Headcanon || Letters to Lily • Sette

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Alice non era mai stata una gran romaticona, certo, le piacevano i gesti d'amore e tutte le cose annesse, ma voleva che fossero dosate. E il giorno di San Valentino non era assolutamente quel romanticismo che le piaceva, piuttosto un concentrato di amore, cioccolato, cose sdolcinate e soprattutto sesso.

Se avesse potuto salvare un aspetto di quel giorno sarebbe stato sicuramente l'ultimo. Non c'erano state molte occasioni perché quello accadesse ed era arrivata a confidare in quella festività.

Era capitato più volte che uno dei baci intensi fosse stato fermato dall'arrivo di Lily che usciva poi dal dormitorio rossa come i suoi capelli, oppure dalle battutine stupide dei Malandrini che ritenevano opportuno disturbare quel momento. Era anche capitato che a beccarli fosse stata proprio la McGranitt.

Purtroppo era difficile riuscire a ritagliarsi un po' di tempo e sperava che sotto l'ala protettiva di Cupido ci fossero anche loro due.

Si era fatta aiutare da Lily, le aveva sistemato i capelli e le aveva anche prestato le scarpe di cui Alice aveva una dipendenza. Era vestita in maniera semplice perché desiderava, o forse sperava, che i suoi vestiti e quelli di Frank finissero ai piedi di un letto mentre gli altri erano a cena.

Aveva passato una giornata memorabile con lui, era stata benissimo e l'aveva coccolata come non mai, perciò immaginava un altrettanto fine serata.

Sedevano ai Tre Manici di Scopa e stava ridendo a una cosa che Frank le stava raccontando, quando improvvisamente sentì una sensazione fin troppo familiare. Smise di ascoltare Frank mentre cercava piuttosto di concentrarsi su quello che stava cominciando a sentire verso il basso.

«Frank, tesoro, mi potresti scusare un attimo, torno subito», disse mentre si alzava in maniera un po' obliqua per evitare di dare le spalle al ragazzo.

Riuscì ad arrivare in bagno senza troppi problemi e quando allo specchio si accorse che sulla sua gonna bianca c'era una macchia rossa, sentì la forza nelle gambe venire meno.

«Adesso calmati Alice, non farti prendere dal panico, andrà tutto bene.»

Guardò per un'altra manciata di secondi il suo riflesso e sperò che una voragine le si aprisse sotto i piedi. Schiuse la porta del bagno e rubò una giaccia che era stata poggiata allo schienale di una sedia, l'avvolse in vita ed uscì dal locale cercando di non farsi vedere in alcun modo da Frank. Poi corse maledicendo Merlino, Morgana e i quattro fondatori.

One Month || Marauders EditionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora