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Mi sveglio nel mio letto, e Hinata Shoyo è accanto a me. Dorme sempre così pacificamente, sembra quasi come se l'angelo che è in lui prendesse del tutto il controllo del suo corpo. Ha un'aria dolce e innocente, i suoi capelli sono più calmi rispetto al solito. Come se fossero stati risucchiati dal regno della quiete che il sonno di Shoyo provoca. La sua aria pacifica viene interrotta da uno starnuto. 

-Ma buongiorno!- esclamo con tono sarcastico per non arrossire - dormito bene, bella addormentata?- lui sorride, e il mio cuore fa una capriola.

-Con te dormo sempre bene!- esclama lui. Io, spinto da un moto inaspettato di affetto, lo abbraccio.- Lui ricambia con dolcezza, avvolgendomi le braccia intorno al busto. Inizio ad accarezzargli i capelli, e lui spinge la testa verso la mia mano, facendo le fusa come un gatto, richiedendo più carezze. Tolgo la mano da quella testolina color carota, e gli appoggio, delicatamente, un bacio sulla fronte. Lui fa un mugolio rilassato. 

- Mi piacciono le tue coccole, Kags- arrossisco per il nomignolo. Lui solleva il viso verso il mio. -Così sembri un mirtillo iroso, invece- dice, alludendo alle sfumature blu dei miei capelli. 

Io sorrido, e lui strilla -Miracolo!- si butta a terra con fare drammatico- ha  sorriso! Ha sorriso! Io, stolto che non sono altro, credevo che tale magia non esistesse! Tessere un malessere, questo è il dilemma!- esclama, imitando quello che, secondo lui, dovrebbe essere la voce di Shakespeare.

- È "essere o non essere?", idiota!- lui corruccia il viso.

- Perché fai così il guastafeste?- mi chiede.

- Perché fai sempre le citazioni sbagliate?- ribatto io.

- Non si risponde a una domanda con un'altra domanda, imbecille - vuole la guerra, allora.

- Mandarino scemo!- lo provoco.

- Mirtillo iracondo!- risponde lui

- Gamberetto basso!- 

- Palleggiatore presuntuoso!-

- Sole che non brilla!- questa non avevo intenzione di dirla, in realtà.

- Re dispotico!- 

- Questo è un colpo basso! Adatto a te...-

- Bakageyama!-

- Boke Hinata Boke!-

- Ho finito gli insulti...- annuncia con aria rassegnata.

- Anche io- 

- Parità?- 

- Come al solito- fa un sorriso che illuminerebbe la città di notte.

E poi Akaashi apre la porta.

friends?Where stories live. Discover now