Capitolo 27

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Mi trovo su una bellissima spiaggia dai riflessi dorati e c'è un tramonto spettacolare che sembra infuocare tutto il cielo, nessuno nei paraggi. Il rumore delle onde si mescola all'aroma rilasciata della sabbia calda, dopo un'intensa giornata di sole, assieme alla salsedine: pace e silenzio regnano, con nulla fuori posto.

Rimango ad osservare il paesaggio farsi sempre più scuro, fino al calare completo della notte. Sono sdraiata sul mio asciugamano a scrutare il cielo stellato, questa sera è talmente limpido da riuscire vagamente a distinguere le sfumature dei colori emessi delle stelle. Uno spettacolo incomparabile!

Rivolgo lo sguardo alla mia estrema destra, cercando di trovare con lo sguardo la fine del bagnasciuga, è così lungo da sembrare illimitato, infinito... ma c'è una figura in lontananza, che si sta avvicinando dall'orizzonte: sembra un uomo.

Guardo meglio ed aspetto che avanzi ulteriormente per capire chi sia

-Ciao Morgan- è il nonno Howard, oh mamma mia, non posso crederci!

-Nonno?! Sei tu?-

-Certo che sono io- apre le braccia mostrandosi meglio, ha un aspetto estremamente stanco ed ingrigito, ma cerca di nasconderlo dietro ad un sorriso

-Come fai a conoscermi? Non ci siamo mai visti...- non sembra darne importanza. Si siede al mio fianco iniziando a guardare il cielo assieme a me

-Ti piace, vero?-

-Si, davvero tanto! Il cielo mi trasmette da sempre libertà, quando mi rilasso o magari mi sdraio ad ammirarlo sento di essere libera, calma, arricchita di nuove speranze... ma allo stesso tempo mi fa rendere conto di quanto noi ne siamo fragili ed impotenti in confronto. Ha un suo fascino, insomma-

-Sei una ragazza insolita, Morgan, te l'hanno mai detto?-

-No- gli sorrido ridacchiando -forse però l'hanno pensato!-

-Ne sono sempre stato molto attratto anche io, dallo spazio, in particolar modo. Mi sono sempre interrogato su cosa si possa nascondere in tutto quel vuoto così immensamente pieno-

Ma come?! -Vuoto... pieno?!-

Mi sorride dolcemente -Mi prendono per pazzo, lo so- ride -ma credimi quando ti dico che quello che vediamo non è tutto. L'universo è colmo di misteri, alla quale possiamo avere accesso soltanto vivendoci e conoscendolo... proprio come una persona-

-Non ti seguo, scusa...-

Si avvicina a me per spiegarmi meglio -Ad esempio, quando incontri qualcuno per la prima volta, devi capire da sola come iniziare a relazionarti, giusto?-

-Questo, veramente, mi è sempre stato difficile...- abbasso lo sguardo sulle mie mani

-Hai mai avuto il presentimento di conoscere da sempre una persona, nonostante non vi siate mai visti prima? Magari qualcuno che trovi per strada, o non so...?!-

-Si si... mi è capitato- i miei pensieri sono rivolti subito a Peter, è successo proprio quello tra noi due!

-E ti sei mai accorta che era dovuto dal fatto che avevate entrambi condiviso qualcosa per tutto il tempo, inconsciamente, senza rendervene minimamente conto?-

-Come un interesse comune che fino a prima dell'incontro risultava nascosto agli occhi dell'altro?-

-Esatto- forse inizio a capirlo -tu, ad esempio, non potevi sapere che l'altro fosse appassionato di musica, come te, fino a quando non vi siete parlati ed è emerso questo argomento...-

-Si certo- credo di aver capito ora

-Entrambi eravate coinvolti in un aspetto, che ciascuno stava vivendo a modo suo, ma solo quando avete deciso di "entrare" in relazione "attraversando" l'ostacolo che vi divideva... avete entrambi capito che stavate vivendo la "stessa vita" da due ottiche completamente diverse e tra loro complementari-

Complicated | Morgan StarkWhere stories live. Discover now