|𝐂𝐇𝐀𝐏𝐓𝐄𝐑 𝐓𝐇𝐑𝐄𝐄|

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Taehyung's POV

I miei piani per andare a fare spese da Gucci il giorno dopo il mio arrivo, sono stati frantumati quando, stamattina, mia madre mi ha svegliato, sussurrandomi quelle cruciali parole come la morte invita le anime ad abbandonare il proprio corpo.

《Taehyungie, svegliati, devi andare a scuola》

Ed infatti, dopo svariate lamentele e proteste sul mantenere la mia sanità mentale stabile per almeno un altro giorno -ovviamente tutte ignorate da mia madre che mi ha liquidato con un semplice 'fai il tuo dovere' oppure 'è una delle scuole migliori, non farci fare brutte figure assentandoti già dal primo giorno' - mi trovo davanti alle porte dell'inferno, accompagnato dal mio angelo della morte Seokjin.

Orribili orchi e demoni dai tratti sfigurati, si trovano raggruppati in branchi ai lati della porta e i loro occhi iniettati di sangue mi stanno squadrando, mentre io mi limito ad ignorarli con noia.

《E tu chi saresti?》un demone dalla pelle color cremisi mi si avvicina e il mio olfatto viene subito a contatto con un odore terribile.

"È odore di cadavere quello che sento?"

Il rumore di dita che schioccano a pochi centimetri dal mio viso mi fanno tornare alla realtà.
Improvvisamente la mia visione distorta torna alla normalità: non vedo più nessuna imponente porta, niente fuoco sparso in giro e sopratutto niente demoni.
Solo ora mi rendo conto che quell'odore terribile e nauseabondo era fumo.

Con una faccia schifata, mi allontano dal ragazzo che non sembra essere molto contento del mio gesto.

《Perché ti allontani? Ti fa schifo il fumo?》ridacchia, mentre fa un altro tiro e con un soffio mi butta il fumo dritto in faccia.

Sento lo sguardo di tutti addosso.

《Porca troia che schifo! Stammi lontano tossico! Come osi impregnarmi di fumo la mia felpa Gucci!?》sbraito e lo spingo, mentre sento gli occhi e il naso pizzicare per il cattivo odore.

Mi allontano, lasciando quel troglodito in cortile, mentre tutti ritornarono a parlare tranquillamente, come se non fosse successo nulla.
Fortunatamente la campanella suona in tempo, costringendo tutti i ragazzi ad entrare nell'immenso istituto.
Non mi aspettavo minimamente che Busan avesse una scuola del genere, oltretutto è anche vicina all'università.

Vengo spintonato da un orda di ragazzi, e una volta nell'atrio, mi avvicino al tabellone degli orari.
Sento una mano posarsi sulla mia spalla.
Mi giro, ritrovandomi un ragazzo dalla folta chioma rossa e con il viso ricoperto da mille lentiggini.
Mi sorride, mentre io lo guardo stranito.

《Ehm.. ciao, mi chiamo Jung Hoseok, prima io e il mio amico ti abbiamo visto in cortile e devo dire che te la sei cavata, quel cetriolo sottaceto di Jackson Wang ci è rimasto di sasso》un sorriso a dir poco solare contorna il suo il viso allungato.

Gli porgo la mano, stringendola in una stretta amichevole.
《Piacere, Kim Taehyung》

Una piccola figura dai capelli rosa confetto, sbuca dalle spalle dell'aranciato a testa bassa.
Una lunga felpa copre il suo corpo le sue mani, che si stanno torturando a vicenda.

《Uh- ciao.. sono P-Park Jimin piacere di conoscerti》con il viso completamente rivolto alle sue Vans nere, mi tende una mano.

"Oh, ha le dita piccole e paffute, che cosa carina"

《Kim Taehyung》ricambio la stretta, meravigliamdomi di come sia debole.

《Da dove vieni?》

《Da Seoul》sospiro, pensando a tutto ciò che ho lasciato lì: i miei parenti, le super feste, la mia vita, ma sopratutto Yoongi.

《Bella la capitale, ci sono stato poche volte.
In che classe sei stato smistato?》 Hoseok si avvicina al tabellone, scrutandolo con attenzione.

ᴳᵘᶜᶜⁱ ˢʰᵒᵖ | 𝐓𝐚𝐞𝐤𝐨𝐨𝐤Where stories live. Discover now