspettava questa mia risposta. Sono stato impulsivo, sapendo che io so che lei sa, e che io sappia che sicuramente Tamara, gli avrà raccontato tutta la storia.
<<Signore... Ehm... Sarò discreta. Non dirò nulla. Promesso.>>
<<Potresti fare a meno di fare l'imbarazzata. Sono innamorato della tua amica. E ora lo sai. Puoi continuare a fare il tuo dovere passando oltre...chiaro?>>
<<Cristallino.>> Risponde, buttando giù un sorso di champagne.

The big Forbidden Apple. I PARTE.WE BELONG TOGETHER.Donde viven las historias. Descúbrelo ahora