Capitolo 22

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Garen aprì gli occhi già stanco, e la mattina non era ancora iniziata. Il principe posò lo sguardo al centro del letto e sorrise istintivamente nel vedere la sua bellissima principessa che riposava tranquillamente, come se poche ore prima non avesse pianto come una dannata per poter avere un po' di latte.

Il biondo aveva creato con una magia una piccola gabbia invisibile per far in modo di far dormire la sua principessina, alla quale in quei due giorni i pochi capelli erano diventati sempre più scuri, vicino a lui e allo stesso tempo di non aver paura che la bambina cadesse dal letto.

-buongiorno principessa- sussurrò il ragazzo anche se la bambina era ancora addormentata e di sicuro non l'avrebbe sentito.

Garen sciolse l'incantesimo che proteggeva Rell e si portò la bambina vicino per poterla osservare meglio, come se non avesse fatto altro in quei due giorni. Ancora non riusciva a credere che Riwan fosse morto lasciandolo da solo ad occuparsi della sua principessa. Ovviamente non ne faceva una colpa al moro visto che Charlez gli aveva spiegato che Riwan sapeva che sarebbe morto in caso di gravidanza per via della sua costituzione debole. Era comunque spaventato dal fatto che avrebbe dovuto crescere una bambina da solo senza sapere realmente come fare. Si, avrebbe avuto l'aiuto della madre, ma comunque non era per niente la stessa cosa.

E poi come avrebbe spiegato tutto quello che era successo a Rell una volta cresciuta? Non lo sapeva e sperava vivamente che quel momento non arrivasse mai. Ma sapeva che prima o poi la sua principessa sarebbe cresciuta e che avrebbe anche governato Aleppo. Si, perché in quel momento Garen non aveva minimamente intenzione di trovarsi un'altra moglie e avere quindi un altro erede. Lui in quel momento voleva solo Rell e poi non sarebbe stato nemmeno giusto nei confronti di Riwan che ne aveva passate di tutti i colori solo perché lui da bravo stupido aveva voluto credere a Fanchou con tutto il suo cuore. E questo soltanto perché voleva assolutamente dimostrare a tutti che non era vero che la gente gli si avvicinava soltanto perché era il principe di Aleppo.

Ma in quel modo non aveva fatto altro che confermare quello che gli dicevano tutti.

Iniziò ad accarezzare delicatamente la guancia paffuta di sua figlia quando quest'ultima aprì gli occhi grigi identici ai suoi. Ecco, quella era l'unica cosa che rimpiangeva. Avrebbe mille volte preferito i bellissimi occhi verdi di Riwan ma andava lo stesso bene così, anche perché quello era un ottimo modo per confermare che Rell fosse veramente sua figlia. Perché sapeva perfettamente che qualcuno avrebbe fatto di tutto per far credere al suo popolo che quella bambina non era sua figlia. Ma evidenza migliore degli occhi grigi (che tutta la famiglia reale, e solo la famiglia reale, aveva) non c'era.

La bambina lo scrutò come se lo vedesse per la prima volta, in realtà Rell faceva così ogni qual volta apriva gli occhi oppure quando Garen era fuori dalla sua visuale per molto tempo. Il biondo immaginava che sua figlia non si era ancora abituata a riconoscerlo come suo padre e quindi ci mettesse un bel po' di tempo a farlo.

"Molto probabilmente con Riwan non sarebbe successa la stessa cosa" si disse Garen, infondo suo marito aveva portato quella bambina nel suo grembo per parecchio tempo e Rell di sicuro lo avrebbe riconosciuto anche solo per l'odore.

-vostra altezza- Garen alzò di scatto gli occhi dalla figlia sentendo quelle parole. Era stato troppo intento a guardare la bambina che non si era accorto che qualcuno aveva bussato alla porta e che lo aveva fatto anche in modo abbastanza insistente.

Il principe di Aleppo si alzò rimettendo l'incantesimo protettivo intono alla figlia per andare ad aprire la porta della sua camera e controllare cosa volessero di prima mattina. Aveva detto a tutti di non disturbarlo almeno per una settimana ma sembrava che a nessuno importasse molto di quello che aveva chiesto.

Davanti a lui c'era Shen e Garen si sorprese di non aver subito riconosciuto la voce del biondo che aveva difronte.

-cosa succede?- chiese al soldato non celando il fatto che fosse davvero molto irritato dalla cosa.

-Charlez vi vuole il prima possibile nella camera di Riwan. Non so il perché- disse Shen mentre Garen sospirava conscio del fatto che Charlez non si sarebbe accontentato fino a quando non fosse andato a controllare.

-digli che arrivo- disse allora Garen chiudendo la porta e andando verso Rell per prenderla in braccio ed incamminarsi verso l'ex camera di Riwan per capire cosa volesse il suo migliore amico. Davvero non capiva cosa ci poteva essere di importante in quel momento e soprattutto perché proprio nella camera del marito. era uno di quei posti che voleva evitare a tutti i costi, almeno in quel momento.

Si sentiva già in colpa per non aver minimamente considerato il marito e tornare in quella camera gli faceva solo pensare a quanto stronzo fosse stato e a fargli venire voglia di tornare indietro nel tempo (cosa che non si poteva fare nonostante tutta la magia conosciuta) e risolvere le cose in tempo.

Il principe di Aleppo poteva tranquillamente teletrasportarsi insieme alla bambina ma decise di non farlo per ritardare il più possibile il rientrare in quella camera e anche perché aveva voglia di camminare per i corridoi insieme alla sua principessa.

Però il tempo che ci mise per arrivare a destinazione fu troppo breve e, prima di aprire la porta che aveva davanti, fece un profondo respiro preparandosi a non guardare per nulla al mondo in direzione del letto dove era sicuro sarebbe stato il corpo inerme di Riwan.

Entrò nella camera e la prima cosa che vide fu Charlez che gli sorrideva, poi spostò lo sguardo alla destra del rosso e per poco non si pietrificò. Seduto sul divanetto sul quale avevano fatto sesso mesi prima c'era Riwan che lo stava guardando con i suoi bellissimi e profondissimi pozzi verdi.

IbridoWhere stories live. Discover now