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Yoongi

Passarono alcune settimane da quando avevo chiamato i miei genitori per sorbirmi quella terribile batosta e da quando Namjoon mi aveva gentilmente ospitato a casa sua.
Aver dormito per l'ennesima volta insieme a lui mi era piaciuto davvero tanto, poi.. Il suo letto era così grande che trovare così tanto spazio mi faceva sentire strano, però il calore che riusciva a darmi Namjoon stringendomi tanto forte quella notte, mi aveva fatto stare molto meglio rispetto al momento in cui ero uscito da casa mia per dirigermi da lui.

Dovevo ammetterlo.. Mi sentivo davvero amato, davvero al sicuro tra le sue braccia forti, che però mi trattavano con delicatezza, come se fossi un essere fragile, da proteggere.
E forse ero veramente così.

Quella sera comunque Taehyung aveva invitato il nostro gruppo a mangiare e a goderci una serata rilassante al suo locale e tutti, come sempre, accettammo.
Così alle 19 o poco più mi preparai e una volta pronto, uscii fuori di casa e aspettai che passassero Jimin e Hoseok a prendermi.

Alle 20 in punto, sempre precisi come sapevano di dover essere, i due arrivarono con l'auto del biondino - una Toyota Yaris color argento - e vidi lo sportello aprirsi davanti a me.
"Su Yoongi, entra che tra poco dobbiamo essere al locale" mi disse Hoseok, che aveva appena allontanato la mano dallo sportello per lasciarmi entrare.

In pochissimo tempo arrivammo al Music Innovation, e trovammo li una bella fila già ad aspettare, per fortuna non erano troppe persone, quindi una ventina di minuti più tardi ci trovammo dentro, salutammo lo staff - la coppia abbastanza calorosamente mentre io feci un semplice cenno con la mano - poi trovammo tutti gli altri ragazzi al tavolo prenotato da Taehyung.

Jimin mi aveva detto che sarebbe avvenuto un momento speciale durante la serata ma non volle aggiungere altro.
Sapevo bene che Jimin e Taehyung avessero legato molto in poco tempo, quindi non mi stupirei se sapesse cose che io non so.
Ovviamente non avevo mai parlato chissà quanto con il biondo più egocentrico, quindi a prescindere avrei saputo sempre molto meno di lui rispetto a Jimin, ma Taehyung - in un modo quasi amabile - tendeva a far sapere a tutto il gruppo ciò che lo riguardava, o meglio, ciò che riguardava lui e Jungkook, quindi magari anche quella sera c'entrava il minore.

Ordinammo ognuno qualcosa da mangiare nel momento in cui Wooyoung si avvicinò al nostro tavolo, poi - una ventina di minuti più tardi - iniziammo a gustarci quel cibo davvero molto buono.
Accanto a me avevo Namjoon e quest'ultimo, mentre stavo per finire di mangiare, posò una mano sulla mia coscia, sotto la pesante tovaglia bianca che ricopriva il tavolo.

Mi prese un colpo per un attimo, ma comprendendo che fosse lui, mi rilassai un attimo dopo.
Anche perché, poi le labbra dell'azzurro si posarono sul mio orecchio, facendomi venire i brividi.
Mi chiese in un sussurro "Ti va di allontanarci un attimo da qui e bere qualcosa? Seonghwa e Lisa fanno sempre dei cocktail che sono la fine del mondo" ed io accettai quella proposta.

Dunque dopo esserci alzati, mi prese per mano e ci avvicinammo al bancone dove si trovavano il grigio e la corvina.
"Hey ragazzi, potreste fare per noi la vostra specialità?" domandò Nam ai due, che risposero in coro "Con piacere!" davvero entusiasti, poi iniziarono a preparare ciò che ci avrebbero servito.

La ragazza, Lisa, si avvicinò a me - per quanto possibile vista la presenza del massiccio bancone - e mi domandò "Allora, lo vuoi più leggero o reggi bene l'alcol?" e pensandoci non avevo mai bevuto nulla di 'importante', se non qualche sorso di birra quando si presentava l'occasione con i ragazzi.
Così le risposi "Meglio leggero, non sono chissà quale grande bevitore" e lei si adeguò alla mia richiesta, "Ecco a te un bel Cosmopolitan" disse pochi istanti dopo servendomi un cocktail colorato di rosa, mentre a Namjoon venne servito quel che il ragazzo aveva chiamato 'Manhattan'.

