42.Sorprese

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VMidoriya /pov/

Saltai la cena preferendo rimanere in camera.

Ero stanco di quel continuo soffrire, veramente.
Ero stanco di tutto: di camminare, di parlare, di uccidere e di amare...

Ho perso le speranze, non mi riprenderanno mai più, sono costretto a rimanere qui fino alla mia morte.
E tutto sommato mi piace pure: come potrei spiegare tutto a Shuoto? Non ho manco la certezza di poterlo abbracciare appena lo rivedrò.

Passai due settimane così.

Tra lezioni e allenamenti non pensavo ad altro, non riuscivo a guardare in faccia né il Todoroki di questa dimensione né Midorya.

E poi arrivò quel giorno: mercoledì, ovvero il giorno in cui avremmo potuto combattere e dimostrare di essere migliorati.

La sfida consisteva in un labirinto dove si doveva arrivare alla fine e prendere un biglietto da consegnare poi al nostro Hero di riferimento, e nei percorsi avremmo trovato anche pro hero che avrebbero però avuto il ruolo di villain.

Il mio hero di riferimento era Best Jeanist mentre gli heroes scesi nel labirinto erano  Cementoss, Ectoplasm, Endevaur, Midnight, Ereaser-head e altri di cui non conosco il nome, probabilmente rimasti uccisi nella mia dimensione.

Venni lasciato in un posto indeterminato del labirinto insieme a Bakugou.

<<Seguimi>> disse lui con il suo solito tono minaccioso mentre cominciava a incamminarsi nel labirinto di cemento.

<<No, lavoro da solo>> dissi io superandolo e proseguendo da solo.

Gli Hero per la missione mi avevano ridato le armi e, guarda caso, avevo trovato dei proiettili veri e propri nel laboratorio di Mei, che ovviamente rubai, giusto per averli.

Avevo in mente un piano: finita la missione avrei nascosto l'arma da qualche parte e poi dopo sarei andato a riprenderla.

Può servire no?

Cominciai a percorrere il labirinto, arrivando a perdermi.

Destra, sinistra, destra, destra, avanti- no aspetta, sto andando dalla parte sbagliata.

Sinistra, sinistra, destra, sinistra due corsie avanti.

Sentii un forte boato provenire da dietro di me,

<<Ti ho trovato marmocchio>> disse l'hero del fuoco mentre si avvicinava minacciosamente a me.

Abbozzai un sorriso nel vedere tutta quella sicurezza che c'era in Endevaur,

<<Se non ti posso uccidere nella mia dimensione allora sono più che contento di farlo in questa, Endevaur.>> Dissi facendo un piccolo inchino e partendo all'attacco.

Di tutta risposta cercò di avvolgermi con il suo fuoco ma fortunatamente lo schivai

Non dovresti andare a prendere il biglietto?

Chissene frega del biglietto, ho bisogno di scaricare la mia rabbia su qualcuno.

Presi le mie pistole e cominciai a combattere con l'hero, schivando e contrattaccando.

Dovevo stancarlo così che potesse essere più vulnerabile e attaccabile.

Infatti poco dopo comincio a sferrare attacchi sempre più lenti, confusi e poco precisi, dandomi allora il tempo ti attaccarlo quanto volessi.

Sono arrabbiato, molto arrabbiato.
Sento i miei polmoni andare in fiamme per l'aria così fredda, le mani fare male, la vista offuscarsi.

Decisi di togliermi di mezzo ed andare a completare la missione; se fossi rimasto lì sarei collassato, dovevo per forza prendere fiato.

Ipocrisia ~tododeku~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora