Arthur Shelby - Forever my brother

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ATTENZIONE IN QUESTO CAPITOLO SI PARLA DI SUICIDIO QUINDI SE SIETE SENSIBILI A QUESTE COSE NON LEGGETE

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Eri la più giovane degli Shelby, eri nata un paio d'anni dopo Finn. Inoltre eri ancge l'emarginata della mia famiglia.

Nei giorni precedenti alla tua nascita, tua madre si era gravemente ammalata e poche ore dopo la tua nascita era morta mentre dormivi stretta tra le sue braccia. I tuoi fratelli ovviamente avevano il cuore spezzato per la sua morte e da quel giorni ti odiarono. Loro ti incolpavano per la morte della mamma. Loro ti chiamavano assassina e ti provocavano. Tutti tranne Arthur.

Lui sapeva che non era colpa tua e aveva fatto di tutto per proteggere la sua sorellina dalle dure parole dei suoi fratelli. Tommy e John erano i peggiori, Finn seguiva il loro esempio, aspirando ad essere come loro in tutto e per tutto.

Arthur aveva sgridato i suoi fratelli così tante volte per averti trattato male ma niente sembrava funzionare. Ti ha confortato così tante volte abbracciandoti stretta mentre piangevi fino ad addormentarti.

Quando arrivasti ai 14 anni avevi già provato tre volte a toglierti la vita, ma Arthur ti aveva sempre fermata in tempo. Ovviamente gli altri non ne sapevano niente ma ciò non avrebbe di sicuro fatto più di tanta differenza.

Ora avevi sedici anni, non odiavi i tuoi fratelli infatti li amavi molto. Odiavi solo il modo in cui ti trattavano.

Eri in casa, seduta, Tommy, John e Finn erano appena rientrati dal Garrison ma nessuno era ubriaco. Ti alzasti, pronta ad andare via prima che potessero anche solo aprire bocca.

Tommy sospirò quando ti vide "Sei ancora qui?" John e Finn si girarono a guardarti, fissandoti intensamente "Non capisci che non ti vogliamo qui?" disse John.

Trattenesti le lacrime che minacciavano di uscire, non volendo dargli una ragione per provocarti. Ora era il turno di Finn "Vorrei che fossi morte tu a essere morte invece che la mamma"

Ti girasti, facendo scorrere le lacrime liberamente "Volete tutti che muoia così tanto?" sentisti un coro di "Sì" provenire da dietro di te e annuisti lentamente.

Ti girasti guardando i tuoi fratelli e lasciando che vedessero le tue lacrime "Mi dispiace che la mamma sia morta quando sono nata e mi dispiace di essere nata. Voglio solo che sappiate che vi guarderò sempre e chi vi ho sempre amati. Anche se mi avete ferito" i ragazzi ruotarono gli occhi e si allontanarono da te, non consapevoli che era l'ultima volta che ti avrebbero vista.

Li guardasti entrare nella sala scommesse e come chiusero la porta corresti fuori dalla casa. Corresti giù per la strada più veloce che potesti, andando a sbattere contro Arthur.

"Woah woah woah piccoletta rallenta" ti strinse tra le sue braccia non appena vide le tue lacrime, sussurrando che sarebbe andato tutto bene. Lo abbracciasti forte sapendo che sarebbe potuto essere l'ultimo.

"Arthur?" ti staccasti leggermente dall'abbraccio "grazie di tutto, grazie per avermi trattato come la tua sorellina e per avermi protetto. Grazie per esserti preso cura di me. Sarai per sempre il mio fratellone ti vorrò sempre bene" nuove lacrime uscirono dai tuoi occhi e Arthur ti strinse ancora più forte "Non devi ringraziarmi, sono tuo fratello maggiore è il mio dovere. Ignora quelle teste di cazzo, ti voglio bene anche io"

Sciogliesti l'abbraccio e dicesti che dovevi andare da una parte, ti lasciò andare e ti guardò mentre correvi verso il fiume.

Arthur andò a casa per parlare con i suoi fratelli su come ti avessero trattato male per l'ennesima volta. Arrivò alla porta e i tre fratelli uscirono "Che cosa cazzo avete detto a Y/N questa volta?" loro alzarono le spalle e Finn disse "Solo che volevo che fosse morta lei al posto di mamma" Arthur strinse i denti e cercò la sua pistola, peccato che non fosse al suo posto.

Mosse il suo giacchetto e controllo in tutte le tasche, ma non riuscì a trovarla. Sapeva di averla prima di essersi imbattuto in te e fu in quel momento che pensò alla cosa peggiore che potesse accadere. Ci stavi per riprovare.

Tommy notò il panico di suo fratello e mise una mano sulla sua spalla, Arthur lo prese per il colletto della camicia e lo spinse contro il muro "Giuro su Dio Tommy che se lei si è ferita per causa vostra io ti uccido cazzo" John afferrò il braccio di Arthur che prontamente lo spinse via "ha già provato a uccidersi tre volte per colpa di voi bastardi"

Arthur cominciò a correre nella direzione dove eri corsa via tu prima, gli altri tre furono pervasi dal panico, realizzando quanto ti avessero ferito e seguirono Arthur.

Dopo alcuni minuti Arthur arrivò al fiume, ma era troppo tardi. Eri lì, per terra con la pistola in mano, senza vita. Arthur corse verso di te cadendo poi in ginocchio scosso dai singhiozzi mentre le sue lacrime cadevano sul tuo pallido volto. Non gli importava che qualcuno potesse sentirlo piangere, la sua sorellina era appena morta.

Tommy, John e Finn avevano assistito a tutto e decisero di lasciare Arthur da solo. Sapevano che era colpa loro se tu ti eri tolta la vita e loro odiavano loro stessi per questo. Loro avrebbero dovuto proteggerti ma ciò avevano fatto era lontano da ciò.

~~~~~Sinceramente tradurre questo capitolo mi ha spezzata, anche perché nessuno di loro si comporterebbe così, ma spero che vi sia piaciuto come sempre

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Sinceramente tradurre questo capitolo mi ha spezzata, anche perché nessuno di loro si comporterebbe così, ma spero che vi sia piaciuto come sempre.
Preparatevi il prossimo è su Tommy ;)

Hope🐾

Immagina Peaky Blinders {TRADUZIONE}Where stories live. Discover now