Nessuno parlava più di lei. Quasi non se la ricordavano nemmeno. Diana non l'avrebbe voluto. Era marcia, lei, era sporca dentro, e non avrebbe mai voluto infettare la vita di suo fratello e quella dei suoi amici. Mario però se la ricordava, se la ricordava eccome, forse non la nominava più, si, ma il suo cuore non l'aveva mai lasciato. Lui era stato l'unico a cui Diana si concesse. Mario era l'unico che conosceva la vera parte di lei, era l'unico che poteva toccarla, era l'unico che poteva guardarle dentro, era l'unico a cui lei concesse di tenere il suo cuore tra le mani. Per Mario lei non era marcia, non era una criminale. Per Mario era solo la sua sorellina.