RIALLACIARE I RAPPORTI

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''quella volta in Messico mi stavo evolvendo...non credo si la stessa cosa, Stiles, e si di devo delle scuse ragazzino''

alzai subito la testa dal suo petto, e lo guardai in faccia. non so ancora come esprimere tutto il sollievo che provai in quel preciso momento, era semplicemente incredibile.

''Derek?'' chiesi titubante, non era la prima volta che il mio cervello si immaginava le cose, quindi meglio essere sicuri.

''si ragazzino sono io, alla fine non sei poi così tanto incapace nemmeno come Druido sai? cosa voi? rubare il posto a Deaton, nel branco di Scott?'' chiese con un lieve accenno di un sorriso all'angolo delle sua bocca, fissavo ancora intensamente qui occhi verdi smeraldo, incantato e rapito ancora non riuscivo a crederci...l'avevo salvato.

''oh dio scusa, non volevo macchiarti la maglietta'' dissi accorgendomi solo ora, di aver bagnato tutta la sua maglia con le mie lacrime che adesso, fortunatamente, avevano cessato di scendere.

''calcolando che tu mi hai salvato la vita, ancora una volta, direi che posso passaci sopra, per ora. '' disse Derek con ancora il respiro leggermente accelerato, per via della guarigione.

''prova ancora a farmi uno scherzo del genere e giuro che ti farò mangiare dello strozza lupo'' dissi serio, avevo avuto davvero paura di perderlo, di non sentire più la sua voce, di non sentire quel brivido che mi percorreva ogni qual volta che sentivo il suo sguardo su di me.

''Stiles ha chiamato tuo padre era molto preoccupat-''disse Chirs bloccandosi appena entrò nella stanza e vide Derek che era sveglio.

mi ricomposi subito, appena sentì Chris pronunciare, tuo padre '' oh, quindi cerdo che io debba andare, non voglio fare preoccupare papà più di quanto lo sia già'' dissi alandomi in piedi e cercando di raggiungere la porta.

''noi prima o poi dovremmo parlare, di quello che sta succedendo'' disse Chris bloccandomi per un braccio prima di lasciarmi uscire dalla stanza.

mi diressi direttamente di sopra, incontrai svariati cacciatori prima di uscire, gli raccontai in breve ciò che era successo non volevo far stare troppo in pensiero mio padre.

''ehi, Stiles, prima che tu te ne vada volevo solo congratularmi...sei stato bravo davvero, sei riamsto illeso io alla mia prima missione ero già pieno di ferite e sangue'' disse Jeff, era un ragazzo più o meno della mia età, il classico ragazzo biondo con gli occhi azzurri, solo leggermente timido, ma comunque uno apposto.

''grazie Jeff, ci vediamo in giro '' dissi prima di uscire dalla casa.

salì sulla Jeep, e andai verso casa, la mia testa non aveva smesso un secondo di pensare alla salute di Derek, da quando avevo lasciato la casa, però sapevo che aveva bisogno di riposo e in casa Argent sarebbe stato al sicuro e avrebbe potuto riposare senza essere disturbato.

adesso si stringeva in quella maglietta che si era messo in fretta e furia quando era sopra la Jeep, ma adesso si accorgeva che era davvero troppo sottile per quella stagione.

parcheggiò davanti a casa sua, e vide subito suo padre che lo stava aspettando in ansia sopra la soglia di casa sua.

scese dalla sua auto e subito venne investito da una sceriffo abbastanza arrabbiato e in ansia.

''Ma si può sapere che ti salta in mente? andare a caccia di creature mostruose da solo? per di più rischiando di morire? già ho accettato che tu ti allenassi con Argent ma andare in missione suicida è fuori discussione io-'' vidi la faccia di mio padre diventare rossa di rabbia.

''papà sto bene, guardami...va tutto bene, sono salvo, non c'è bisogno di agitarsi così tanto, lo avevi detto anche tu che mi avrebbe fatto bene sapermi difendere, e poi non ero da solo c'era Derek con me'' dissi cercando di farlo ragionare un minimo.

''si c'era Derek e guarda come è finita con lui, sta rischiando di morire e tu...no tu non andari più in missione scordati di andare ancora una volta in missioni del genere'' disse irremovibile.

