OMICIDIO AL TRETON CITY MUSEUM

SOLO UN RICORDO

23^ SOLO UN RICORDO

Ore dissolte nel tempo, giorni sfumati al vento, settimane cadute come fiocchi di neve, che inondavano quel piccolo villaggio disperso del New Jersey; era tutto un lontano ricordo. Ma quanto distante dalla verità? Tanto. Tutto era stato velato da un manto opaco, contenente solo dubbi, inganni e bugie. Treton, quell'angusto paesino, splendeva di tante piccole luci colorate, che non solo illuminavano le vie, ma anche gli animi dei passanti, che catturati dagli sfavillanti riflessi, divenivano subito gioiosi. Quella tenera provincia rurale, profumava di dolcezza: pandori appena sfornati, addobbi appena comprati, alberi allestiti con vive decorazioni, ghirlande che ondeggiavano magicamente tra i negozi e polvere stellata, che dipingeva nel cielo l'indiscussa bellezza del Natale. 25 Dicembre. Era finalmente arrivato quel fatato giorno del mese. Treton era indubbiamente rinata, era divenuta un mondo a sé, un universo interstellare, un luogo che normalmente passava inosservato, ma che in realtà, celava una splendida realtà: vita!

Il Natale giovava allo splendore di quella misteriosa selva. Riusciva a ristabilizzare tutti, anche nei momenti più bui, a ovattare le avversità ed ogni lacuna; ma quell'intenso e sereno periodo, era destinato a durare poco e quell'ovatta a sciuparsi e a sbiadirsi nella cruda e immutabile realtà. Quindi, quella cordialità di un tempo ritornava ostilità, quell'allegria, diveniva nuovamente tristezza e quella riservatezza, veniva destabilizzata dalle fauci dei pettegolezzi. I pensieri angusti riemergevano dall'abisso e si rievocavano discorsi sul passato, su quel brutto periodo, pieno di malefatte e di disgrazie. La paura si diffondeva anche nei meandri più nascosti di quello sperduto paesino, perché pur vivendo nei dubbi e negli inganni, si sapeva perfettamente che l'innocuità era solo una farsa, per ingannare la realtà dei fatti; che il vero pericolo, girava ancora nei pressi di quella piccola cittadina. Finalmente il capro espiatorio era stato stanato e quel carico sofferto di lacune, poteva propagarsi liberamente fra tutti e tutto.

Quindi, esteriormente, qualunque cosa sembrava essersi risolta, ma nel profondo, regnavano solo sotterfugi. Uno dei tanti, fu quello dell'agente Trevor, a cui non interessava affatto la pericolosità del caso e per non rimetterci la reputazione, ingannò tutti, compreso se stesso. Tutto ciò fu molto redditizio, proprio perché con la risoluzione del caso, avrebbe rivestito una carica cospicua: sarebbe diventato il commissario di quella piccola questura di Treton; infatti il vecchio Stuart, andando in pensione, aveva lasciato il posto in rafferma di un nuovo commissario e quel principiante sarebbe stato proprio l'ex agente Trevor.

Per quanto riguarda Trilly, la magia del Natale gli aveva donato tanta gloria e prosperità, nel vero senso della parola. Infatti l'astuto aiutante trovandosi nel posto sbagliato al momento giusto, aveva vinto ben mezzo milione e in quel preciso istante, si godeva la bellezza dei Caraibi, sorseggiando un buon cocktail nel bel mezzo dell'inverno.

L'Hotel Corallo, riuscì a ristabilire quel generoso numero di ospiti ed era arrivato all'acme della supremazia, ampliandosi per i due quinti dell'intera Treton. Ben presto, avrebbe avuto una seconda sede, l'antico Treton City Museum. Quel luogo infatti, fu l'unico a non ritrovar pace, fu l'inizio di tutto e l'arresto del direttore, Bobby News, servì solo alla sua chiusura. Il Treton City Museum il 15 Gennaio, venne ufficialmente venduto e acquistato da Maurice Lawrence...

SPAZIO AUTRICE: Ciao a tutti, finalmente sono ritornata, mi dispiace per avervi fatto attendere, ma questo capitolo mi ha dato vari problemi, perché dovevo un po' uscire dal mio solito modo di scrivere. Doveva essere una narrazione più tranquilla, solamente narrativa e informativa e per la prima volta non si incentra su Amelia. Si parla solo di ciò che è accaduto e dato che siamo in tema natalizio, ho pensato di aggiungere una chicca che completasse il tutto. Spero che sia di vostro gradimento. E grazie ancora per il vostro sostegno. Buona lettura.