Capitolo 23

38 5 0
                                    

Piano piano arrivo a casa.
Salgo in camera.
Guardo la gamba, era un morso profondo.
Quel morso mi avrebbe uccisa.
Non so quanto tempo mi rimaneva.
Non faceva male, non ancora.

Il Giorno Dopo

Oggi è Sabato, non c'è scuola.
Esco da casa, ancora nessun dolore.
Vedo Alex.

"Ehi!" mi saluta.
"Ciao" lo saluto sorridendogli.
"È da un po' che non ci vediamo. Come va?"

Stavo per dire 'bene' quando sento una fitta sulla ferita.

"Tutto bene?" mi chiede.
"Si. Sarà stato un dolore passeggero. Scusa ma devo andare" dico e vado prima che potesse dire qualcosa.

Jackson saprà qualcosa su come rimediare sulla ferita.
Ma non voglio dirgli che sono stata morsa.

Suono al campanello di casa sua.
Mi apre lui.

"Ehm...ciao" dico facendo un sorriso finto.
"Perché sei qui?" mi chiede.
"Devo..dirti una cosa improntate. Anzi, importantissima. Mi serve il tuo aiuto"

Mi fa entrare.
Ci mettiamo sul divano.
Mi guarda in attesa che gli dicessi qualcosa.

Cosa potevo inventarmi?
Dovevo entrare in camera sua per cercare un libro dove parla di come rimediare un morso.

"Quello che...io..dovevo dirti è che..." dico.

Non sapevo cosa inventarmi.
Ho detto che dovevo dirgli una cosa importante solo per far sì che lui mi faceva entrare in casa sua.

"Ehm...bello il..quadro" dico indicando un quadro e facendo una risata finta. 
"Sei venuta qui per dirmi qualcosa di importante o sbaglio?" mi dice. 
"Ehm..nono non sbagli. Ecco vedi..la cosa che..dovevo dirti.."

Insomma! Inventati qualcosa!
Non puoi mica subito dirgli 'devo andare nel bagno' per invece poi andare nella sua stanza! Devi prima iniziare una conservazione! Sennò cosa può pensare? Che sei venuta fin qui solo per andare in bagno? 

Grazie coscienza, non lo sapevo. 
Che coscienza stupida che ho. 

"Ehm..quello che io..dovevo dirti è...posso andare in bagno?"

Ma sei stupida?!

E cosa potevo dirgli?!  

"Sei venuta qui solo per dirmi che devi andare in bagno?" mi dice.
"Si, già. Il bagno di casa mia è..in ristrutturazione e quindi non si può usare il bagno. L'ho ritenuta una cosa molto importante da dirti, quindi...posso andare in bagno?" 
"Vai" mi dice. 

So che non ha creduto ad una parola, ma almeno mi ha fatto andare.  

Mi alzo dal divano e vado in bagno. 
Cioè, nella sua stanza. 
Entro nella sua stanza e la guardo un po'. 
Ha degli scaffali con alcuni libri, non troppi. 
Non sono libri di scuola, sono libri che tutti i cacciatori hanno.
Con scritto varie cose per i cacciatori. 
Prendo un libro e lo apro in cerca di qualcosa che parla dei morsi. 

"Non sapevo che la mia stanza fosse un bagno" mi dice entrando. 

Merda. 

"Ho..sbagliato stanza" mento.  
"Eleonora non mentirmi. Pensavi veramente che avrei creduto alla scusa de bagno?"
"Perché la chiami scusa? È la verità" dico. 
"Eleonora. Non mentirmi." mi dice mettendomi appiccicata alla parete.  

Lo guardo per un po'.

"Non ti sto mentendo." dico. 

Riesco a liberarmi da lui.
Stavo per uscire dalla stanza ma ecco un'altra fitta alla gamba. 

"Ahia!" dico.  
"Che ha la gamba?" mi chiede avvicinandosi a me. 
"Nulla" dico. 
"Eleonora basta mentirmi cazzo! Dimmi. Che. Ha. La gamba" dice.  
"Non ha nulla! Ok? Sarà stato un dolore passeggero, ora fammi andare" dico. 

Mi libero un'altra volta da lui. 
Esco da casa sua.  
Prima o poi quel morso mi avrebbe uccisa.  
Entro in un bar.  
Ordino qualcosa da poter mangiare anche mentre cammino. 

"Viene 2€" mi dice. 

Prendo il borsellino che avevo in tasca. 

"Teng-" non finisco la frase.  

La persona che era al bancone non c'era più. 
Mi giro e le persone che erano sedute non c'erano più, sparite. 
Esco dal bar, strada desolata. 
Non c'era nessuno. 

"Ma ciao Eleonora, ci rivediamo" dice una voce dietro di me, quella donna. 
"L'altra volta mi ero dimenticata di dirti come mi chiamo, ma te lo dirò adesso. Mi chiamo Kate. Ti è piaciuto il morso che ti ha dato il cane? O meglio, che ti ha dato il demone?"  
"Vai via!!" urlo. 

Cerco di mandarla via col vento ma non ci riesco. 
Lei ride.
Concentro lo sguardo cercando di far comparire il fuoco, niente.
Cerco di far tremare la terra ma anche stavolta niente. 

"Quanto sei ingenua, Eleonora" mi dice. 

Non riuscivo ad usare i miei poteri.  

"Il morso ti ha tolto i poteri, così sei rimasta senza poteri" mi dice. 
"E il morso ti ucciderà" continua.

Non so quanto tempo mi rimaneva. 
Le fitte erano sempre più frequenti.
E inoltre non ho più i poteri, a causa del morso che me li ha tolti.  

"È stato un piacere rivederti, ma ora, devo andare" dice e va.

Ecco la folla per strada. 
Mi siedo a terra piangendo.  

"Eleonora! Stai bene?" mi chiede Matilde venendo da me. 
"Sto bene" dico asciugandomi le lacrime. 
"Eleonora non stai bene, dimmi che succede"
"Matilde sto bene, davvero"

Cerco di alzarmi ma appena mi alzo ecco un'altra fitta.
Le fitte sono sempre più forti. 

"Che succede alla gamba?" mi chiede. 
"Nulla, è solo un dolore. È già passato, vedi? Ora devo andare" dico e vado. 

Non voglio dargli altre preoccupazioni. 
Gli è ne ho già date troppe.  

SPAZIO AUTRICE: 

cosa succederà ora che Eleonora è senza poteri?

\\𝙏𝙝𝙚 𝙒𝙤𝙡𝙛 𝙂𝙞𝙧𝙡\\ Where stories live. Discover now