''un momento a te chi ti ha detto tutte queste cose? e soprattutto, volevo informarti che sono maggiorenne e sto per entrare nell' FBI, quindi fare questo genere di cose può solo aiutarmi, devi smetterla di agitarti non ti fa bene'' dissi cercando di tranquillizzare le acque il più possibile, l'unica cosa che ci mancava era solo che litigassi con mio padre.

''va bene, come voi tu, ma devi stare più attento, sei l'unica cosa che mi rimane...comunque Scott mi ha informato di tutto, ero molto in ansia per te, credo che dovreste vedervi e recuperare questi tre mesi, gli mancavi davvero tanto'' disse mio padre, per poi girarsi e andare in casa.

lo segui a ruota, e riflettei su quello che aveva detto su Scott, aveva ragione non mi ero comportato correttamente nei suoi confronti, e nemmeno in quelli del branco.

''preparo la cena, che ne dici di pesce?'' chiesi, a mio padre che ora era sul divano che stavo guardando una partita di football.

''si va bene''

e così passammo una serata abbastanza tranquilla, non volevo spaventare mio padre, ma non avrei lasciato i miei allenamenti.

appena finto di mangiare e mettere apposto mi diressi in camera mia, a mi stesi sul letto a guardare il soffitto...ma mi saltava sempre in mente, Derek quindi mi risedetti e chiamai Scott, sperando che mi avrebbe risposo e che non avessi interrotto qualcosa fra lui e Isaac.

'Stiles, stai bene?'' rispose Scott al secondo squillo.

sorrisi alla sua prontezza nel rispondere al cellulare '' si, sto bene, credo tu sappia già che Derek si sia ripreso, ma non è per questo che ti sto chiamando, mi chiedevo se potresti venire qui '' dissi, volevo fare come hai vecchi tempi, prendere delle patatine e andare a giocare ai videogiochi, senza preoccupazioni senza la costante ansia che sia successo qualcosa di terribile.

''si certo vengo subito'' disse Scott e dopo nemmeno cinque minuti eravamo sul mio letto a giocare ai video giochi con le mani unte di patatine, mentre ridevamo come quando eravamo ragazzini del primo anno.

'' e Stiles vince ancora conto il temibile True Alpha, i tuoi poteri lupeschi nulla possono fare contro il re dei videogiochi'' dissi alzandomi sul letto e esultando, mentre Scott mi guardava male, anche se sotto sotto stava ridendo anche lui.

''rivincita...questa è stata tutta fortuna'' disse Scott prendendo il controller, e avviando una nuova partita.

''come voi sii pronto ad essere schiacciato come un insetto, Scottino'' dissi iniziando a ridere e a sgomitare contro di lui, per farlo deconcentrare, come lui cercava di fare con me.

sentimmo lo squillare di un telefono, Scott bloccò la partita e io iniziai a lamentarmi.

'potrebbe essere importante'' si giustifico ridendo del mio adorabile broncio.

''si certo importante, hai bloccato la partita perché stavi perdendo ammettilo'' dissi cercando di saltargli a dosso, scherzando, finimmo entrambi a terra ridendo come bambini.

presi il cellulare di Scott che non smetteva di squillare, mentre Scott cercava di smettere di ridere, vidi sul display il nome di Lydia, e risposi.

''ehi Martin, sono Stiles al momento Scott è occupato a smettere di piangere dal ridere dimmi tutto'' dissi con un sorriso mentre sentivo la voce di Scott che diceva ''io non sto piangendo dal ridere, quello sei tu caso mai''.

''oh, ciao Stiles avevo chiamato Scott proprio per parlare di te, che ne dici se tra mezz'ora ci incontriamo tutti a casa mia per stare un po' insieme? intendo tu Scott e tutto il branco '' chiese Lydia, con la voce più adorabile che io abbia mai sentito.

''certo, conta su di noi, mi piacerebbe molto parlare con tutto il branco '' dissi per poi chiudere la chiamata subito dopo ad una sua esclamazione da rottura di timpani.

''mezz'ora casa di Lydia'' dissi lanciando il telefono a Scott che prese prontamente.

''ci sarà da divertirsi come non mai, fratello'' disse Scott riattivando la partita.

SPAZIO AUTRICE:

BUON NATALE!! SPERO CHE IL CAPITOLO VI PIACCIA, STO CERCANDO DI AGGIORNARE SEMPRE PIU' SPESSO COME POTETE NOTARE.

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UN BACIO

un semplice umanoWhere stories live. Discover now