"Allora piccolo, provalo" mi invitò Namjoon ad assaporare ciò che avevo tra le mani davanti a lui e inizialmente sentivo un leggero velo d'imbarazzo poi però presi il primo sorso e subito potei sentire la freschezza della bevanda ma allo stesso tempo il calore del liquore che mi avvolse, facendomi venire un brivido lungo la schiena.

Poco dopo lo finii e Namjoon passò al proprio, aveva ancora il bicchiere tra le mani, pieno, forse in attesa che terminassi io, così da poter avere il mio sguardo su di sé, tutta l'attenzione che voleva da me su di sé. Ed il mio sguardo si intensificò, si posò sulle sue labbra, che avrei davvero voluto assaporare in quel momento, con tutta la presenza dell'alcol, nel mio e nel suo corpo.

In effetti quando terminò di bere, mi appropriai subito di quelle labbra, rosee e piene, attraenti come non mai ai miei occhi.
Solo che pochi istanti dopo, il microfono usato sempre dal proprietario del locale aveva iniziato a risuonare un po', Taehyung stava sicuramente per dire qualcosa di importante, ciò per cui ci ha effettivamente invitati qui.
La sala si trovò immediatamente nel buio, mentre le uniche luci presenti stavano una sul biondo e una su Jungkook, proprio come pensavo.

"Jungkookie, amore - iniziò - sai che non sono mai stato bravo con lunghi discorsi, quindi non mi dilungherò più di tanto.
Ecco.. sono tanti anni che ci conosciamo, che stiamo insieme e che ci amiamo e questa sera vorrei farti una proposta importante per noi e per il nostro futuro.
Amore mio, tu.. - si inginocchiò un momento dopo lì sul palco con in mano una scatolina in velluto blu - vorresti sposarmi?"

Jungkook
Mi prese un colpo quando tutte le luci si spensero facendo rimanere illuminati solamente me e Taehyung.
Sentire quelle parole per mi aveva scaldato il cuore, avevo le lacrime agli occhi ma sperai che non scivolassero proprio in quel momento sul mio viso.

Decisi di alzarmi, di avvicinarmi al palco, di andare dall'uomo che amavo e avrei continuato ad amare per il resto della mia vita.
"Sì Tae, voglio che tu stia con me per sempre, ti voglio come marito e come padre dei nostri figli quando ne avremo" risposi, buttando le mie braccia al suo collo nel momento in cui si rialzò e baciandolo con dolcezza ma anche con foga, fregandomene di chi stesse guardando da questa parte in brutto modo, Taehyung era, è e sarà sempre tutto il mio mondo.

"Ti amo" sussurrai, ancora sulle sue labbra.
"Anche io piccolo mio" rispose il biondino, facendomi sentire l'uomo più felice su questa terra.
Le luci finalmente si spensero, mentre noi ci allontanammo dal palco, uscendo un attimo dal locale.

"In realtà, Jungkookie.. Ho anche un'altra proposta da farti" disse Taehyung, mettendo una mano nella tasca dei pantaloni, poi la uscì, la aprì sotto i miei occhi ed io vidi una chiave.
"Vuoi vivere insieme a me?" mi domandò, ed io mi scordai come si parlava e come si respirava in quell'esatto momento.

Così feci di sì con la testa, e lui, ancora una volta mi baciò, suggellando quella promessa d'amore eterno.
Il mio cuore batteva all'impazzata, amavo Taehyung più della mia stessa vita, e tutto questo sarebbe durato per sempre.
Mi strinse forte tra le sue braccia, evidentemente quelle lacrime di gioia che minacciavano di uscire, avevano mantenuto la loro promessa, e il mio viso aveva iniziato a bagnarsi.

"Non piangere amore mio" mi disse l'amore della mia vita, con quel sorriso e che amavo e che avrei sempre amato, che mi rallegrava e mi avrebbe rallegrato anche nel momento più brutto della mia vita.
"Va.. Va bene, non piango" dissi io, mentre un ultimo singhiozzo mi prendeva alla sprovvista.
"Oh mio dio, ti amo così tanto Taehyung.." continuai, mentre le mie guance si facevano rosse per l'emozione, troppo forte.
"Anche io ti amo, Jungkookie e ti amerò per sempre" mi disse, facendomi sorridere.
Ero davvero felice.

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