Headcanon || Sempre • Nove

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Nel mondo magico non esisteva nome più famoso di quelli appartenenti alle famiglie Purosangue.

Cercavano di mantenere puro il sangue e così facendo spesso c'erano state unioni familiari e matrimoni tra cugini.

Erano famiglie collaudate, pronte ad apparire impeccabili di fronte alla società, di fronte al Ministero.

Erano coloro che godevano di dignità, di purezza, e niente e nessuno avrebbe mai dovuto portare loro disonore.

Eppure in ogni quadro impeccabile c'era sempre una piccola discrepanza che rendeva così l'insieme non perfetto.

Nella famiglia Black quell'errore era proprio Sirius Black.

Preceduto dal suo nome, poche volte aveva dovuto occuparsi di complete presentazioni, ed era capitato che alcuni lo conoscessero senza che egli dicesse o facesse nulla.

Il figlio ripudiato, la rovina del loro alto nome, il disonore per i suoi genitori. Era conosciuto così e ormai a Sirius poco importava.

La guerra vedeva due chiare fazioni e per quanto ormai molti desiderassero la libertà e la felicità, altri ambivano ad un tesoro molto più prezioso: la protezione dei propri cari.

Fu essenzialmente questo a spingere i fratelli McKinnon ad organizzare appuntamenti per la loro sorellina.
Sapevano quanto non fosse pienamente contenta di quella decisione, eppure avrebbe dovuto farlo; l'ultima parola sarebbe stata la sua e lei aveva accettato seppur a malincuore.

Il più giovane dei cinque fratelli, Milo, sapeva bene cosa provasse la sorella, e obbligarla ad un tale impegno gli dispiaceva enormemente.

Marlene era l'unica figlia e anche la più piccola, e loro desideravano proteggerla da quei pericoli che sarebbero derivati dalla guerra.

Si riunivano, discutevano e sceglievano i partiti migliori, coloro che avrebbero potuto tenerla al sicuro e volerle bene.

Ogni appuntamento prevedeva anche la loro presenza, perché per quanto ci fossero persone buone, ce n'erano anche di approfittatrici, e loro sarebbero stati in allerta affinché non fosse successo nulla. Sarebbero volati incantesimi e fatture se fosse stato necessario.

Malcolm era poggiato contro il muro di un palazzo mentre guardava sua sorella seduta a tavolo.

«Vi prego di non lamentarvi nella prossima lettera», suggerì Milo mentre camminava avanti e indietro senza prestare attenzione al resto.

Mason sbuffò. «Non ha messo il vestito blu che le avevo consigliato.»

«Andiamo, Mason. Quel vestito le sta un incanto, non lamentarti del superfluo», lo rimproverò Matthew mentre gongolava contento che invece si fosse legata i capelli.

Michael fumava in silenzio e di tanto in tanto guardava l'orologio.

Se quello non si fosse presentato, Marlene non avrebbe esitato ad andare via.

«Michael ma quanto ci vuole?» Chiese Malcolm sbuffando e allontanandosi dal muro su cui era poggiato.

«Arriverà, non preoccupatevi», rispose Milo.

Matthew alzò gli occhi al cielo e tornò a guardare la sorella, poi si accorse di un ragazzo che si era fermato davanti al locale e la fissava.

«Ma chi è quello?» Chiese Mason prima che potesse farlo il fratello.

Milo lo riconobbe e sgranò gli occhi. «Quello è Sirius Black!»

«E che vuole da Marlene?»

«Chiederle se ha un'amica da presentarle», rispose ironicamente Michael dando uno scappellotto a Malcolm.

Videro Sirius entrare nel locale e sedersi di fronte alla sorella.
Marlene sorrideva, non l'avevano mai vista così felice.

«Buonasera.»

Si girarono verso la voce, disincantandosi da quella magia che la felicità di Marlene aveva creato, e sgranarono gli occhi.

«Dov'è Marlene?»

«Ehm... ha le placche», disse Mason.

Matthew al suo fianco cominciò ad annuire energicamente. «E anche un fortissimo mal di gola.»

«È in condizioni pietose, si, le è anche venuta la varicella. Brutta cosa la varicella, macchie e croste ovunque», continuò Milo.

«Si certo, il dottore dice che non tornerà più come prima, no, resterà così», finì Malcolm.

«Così?»

«Una disgrazia, amico mio, una disgrazia troppo grande», aggiunse Michael prima di poggiare un braccio sulle spalle del ragazzo e iniziare a camminare in direzione dei Tre Manici di Scopa.

I McKinnon diedero un'ultima occhiata a Marlene e con la consapevolezza che fosse felice e al sicuro si allontanarono in modo che non potesse esserci nessun'altra distrazione.

One Month || Marauders EditionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora