Capitolo 35

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-non si fidano di me- disse Riwan sospirando mentre con Garen e Rell erano nel giardino del castello mentre camminavano per passare il tempo e soprattutto per togliere Riwan dai libri.

-lo faranno, fino alla fine- gli disse Garen sorridendo la figlia che teneva tra le braccia. La bambina sembrava osservare curiosa tutto quello che aveva intorno.

-la cosa che mi da più fastidio è che sanno perfettamente che non posso andare da nessun altra parte e quindi non potrei tradirvi nemmeno se lo volessi- sospirò Riwan guardandosi intorno e cercando di memorizzare il più possibile quello che vedeva. Ormai erano giorni che camminava per il castello con Garen cercando di imparare tutti i segreti dello stesso, ma era comunque troppa roba in poco tempo e ancora non era riuscito a memorizzare tutto.

-potrebbe succedere di tutto e sono preoccupati. Ma io mi fido di te- Riwan sorrise alle parole di Garen e baciò il marito sulle labbra per ringraziarlo.

-ma guardatevi- li interruppe Charlez che aveva sentito i due arrivare mentre raccoglieva delle erbe che gli sarebbero servite per creare degli infusi in caso di bisogno. La sua scorta si era completamente esaurita durante la gravidanza di Riwan e doveva rifarsela.

-cosa c'è?- chiese Garen guardando male il rosso.

-che sembrate una coppia che si conosce da tanto tempo e sapere tutto quello che era successo all'inizio fa sembrare la cosa ancora più strana- spiegò il rosso aprendosi in un sorriso per poi riconcentrarsi sulle piante che aveva difronte.

-è strano anche per me- rivelò Riwan incrociando le braccia al petto.

-ci farai l'abitudine- Garen sorrise al marito per poi rivolgersi all'amico -hai fatto quello che dovevi fare?-

-non so di cosa stai parlando- disse Charlez mentre Riwan osservava i due cercando di capire di cosa stessero parlando.

-lo sai invece e non lo hai fatto. Quando capirai che è l'unica cosa che puoi fare in questo momento?- insistette Garen sospirando.

-no, non è vero. E poi non accetto consigli da te- Charlez si alzò da terra con il sacchetto di erbe ben stretto in mano e si spolverò i pantaloni.

-strano visto che eri tu questa mattina a volere un mio parere sulla cosa- Garen sorrise vedendo che Charlez stava avendo difficoltà a ribattere.

-che è successo? Se posso saperlo ovviamente- chiese RIwan che voleva aiutare Charlez proprio come lo aveva aiutato il rosso quando ne aveva avuto bisogno.

-è complicato da spiegare in poco tempo ma comunque io sono dell'idea che Charlez debba parlare con Shen e lui non lo vuole fare-

-ho dei motivi per i quali non lo voglio fare- protestò Chearlez non volendo che anche Riwan si mettesse a dirgli di parlare con Shen, perché lo sapeva che lo avrebbe fatto. E lo sapeva perché anche lui era consapevole del fatto che se voleva avere una possibilità con Shen doveva essere lui il primo a parlargli e soprattutto doveva dirgli anche che sapeva ciò che era successo.

-tu piaci a Shen e si vede tantissimo-

-davvero?- chiese Charlez insieme a Garen. Nessuno dei due si era accorto della cosa.

-certo! Si vede da come ti parla. Non ho capito cosa sia successo e mi farò spiegare meglio da Garen dopo ma se si tratta di farsi avanti con lui non dovresti esitare- disse tranquillamente Riwan con un'alzata di spalle.

-visto, siamo in due- furono le parole di Garen felice del fatto che il marito stesse dalla sua stessa parte.

-no. Non lo farò, ora scusatemi ma devo assolutamente fare il mio lavoro- disse Charlez lasciando i due da soli.

Sinceramente Charlez non si era mai accorto degli sguardi che gli lanciava Shen e se la cosa era stata notata quasi subito da Riwan segno che doveva essere molto evidente. Quando si erano ritrovati a fare sesso per Charlez l'aveva interpretato solo come una serata di svago senza altri fini da parte di entrami. E la sua interpretazione era stata dettata anche dal fatto che erano entrambi belli che ubriachi perché avevano partecipato a una festa avvenuta nel palazzo. Si, in realtà entrambi non avrebbero dovuto bere quel giorno, ma lo avevano fatto perché nessuno prestava loro attenzione.

Adesso Charlez non sapeva davvero cosa fare. Voleva provarci realmente con Shen visto che era davvero un bellissimo ragazzo e aveva un carattere che a lui non dispiaceva, nonostante fosse stato per un po' dalla parte di Fanchou.

Ora però era davvero tormentato. Non poteva chiedere a Shen di mettersi insieme a lui, non così dal nulla e senza rivelargli quello che era successo con Fanchou.

Bussarono alla porte e Charlez alzò lo sguardo confuso chiedendosi come mai qualcuno lo stesse cercando ma comunque diede il permesso di entrare.

La sua confusione aumentò ancora di più quando vide entrare Shen con una faccia che non prometteva nulla di buono.

-dimmi- disse Charlez riportando lo sguardo sulle erbe che stava accuratamente mettendo in ordine negli appositi contenitori di ceramica.

-era necessario?- chiese Shen con tono che non prometteva nulla di buono.

-cosa?-

-andare da Fanchou a chiedere? Ora sarai contento di aver avuto la risposta ai tuoi dubbi- disse il biondo che era davvero infuriato con il rosso. Non immaginava che il ragazzi si sarebbe spinto a tanto.

-cosa? Come lo sai?- chiese Charlez sgranando gli occhi. Chi aveva detto a Shen quello che aveva fatto?

Il biondo non rispose ma tirò fuori dalla tasca dei pantaloni un bigliettino che mise sul tavolo e Charlez riconobbe immediatamente la scrittura di Fanchou.

-se una persona insiste per non voler dire una cosa devi imparare a rispettare la sua volontà. Hai letteralmente chiuso con me- e così dicendo e senza dare a Charlez il tempo di ribattere Shen uscì da quello studio sbattendo violentemente la porta.

IbridoWhere stories live. Discover now